sabato 8 agosto 2020

CINEMA ASSOLUTO

 Specialmente in questo periodo senza cinema, 

senza la magia della sala intendo: 

il buio, il brusìo, l’odore dei popcorn, due ore per immergersi totalmente in una pellicola, senza telefoni che squillano, distrazioni, luci moleste, rumori esterni…

parlare di Grande Cinema, può far solo piacere.

 

 

I DUELLANTI

L’opera prima è bisogno di fare film.

 

Ancor prima di saperlo fare.

 

Ed in Ridley Scott il bisogno trasuda ad ogni inquadratura coniugato ad una miracolosa, incredibile consapevolezza del fare cinema.

C’è entusiasmo e fresca sapienza, maniacale applicazione pur nella ristrettezza dei mezzi.

Conrad scrisse Il duello in tre mesi, Scott lo rende “visione” in un anno. Ci trascina in un ossessivo, apocalittico inseguimento lungo un ventennio.

 

 

Il grottesco reiterarsi del duello è l’anima del film.

Il duello comanda ed i duellanti sono pedine (qui forse l’unico errore nel trasporre il titolo, dove Scott predilige all'atto, gli attori), ed anche noi, alla visione, siamo pedine: duello come estrema sintesi del nostro combattere col mondo e con noi stessi senza soluzione di continuità.

 

 

Conrad coglie le nostre debolezze ostentandone l’assurdo e Scott le confeziona in iter visionario facendoci masticare l’ordinario della follia.

Restano le performances assolutamente di rilievo di due mostri sacri calati appieno nelle parti.

 

Il loro sudore, l’odio, i tremori, la sorpresa, la cattiveria e gli stupori, le ostinazioni e le gioie, le fughe, gli accenni e gli affondi, i ripieghi ed il sangue.

 

E questo cocciuto 

fronteggiarsi. 

 

Carradine e Keitel disumanamente umani di fronte all’ineluttabilità. 

Incomunicabilmente esasperati, 

raffinatamente maniacali, 

fino al geniale epilogo.

 

Giocoforza, poi, divenire maniaci di Cinema.  


 

 

 

mercoledì 5 agosto 2020

L'AGOSTO CHE SI SROTOLA...


... ma non è quello che conosco.

C'è il caldo ma c'è anche il distanziamento, con il saluto freddo.
Il sorriso dietro la mascherina.
Il lavoro che scivola, cene anomale, pizze in trincea,
compleanni blindati.

Un piccolo coprifuoco col fuoco vero a lambire boschi e quartieri,
e tu che incontri gente nuova e fatichi a comprendere.

perché probabilmente la gente, le persone, non vogliono affatto essere comprese.

Vogliono essere sole, distanziate peggio di un virus, ammalate di se medesime. 

Desiderose di darsi ma guai se ti accosti. 

Un contratto unilaterale che non fa per me.
Speriamo in un vaccino universale, che ridoni sorriso.

E buon senso.

                                                                              
                                                                    

martedì 4 agosto 2020

ISOLE, CHE MERAVIGLIA!

Ponza


Amo le isole.
Ne abbiamo visitate un’infinità, grandi, medie, minuscole;
vicine e lontane.

In Italia ne amo due in particolare:

Ponza e Procida.

Nella prima ci sono praticamente cresciuto.
Ne conosco ogni anfratto, ogni sentiero a monte e a mare,
ogni tramonto, ogni luce ed ogni ombra.
Procida l’ho conosciuta per lavoro, ma è stato amore a prima vista.
Ero stato ad Ischia e Capri, nel golfo napoletano.
Procida è la sorellina minore, sempre snobbata e sottovalutata.
Un gioiello unico
Cerco non di raccontarvela, ma di pennellare giusto un graffio di emozione; 

Procida


C’è una piazzetta appena accennata
come t’inerpichi per l’isola,
accorda le eco della marina
che vanno ad arruffarsi nell'acciottolato
e ne pettina le armonie,


disincaglia i toni dismessi
e rispedisce al mare
- imbevuto di brezza -
un suono di silenzio che fissa ogni tremore
e scolpisce le vene.


Mi siedo ancora qui stasera.
A farmi spiare dai viottoli.


domenica 2 agosto 2020

HAI MANGIATO? NIENTE BAGNO...


Eravamo al mare con amici lo scorso weekend, e dopo pranzo e quattro piacevoli chiacchiere, mentre tornavamo in spiaggia, qualcuno ha detto: "Ma possiamo fare il bagno, o dobbiamo ancora digerire?!"

D'incanto mi sono tornate in mente le leggendarie invettive dei nostri genitori, 

quando eravamo adolescenti:

“Se tocchi l’acqua prima di tre ore dal pranzo, muori”

Incantesimi traumatizzanti per noi bimbi, e che anche ora, nonostante si viaggi attorno ai sessanta e oltre, riaffiorano periodicamente dagli oscuri meandri dell’inconscio tornando a mietere un insano panico..

 Quanti di voi non terrorizzano i propri bimbi vietando loro il bagno anche se hanno ingurgitato appena una ciambellina fritta?!

(“Puoi anche mangiarla la ciambella, ma per il bagno se ne riparla domani!”)

 ..davanti a quali opzioni devastanti venivamo messi alla nostra tenera ed innocente età..

bagno o ciambella?!.. che stress ragazzi…

 

Comunque, forse per spregio del pericolo, 

o in memoria di antiche sofferenze da somatizzare senza indugio …

Lo scorso weekend, 

il bagno, 

dopo pranzo, 

ce lo siamo fatto lo stesso.. ahahah


Forse l'unica soluzione!!  ahah..



sabato 1 agosto 2020

E SONO 61!


Oggi primo agosto, 61 anni.

In pochi a riconoscermeli (anche di testa.. )

Io per primo.

Ma eccoli belli in fila.

Pieni di vita, risate, gioie, rade tristezze, lo ammetto.

Casini quanti ne volete, invece.

Per quelli sforno magie.

 

Il non essere padre, ha inciso sicuramente.

A volte il rammarico affiora,

anche se fare lo zio a vita è di un comodo incredibile.

E sono figlio, ovviamente,

e spesso anche il bambino non avuto da mia moglie..

E’ una sindrome peterpaniana che rinnovo di decennio in decennio,

come un’assicurazione sulla vita, e sullo sguardo disincantato.

In continuo debito verso il sogno e la sorpresa.

Oggi inizia anche  un conto alla rovescia cui tengo molto:

esattamente tra un anno, il prossimo 1 agosto, con i miei sessantadue anni,

smetterò di lavorare per dedicarmi a tempo pieno a tutte le mie passioni.

Ma meglio non pensarci fin d’ora..

 

Bilanci?  No..non sono proprio il tipo.

Vivo di entusiasmi e conseguenti delusioni,

ma queste ultime scivolano velocemente,

lasciando in evidenza solo le cose belle.

In gioventù scrissi “non sognare mai oltre il tuo infinito”,

simpatico paradosso cui non smetto di tener fede,

un confine illimitato dove scorrazzare all'impazzata.

Un cavillo a giustificare una - forse - perpetua illusione,

ma che illumina ogni giorno ed ogni pensiero.

 

Auguri a me, quindi.



giovedì 30 luglio 2020

RICETTE D'AMORE

Quattro zucchine 

scelte nel marasma

d'un allegro discount,

 

grattugiate nel verso della fantasia,

a sprigionare campagna saporita,

 

adagiate 

in ampia wok Ikea,

mischiate 

a due scalogni tritati

tra lacrime 

d'altre memorie e cucine 

 

e bagnati d'olio di frantoio sabino,

recuperato 

in una domenica di frizzante novembre,

riecheggiata 

dal solo espanderne l'aroma;

 

sale un pizzico, a rinsaldare,

noce a granella, 

giusto ad emozionarle, le fragranze, 

e pesto profumoso 

a festeggiare.

 

Poi fuoco allegro

a crogiolarsi in spensierato caleidoscopio

di verdi intersecati.

Intanto bariccoso oceano mare d'acqua 

per le fettuccine della mamma

tagliate a mano e di grana grossa,

al dente quanto basta 

per attorcigliarselo - il condimento -  

fino ad arabescare il piatto.


Quando arriva una trafelata Lulù

la casa festeggia profumi e calori 

assieme ad acquoline sorridenti.

 


domenica 26 luglio 2020

DISSOLVENZA



E se Blogspot svanisse?

Li avete salvati tutti i vostri millemila post?

E gli stramillemila commenti?

E un miliardo di foto scelte accuratamente nell’immenso maremagum del web,

o ancora peggio, frutto della vostra personalissima vena fotografica?!


Eppoi  gli infiniti bloggers, divenuti inseparabili amici/confidenti/nemici?


Che fine potrebbero fare, se risucchiati dal buco nero dell'infinita blogosfera?

O cancellati del tutto, e per sempre, con un immenso colpo di spugna smolecolante?


Rinuncerebbero al blogging, tutti questi bloggers senza più dimora?!


O traslocherebbero su Wordpress,

la piattaforma fighetta del web?

 

Si, mi piacciono ogni tanto ‘ste botte

di pessimismo cosmico...