sabato 4 maggio 2019

FINALMENTE ESCE IL MIO LIBRO




Si, sono emozionato, lo ammetto... oggi presento il mio libro:
eccolo.. si chiama Stefano.

E dato che sono davvero in imbarazzo e agitatissimo...
forse è meglio che sia proprio lui a dire due parole...

“Buongiorno a tutti.. e già.. dovevo immaginarlo che finiva così, senza neanche avvertirmi.. vabbè, mi chiamo Stefano, ho circa 150 pagine, a detta di molti ben portate; ed appena qualche giorno di vita.. anche se provengo da una gestazione ormai decennale, che ha esaurito me, prima ancora del mio presunto autore.. 
non vi dico i capitoli gettati via e ricominciati di sana pianta, i capoversi rinnegati, le parole tradite...tutto inchiostro del mio inchiostro, comunque parti di me, che hanno ricevuto giorno per giorno calore, confidenza, ospitalità.. 

ed alle quali ero affezionato. visceralmente.. e potete immaginare, proprio mentre l'impeto del romanzo, l'anima della storia viaggia ormai da sola, l'abbrivio dei sentimenti e della struttura, respirano in autonomia, lo spessore ed il carattere emergono ad ogni riga..

ecco, potete farvi una pur vaga idea di cosa significhi, mentre tutto questo mondo letterario trama in favore dell'emozione, far fronte - improvvisamente - alla crisi dello scrittore?! 
Una sciagura di dimensioni bibliche...

insomma, per farla breve, ho dovuto finire di scrivermi da solo.

Ed eccomi qua ora, assieme a questo impacciato ed inerme “scrittore”, che ora pretenderebbe il suo nome accanto al mio, in copertina...incredibile la sfacciataggine umana..

..si lo so cosa state pensando.. il capovolgimento dei ruoli, la rivoluzione del testo, il sovvertimento delle sane e buone abitudini.... “finirete anche per leggervi da soli”, ecco, mi sembra di percepirli i vostri timori.. “oltre che scrivervi”..

può essere, si, un rischio da correre, del resto... interromperemo la vostra lettura, decideremo noi dove mettere il segnalibro, potremmo spoilerare il finale come un qualsiasi Trono di Spade, magari non ci faremo trovare sul vostro scaffale preferito... e soprattutto non potrete prestarci a chi vi pare senza il nostro consenso.. ne' acquistarci prima di essere sottoposti ad un esamino preventivo...

scusa tu... Franco vero?.. mi prenderesti un goccio d'acqua che mi si stanno seccando le pagine...

mercoledì 1 maggio 2019

AVENGERS: ENDGAME (SPERANDO SIA DAVVERO IL THE END)




Anche ammesso di voler un gran bene a questi supereroi - specie quelli della Marvel -, due ore di cincischiamento pseudo emotivo con battagliona finale caciarosissima e ovviamente senza alcuna possibilità per il cattivo, non se reggono proprio.

Con tutto il bene e con tutta la volontà. Riciclare Ritorno al futuro e altri mille film, citandoli uno per uno per evitare fior di (super)querele, ridurre gli eroici Avengers a macchiette postatomiche, chi con la panza, chi con le toppe di latta, chi con i pargoli da accudire, chi finalmente con i vestiti che non si scuciono più; sottoporre gli utenti accorsi in massa a lagnosissime filippiche sulla supereroicità come mission impossible, sul logorio e la conseguente crisi da troppo potere (Thanos che distrugge le gemme, ecco una battuta che fa ridere fino fuori dal cinema... ).

Il titano cattivo aveva dimezzato il mondo schioccando le dita col guantone farcito di gemme dell'infinito.
In Endgame le butta via e inizia a coltivare fagiolini nell'orto di famiglia.

Vi sembra normale?

Vero è che poteva essere l'unica soluzione per permettere ad una banda di supereroi sbandati superstiti, di organizzare un qualcosa per recuperare i tempi andati.
E poco ci manca che tirano fuori anche una fiammante DeLorean...

Insomma di ritorno ad Infinity war (che almeno qualcosina di originale lo aveva fatto intuire), fanno fuori quel tordo di Thanos che pure con altre diciotto Gemme dell'Infinito avrebbe sempre dato l'impressione di non saperci che fare...

Fine del film, e bellissimo vedere tutti in sala per i postcredits che non arrivano neanche dopo diciotto minuti di titoli di coda con specifica a colori anche per la marca di limetta per le unghie di Scarlett... sembra udirsi solo una vaga eco di martellate (attribuite da alcune fonti ad Iron Man che forgia la sua armatura), altre indiscrezioni, invece, pensano a più prosaiche discipline autopunitive
da parte di aficionados rimasti molto, ma molto, delusi.

Questo è davvero l'endgame.

Il problema è che l'unica Vera Battaglia è quella per i diritti tra Marvel, Fox, Disney, DC e chi più ne ha più ne metta... fatto sta che far raggiungere successo astronomico ai Guardoni della Carcassa tenendo fuori un fenomeno come Quicksilver (è anche vero che cinque minuti di scena col nostro eroe in azione costa come tre quarti d'ora di Endgame), denota scarsissima lucidità... ma il pubblico premia certe scelte, direte voi, ed il boom al botteghino sembra, purtroppo, darvi ragione..

Non mi resta che attendere Deadpool III.






martedì 30 aprile 2019

CINEMA DEMENZIALE


Se devo squartarmi dalle risate non riesco a trovare nulla di meglio di una genialata surrealdadaisticodemenziale. 


Di quelle intelligenti, meglio se brillanti, meglio ancora se originalmente congegnate. 
Forse non esiste una storicità nei confronti del demenziale, essendo, di norma, considerato una branchia minore del genere “commedia”. 


Alla fine degli anni '80, probabilmente con Animal house (ma ancor più finemente con Ridere per ridere), nasce  uno scabro concetto di demenziale legato al cinema, più che altro in riferimento agli eccessi ed a quel buttarla in caciara, coi paradossi appena sgrezzati e modi pesanti, finalizzati al baccano fuori le righe, ma sempre in un’ottica classica, se cosi si può definire, dalla scarsa inventiva e tesa alla semplice platealità.

Le forme demenziali col tempo si sono raffinate, andando a sfrucugliare gli archetipi dell'assurdo fino a calarli genialmente in apparente consuetudine, come con Inside man o I ponti di Madison County, parodistiche prove di demenziale sommerso, funzionalmente addomesticato per le masse (o anche per masse da addomesticare...), e a dir la verità, colte da pochi.. eheh


Picchi di demenziale “dichiarato” invece, li troviamo in Top Secret!, o in Hot shots! 1 e 2, dove ogni scibile del “not included” viene scandagliato certosinamente, scalando picchi di fervida creatività che permettono a cinema e paradosso di fondere tutte le loro potenzialità saccheggiando e demitizzando (L'armata delle tenebre, come Pronti a morire, altri esempi di scorreria demenziale ad altissimo contenuto di scaltrezza visiva), ma la vera forza del demenziale del domani è nella tracimazione inconscia, quella che s’incunea epidemicamente e mira ad un’apparente impercettibilità.


Di fatto neanche Landis avrebbe potuto partorire scientemente quel semaforo dei Ponti senza cappottarsi sulla sua sediola da regista…





sabato 27 aprile 2019

FANTASMI. ANCHE CON GARANZIA.



I nostri fantasmi sono garantiti 2 anni, possono essere individuati ovunque, 
spaventare h24, eclissarsi attraverso solidi, liquidi e stati gassosi, 
apparire e sparire a comando, muoversi o restare immobili, 
attraversare o essere attraversati.

Massima versatilità, minimo ingombro, consumi irrisori, ottima risposta di comparizione.

Alla scadenza, tuttavia, non ne garantiamo l'estinzione.

Esiste un’incognita da considerare anche come vago rischio:

E cioè che si appassionino ai vostri tormenti, che frequentino piacevolmente i chiaroscuri delle vostre malinconie, i baratri delle insonnie,  i disequilibri dei vostri rimpianti …

ecco.. in quel caso non possiamo neanche garantire che la vostra fragilità, non agisca in qualità di carburante virtuale, di indelebile collante…

non riuscirete più a liberarvene, a meno che non facciate amicizia con loro, non vi rendiate vulnerabili… solo allora, 
forse,
inizieranno a confidarvi i loro assilli.

In uno spettrale gioco d'ombre.





giovedì 25 aprile 2019

OGNI SERA... NON RITROVO PIU' CASA...


Cioè praticamente ogni sera qualcuno si prende la briga di spostarmi casa casa.

Non vedo altra soluzione.

Ovvero... me la fanno ritrovare, in seguito, ma sempre in un posto diverso, come quando cerchi le chiavi o il cellulare, che sei convinto di aver lasciato in un posto... ed invece stanno irrimediabilmente altrove...

Ecco.. per casa è lo stesso.

Arrivo al mio indirizzo, perlomeno quello che ho in testa, dove sono stra convinto di abitare da sempre... e casa non c'è...

a volte mi ritrovo in aperta campagna, di solito invece, nella via ed al civico che ho in mente, trovo negozi.. magazzini.... una volta una chiesa, è capitata anche una ASL, e poco tempo fa una banca!...

vorrei sapere chi mi tira questi scherzi, che poi ogni volta devo andare alla polizia, per farmi riaccompagnare al mio effettivo indirizzo... e questi ormai mi conoscono, ma si stanno anche scocciando, mi pregano di farmi visitare, e da uno bravo pure... credo seguirò il loro consiglio..

oggi no però... perché dove ricordavo ci fosse la Polizia... 

c'è un fruttivendolo...


mercoledì 24 aprile 2019

DREAM: L'ARTE INCONTRA I SOGNI



Il sogno te lo spara Ivan Cotroneo nelle cuffie dell'audioguida, mentre cerchi di capire cosa vedi intrecciandolo a cosa tocchi, cosa guardi, cosa pensi, cosa...


...procedi nella luce, poi nel buio, poi nel colore, poi nel bianco e nero, scale di bosco, stanze in discesa, cieli capovolti, distanze azzerate, spazi moltiplicati..







..e ogni volta una vocina a scavarti dentro.

                                                                    

lunedì 22 aprile 2019

LAUREA IN "PERCORSI DELL'IKEA"



Micidiali gli itinerari all'interno di Ikea.

Equipe di matematici, psicologi, sadici e geni del marketing, studiano mesi prima di aprire un nuovo stabilimento.

L'utente, seguendo le indicazioni di percorso, potrà rimanere in negozio esattamente dall'orario di apertura a quello di chiusura senza MAI rivedere lo stesso scaffale espositivo.


Potrà perdersi in ghirigori espositivi, essere titillato all'acquisto di millemila articoli, costretto invitato a passare in rassegna ogni centimetro cubico del punto vendita, sottostare alla visione di interi condomini arredati di tutto punto, passando dal cucinino al terzo bagnetto di servizio, sbattere la testa o inciampare su quadri, ninnoli, lenzuola, lampadari, divani ...il tutto per poter riuscire a visionare un campionario universale di candele profumate tra le quali scegliere quella sola ed unica per la quale era entrato sei ore prima...


Il fatto che tu non prenda appositamente  il carrello per ovviare alle plurime tentazioni di acquisto alle quali sai di andare incontro, sarà bypassato col farti trovare ad ogni piè sospinto svariate, invitanti, comodissime e capienti borse multicolore, per trascinare alla cassa qualcosa come tre quarti de magazzino...

Vabbe'.. ora s'è fatta una certa ora... devo scappa' altrimenti me chiude Ikea...