"La Corte d'Assise d'Appello di Perugia ha condannato a 20 anni di carcere Salvatore Parolisi, l'ex caporal maggiore accusato dell'omicidio della moglie Melania Rea. Il ricalcolo della pena al ribasso per il militare (condannato a 30 anni con rito abbreviato) era stato disposto l'11 febbraio scorso dalla Corte di Cassazione che aveva escluso l'aggravante della crudeltà anche se Melania Rea venne uccisa il 18 novembre 2011 con ben 36 coltellate" (dal web)
Sembra sia stata esclusa l'aggravante della crudeltà dopo aver consultato
il Manualetto delle Pugnalate, in dotazione alla Magistratura Italiana.
Secondo tali norme si parla di:
marachella per ogni tre coltellate inflitte
discussione per omicidio fino a sei coltellate
baruffa per nove, disputa fino a quindici.
Poi subentra la rissa per diciotto coltellate inflitte, tafferuglio per ventuno, tumulto per ventisei.
Omicidio semplice fino a trenta, omicidio composto fino a trentadue, macello fino a trentasei.
Solo oltre questo limite possiamo parlare di crudeltà applicata all'atto, entrando nel campo della strage, dell'eccidio, dell'ecatombe e dello sterminio (quest'ultimo in abbinamento al genocidio, non cumulabile con altre offerte).
Tutti elementi escludibili nell'ambito della civile discussione
intavolata all'epoca dai coniugi in oggetto.
La seduta è tolta.
Mah...
RispondiEliminaCincischiare sulle parole dovrebbe essere un'arte per poeti, scrittori e parolieri.
I magistrati dovrebbero solo attenersi ai fatti.
E se una delle loro figlie fosse stata ammazzata con 36 coltellate, probabilmente, l'avrebbero trovato molto "crudele".
hanno ridotto la pena perché non erano certi delle indagini e dell'impianto accusatorio. una soluzione italiana anche questa.
RispondiEliminaDillo allora: "Non c'avemo capito una ceppa, però ce sembra un poco di buono".
Eliminanon si può
Elimina..sempre meglio che farsi prendere per il culo dappertutto...
EliminaMah...
RispondiEliminaE ogni altra parola è superflua.
Massimo trentasei parole, oltre diventa crudele per tutti
Eliminasono drammaticamente daccordo con Francesco.
RispondiEliminaTramutato il dramma in farsa.. così.. "sentenziando" a pera..
Eliminaccidenti complimenti...mi piace questo tuo modo di " Ridefinire' un evento così drammatico.Azzardo...sembra una poesia " del quotidiano" della W. Szymborska
RispondiElimina;))
..avrebbe potuto scriverne.. versi "taglienti" immagino.. ;)
EliminaPenso sia come dice Francesco...
RispondiEliminaMoz-
Crudele che sei..
EliminaUn principe del foro non avrebbe potuto dir meglio.
RispondiEliminaAspettiamoci uno sconto di pena anche per colui che ha sgozzato moglie e figlioletti e poi è andato a vedere la partita dei mondiali 2014.
Pare abbia assicurato che, durante la strage, abbia sempre mantenuto un dolce sorriso sulle labbra.
Cristiana
Se coniuge e pargoli volevano impedirgli la partita, quale peggior crudeltà?
EliminaVorrei sapere i geni che possano togliere qualsiasi aggravante da un'atto simile. Ma, non meno importante, vorrei vedere i geni ci hanno messo 4 anni a capire che a nessuno importava uccidere Melania Rea se non qualcuno connesso a lei.....
RispondiEliminaCi sarebbe solo da ridere a certe sentenze.. se non fosse tutto tragico..
EliminaParolisi si è fregato da solo per tutte le bugie incredibili ed indigeribili che ha detto. Non avevano uno straccio di prova ed hanno assunto le sue bugie come la pistola fumante. Assurdo. Se ha passato la notte successiva all'omicidio in casa come poteva andare sul luogo del delitto a tagliuzzare il cadavere? L'ignoto telefonista che ha denunciato il corpo nel bosco perchè non è stato cercato?
RispondiEliminaDice bene Francesco: non hanno creduto alla precisione dell'impianto accusatorio ed hanno fatto la solita porcata all'italiana.
Dice bene Gus qui appresso...
EliminaE' uno schifo.
RispondiEliminaIl 10 febbraio 2015 la Corte di Cassazione ha riconosciuto Parolisi colpevole della morte di Melania Rea, ma ha stabilito che l’ex caporalmaggiore dell’esercito non sconterà i 30 anni a cui era stato condannato in appello. La pena è da rideterminare, perché non c’è l’aggravente della crudeltà. Dura la requisitoria dell’accusa, secondo cui l’assassinio di Melania è stato commesso «con dolo di impeto» dopo che Parolisi «si era infilato in un imbuto senza uscita» dettato dalle «pressioni» sia della donna con cui aveva una relazione extraconiugale sia della moglie che gli avrebbe prima o poi chiesto il conto della separazione. Insussistente, secondo il sostituto procuratore, qualsiasi pista alternativa di fronte alla «pluralità e assoluta convergenza di indizi che vanno nel senso della responsabilità».
RispondiEliminaLe famose "convergenze parallele"... p.s. è l'impeto che l'ha fregato.. altro che crudeltà..
EliminaPoi uno invidia la giustizia americana e la pena di morte... è immorale?
RispondiEliminaIspy 2.0
Io da tempo ritengo che la pena di morte (ad esempio per reati gravi e in con arresto in flagranza, ad esempio) sia molto ecologica ed etica.
EliminaIo sono per il giro di vite.
Eliminadelle assi, della ghigliottina, allentate ? :)
EliminaAnche ;)
EliminaSono d'accordo con Un Uomo; la pena di morte potrebbe risultare addirittura ecologica per certi reati, sia ben chiaro.
EliminaIspy 2.0
Ieri a Effeto Notte, Roberta Giordano ha intervistato un magistrato che ha dato una spiegazione molto chiara.
RispondiEliminaPer la crudeltà è necessario aver avuto intenzione di essere crudeli.
Il magistrato ha fatto anche l'esempio dell'omicidio: sebbene il fatto oggettivo che una persona venga uccisa è lo stesso, c'è quello colposo, quello premeditato, quello volontario, etc.
"aver avuto intenzione".. molto dipende dalla colazione del mattino.. io indagherei.. certi biscottini dietetici predispongono all'omicidio che non hai idea...
EliminaPovera donna. Dico solo questo, perchè sul resto beh... ce ne sarebbe anche fin troppo ma, puntualmente, poi non porterebbe a nulla: è un pò come l'istruzione e le valutazioni relative del docente, pesi e misure sono soggettive, e questo non è possibile, sicuramente non è giusto.
RispondiEliminaGiulio Cesare solo ventitre pugnalate.. 'na scampagnata de salute...
EliminaIn effetti ci stavo pensando anch'io, forse si parla dovrebbe parlare di scrupolo o relativo "eccesso di". E ancora, se l'accoltellante prima si distrae con altre donne e poi accoltella, forse si può parlare addirittura di disinteresse o svogliatezza. Sicuro non crudeltà!
RispondiEliminaSembra si sia distratto con altre donne, ma le coltellate le ha date tutte precise.. come spiegasi questo "eccesso di" incoerenza?! ;)
EliminaQuesto spetta agli inquirenti. Forse sarà contemplato nel "manualetto delle coltellate": «scrupolosità svogliata e distratta».
EliminaCos'è la crudeltà per i giudici,vorrei la definizione da loro!
RispondiElimina..c'hanno il Manualetto loro.. risalead appunti di un Caligola in stato di grazia..
EliminaSarei tentato di riprendere il filo dell'ironia e darci giù senza pietà contro una sentenza, a dir poco, spoetizzante; mi limiterò invece a constatare che da qualche tempo in qua, si è diffuso nel nostro paese un buonismo ( che sfiora la sfrontatezza) nel giudicare i reati efferati e un eccessivo rigore nel sanzionare quelli minori, come, ad esempio, il furto di una pagnotta ;-(
RispondiElimina.. se pensiamo che c'è da inserire nel codice penale un "omicidio stradale"!!!
EliminaPerchè se ti ammazzo mentre guido ubriaco, drogato e senza patente, sarebbe un omicidio di serie B? Ma ci rendiamo conto?!?
La pena di morte? Orribile. Lo stato che si mette sullo stesso piano dell'assassino.
RispondiEliminaIn ogni caso bisogna vedere il carcere come un qualcosa che impedisca a un uomo di far male ai componenti di una collettività e permetta a chi ha sbagliato di ravvedersi e capire il valore di una vita.
..alla fine fa orrore anche a me, ma sul buttare le chiavi mi sento pacatamente consenziente... ravvediti pure: ti do' tutto il tempo, ma proprio tutto.
EliminaFranco, dopo che uno ha trascorso tanto tempo in carcere e il cambiamento è realtà, perché buttare le chiavi?
EliminaSe hai fatto in coscienza cose orribili,
Eliminanon ci sarà mai abbastanza tempo. In coscienza.
Questo vuol dire che....se al lavoro...mi viene l'impeto impetuoso e irrazionale e irrefrenabile di accoltellare la mia collega con,diciamo a occhio e croce,40 coltellate,ho l'attenuante? E magari ottengo pure l'infermità mentale dovuta all'anno di merda che mi ha fatto passare? A quello che mi ha fatto subire? Cavolo...ed io che pensavo che l'Italia fosse un Paese oscenamente stupido...quasi quasi...
RispondiEliminaNo Ele cara, vedo che ti è sfuggito il senso ultimo del Manuale in dotazione alla nostra magistratura. Fino a trentasei coltellate te la cavicchi. Dalla trentasettesima diventi un mostro assetato di sangue e senza pietà.
EliminaNon sapevi che la legge non ammette ignoranza? Se non lo sai, sallo! ;)
È ormai evidente la volontà politica di stare dalla parte di Caino. Speriamo solo, come Abeli, di non stare troppo sulle balle a nessuno di loro… Trovo invece sconcertante l’immancabile evocazione della pena di morte: il livello della “giustizia” è questo, e vogliamo pure mettergli in mano un tale potere? Che poi, dovunque e in ogni caso, la giustizia assoluta e perfetta non esiste: mi risulta che negli Stati Uniti tendano a finire sulla sedia elettrica afroamericani o pellerossa che hanno ucciso qualcuno in una rissa, e non i mafiosi che ne hanno ammazzati mille ma possono permettersi cento avvocati. Meditate gente, meditate…
RispondiEliminaCui sono notizie che mi fanno pensare alla fortuna che ho a non avere una mazza da baseball.... altrimenti l'userei....
RispondiEliminaDue considerazioni, discutibili certamente, ma doverose credo.
RispondiEliminaPrima. Come mai un soldato professionista, che è stato in Kosovo e in Afganistan, addestrato ad uccidere con un solo colpo (il famoso "annullamento di una sentinella" cioè assalto da dietro in silenzio, mano sulla bocca e taglio della gola) trovandosi la donna davanti con le brache calate l'afferra dal davanti e la punge con 35 coltellate di cui oltre la metà non mortali? Qualcosa non mi quadra, lui quella tecnica la insegnava e non aveva certamente bisogno di colpire più di due o tre volte per uccidere.
Seconda. Dare la pena di morte in mano a certi giudici nostrani significherebbe doversene espatriare immediatamente. Chi invoca la pena di morte andrebbe come minimo preso a calci nei co. qualora ne avesse, ma chi gracchia in tal modo ne è privo.Insomma il ripristino della legge del taglione? Siamo cristiani nel bene e nel male e non musulmani.
Ma se l'aggravante della crudeltà (per di più dovuta a squallidi motivi razziali che non sono stati neppure presi in considerazione) non l'hanno applicata neppure nel caso di quel tizio che ha ucciso tre persone e ferite non ricordo quante altre A PICCONATE... Ah, giusto per dire... Parolisi ha ucciso UNA donna ed ha avuto vent'anni. Quell'altro ne ha uccise TRE ed ha avuto vent'anni. Mi sovviene di un tale che ha sfigurato una signora con l'acido (senza ucciderla) ed ha avuto vent'anni lo stesso. Mmm... ma la pena non dovrebbe essere "proporzionata"? O 'sti vent'anni sono di moda?
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