Cannes
2015 Sezione Un certain regarde
ecco
il film che farà tremare la croisette:
STRACCIVENDOLI (Kader Ragpickers)
Probabilmente
l’azimut del regista cipriota Nicòla Osvodali, discepolo di un
perduto neorealismo greco ortodosso, inviso alla critica, mai
presente a festival e kermesse che proponessero la minima ribalta, anche a causa
della sua manifesta acredine verso il sistema di distribuzione e
produzione (addirittura il mega alternativo Cinefestival di Saluzzo ha evitato ogni minimo coinvolgimento con il compromettente regista, persino a livello di effimera ospitata), negato ai consolidati circuiti
massmediatici (non esistono tracce dvd o streaming, televisive o
amatoriali, buio sul web, motori di ricerca muti, e perfino la stampa
del dissenso, imbavagliata suo malgrado).
Noi
rischiamo grosso oggi, e rischia decisamente POSTODIBLOGGO a
pubblicare, ma Straccivendoli deve irrompere nel sistema (cfr.
Datevi una sistemata - 2004 Ediz. Superenalotto)
Un’opera
spiazzante che dileggia e condanna, una wikileaks della coscienza, in
grado di destabilizzare l’intero mondo - se solo potesse vedere la
luce - e che l’intero mondo ora, vuole tarpare.
Prodotto
porta a porta nei villaggi dell’entroterra cipriota, tra Famagosta
e Kyrinia, con la paura della polizia, le rappresaglie delle
minoranze oscurantiste sciite, oltre al possibile intervento
revisionistico, avvisato a più riprese dai soliti disfattisti, il
film è la storia di novelli straccivendoli di fanfaluche, di
fandonie a presunto scopo umanitario, piazzate da imbonitori che
tendono ad impadronirsi del mondo (cfr Convergenze biparallele 1959
ed. La Palestra), e narra di un drappello di protopoliticanti,
mestieranti d’esperienza, gente che sopravvive sull'ignoranza,
l'impotenza, il torpore e l'indolenza della moltitudine (cfr. La
scuola dei dittatori Ignazio Silone ed. Mondadori - 1938) che
maramaldeggiano nel fantasioso stato di Viteloja, destinato al
disfacimento nel tentativo di annettersi a Creta, senza più neanche
una sovvenzione da ignari eternauti abbindolati dai servizi segreti
(cfr MikiMoz - Un post da 1000 euro (anzi 600) Editore Moz
O’Clock).

Osvodali
sfida l’annichilimento completo, la radiazione dal mondo, da questo
mondo che denuncia, finalmente, per quello che è: un mondo d’umani
infami, con in mano il potere, quel potere che trasforma le
intenzioni, l’altruismo, la generosità, (il futuro andrebbe
gestito senza potere, in un caos rigenerante, il medesimo che partorì
il Mondo Perfetto - cfr. Il caos ad un palmo di naso edit. Disuniti 1972 Borgo sul Sarno -).
Il
loro piano è semplice, impossessarsi del mondo con la menzogna, la
corruzione, il ladrocinio, il dolo e l’immoralità relegando la
minoranza, la povertà, la sofferenza in un angolino circoscritto.
Per poi eliminarlo o dimenticarlo.
Ma già dimenticare sarebbe un
sentimento troppo umano per questi straccivendoli di destino
travestiti da messia (cfr. L’Ultima tentazione di Cristo - Martin
Scorsese 1975).
E
ci perdonino gli autentici straccivendoli - sembra asserire tra i fotogrammi più pregni, Osvodali -, quelli che riciclano gli avanzi del consumismo, che vivono di
ritagli, e che non ingannano alcuno.
Alla
fine, ammonisce Osvodali, straccivendoli dovremmo essere tutti
noi, alla disperata ricerca di spazio da offrire o da occupare. (cfr.
2001: A Space Odyssey - Stanley Kubrick GB 1968)
Previsti
tra i sedici e i ventuno minuti di applausi