Mi ha ispirato questo post di Sinforosa
Si sta davvero evolvendo la Chiesa nei confronti della donna?
A questo interrogativo molti tendono a deviare sul quanto sia fondamentale la donna in ogni ruolo della società, basterebbe sottolineare il ruolo di madre e generatrice di vita.
Ma intanto si combatte da una vita nel mondo intero per svincolare la donna dal cappio del maschilismo imperante.
Non è un caso che proprio da noi si sia festeggiata, solo ora, la prima Presidente del Consiglio donna, a testimonianza che i costumi, i pregiudizi, le discriminazioni ci mettono davvero tempo a farsi strada.
Paradossalmente però, proprio la Chiesa che dovrebbe garantire per prima questa visione libertaria, conserva indomita, invece, costanti disequilibri.
Se siamo tutti figli di Dio è assurdo che proprio la Chiesa perpetui questa disparità di genere. Dov'è l'uguaglianza?
Possibile rimanere indissolubilmente legati a un Dio con la barba, a Gesù figlio, ai dodici apostoli tutti maschietti, alla donna che proviene giusto da un costola di uomo? Un derivato insomma, un accessorio?
Spesso si tiene a precisare che lentamente si sta crescendo. Alcuni posti chiave nel Vaticano non sono più a solo appannaggio di personale maschile: è una donna la Segretaria del Sinodo, è una donna la Direttrice dei Musei Vaticani, eludendo comunque l'altro - e più importante - genere evoluzionale nella Chiesa, non quello riguardante ruoli laici, ma quello fondamentale, sul quale si basa la comunità dei credenti e tutta la struttura della religione cristiana, quel magma vitale e necessario: il suo corpo vivente, il suo cuore pulsante, vale a dire il Ministero ecclesiale: preti e suore (e suore più del doppio dei preti!).
E' in questo campo che persiste il blocco granitico, l'ostracismo oltranzista.
Le suore neanche al diaconato possono accedere.
Probabilmente vengono indottrinate e catechizzate in maniera così potente fino ad accettare come inevitabilmente "sacrosanta" questa differenzazione di ruoli, compiti e servizi.
Un'accettazione passiva di gerarchie patriarcali che si perdono nella notte dei tempi e fanno sì che, per le suore, rimanga notte fonda ancora oggi.
Ricordo ancora un intervento di Papa Francesco che, in risposta a chi poneva il problema sulla mancata valorizzazione del ruolo della donna nella Chiesa, chiamava in causa Maria "La Chiesa è donna e madre" (21 maggo 2018)
Non rimane che sorridere. Amaro.
Lascio in calce anche questo interessantissimo articolo, per chi volesse approfondire..
Perche le suore non possono celebrare la Messa