sabato 16 maggio 2015

ANDATA E RITORNO



Andata e ritorno.

Specchi di percorsi completamente differenti, seppur identici considerando un ipotetico punto A di partenza e un punto B di arrivo, che si scambiano le destinazioni a un tot ore di distanza.
Parti la mattina presto per scoperchiare il centro città, e torni la sera a rimescolare puzzle di campagna, fai la medesima strada ma tutto viene percepito al rovescio.

E tutto il nostro agire, a ben guardare è un andare e tornare.
Così come quando fai del bene, o del male, o non fai affatto.

Scateni sentimenti di ritorno, reazioni dissensi, negazioni, consensi, approvazioni, gelosie, accidie, desideri.

Solo un altro punto di vista, quella scomoda curva in salita al mattino, ora agevole parabolica di ritorno, o quell'assonnato sbucare dalla bruma, ora vorticoso tramonto di paglia arrossata.

E' un continuo andare e tornare, di paesaggio da cogliere in un senso o nell'altro, con lui anche che ci sorprende accorti o sprovveduti, sensibili o maldisposti, in pensiero o svagati.

Una fuga e il restituirsi.
Un ascolto in risposta a uno sfogo.
Un abbraccio in cambio di un gridare.
Un sussurrare e la sua eco che rimbomba.

Un solo pensiero a te che non dimentichi mai un mio sorriso,
anche mentre rumino silenzio.


47 commenti:

  1. Andare e tornare è sempre diverso. Cambiano le motivazioni. Anche la strada è identica ma quello che era salita diventa discesa o viceversa. C'è chi va felice e torna scontento. Meglio andare scontenti e tornare felici con il pensiero di rivedere chi non ha dimenticato il tuo sorriso lasciato prima di scoperchiare il centro città.

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    1. Grazie Gus, per la consueta sensibilità e per l'auspicabilissimo punto di vista comune che rivela ulteriore affinità di pensiero..

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  2. Leggo e sorge un dubbio:
    e per chi, come me, c'è solo l'andata?

    Ma! Sarà solo una questione di modi diversi di affrontare la vita...

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    1. Quindi dormi senza risvegliarti, ti specchi senza riflettere, decolli ma non atterri, scrivi commenti ma non ti sto rispondendo? ;)

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    2. Sissì, il sonno è una delle certezze della vita.
      Non so mai se sono sveglia ed il resto è un grande "boh!"; rifletto molto senza specchiarmi; ho sempre il sedere per terra senza mai decollare; forse mi rispondi perché sei una persona educata o ami comunicare e giocare con le parole... : D

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    3. Gioco si, mi piace. Gran bel rispondersi.. :)

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  3. Andare, tornare, trovare a volte una deviazione o un divieto d'accesso.
    L'importante è non perdere i propri punti di riferimento e ritrovare sempre la via di casa.
    Cristiana

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    1. .. e la via di casa la troviamo anche in piccoli gesti da custodire con cura..

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    2. E qui mi commuovo.
      Sì, con massima cura...

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  4. almeno in questo, la mia andata e ritorno non è mai una certezza, né di annoiarmi, né di trovare le cose come le ho lasciate...cominciando dalle buche, per dire, a finire da quei cinquemila imprevisti che la mia città mi "regala" ogni giorno.

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    1. .. poi, magari, in mezzo ai millemila imprevisti basta un sautè di fantastiche cozze col pane bruscato a La Scialuppa e torna il sorriso... ;)

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    2. purtroppo il cibo, non ha per me questo ascendente...

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  5. Andare e tornare. Ieri ci pensavo,mentre ero in treno diretta al lavoro. Guardo fuori dal finestrino il paesaggio che scorre. Ho giusto poco più di dieci minuti di viaggio,una inezia. Son giá proiettata ad un altro viaggio,quello di ritorno a casa. E ricordavo la sensazione che ho provato a Settembre scorso,quando son tornata qui per ricominciare il lavoro. Sensazioni diverse. Mi han sempre accompagnato..io che viaggio per tornare alle mie case e fin da piccola ho viaggiato..Metafora della vita. Quando si ha vent'anni sembra una continua partenza una andata per un non ritorno.. Ora,a quasi quaranta,dover sempre ricominciare e partire ti infonde precarietá. Hai bisogno di radici,di ritorni. Pur se con la consapevolezza che le prospettive del ritorno saran molto diverse dalle andate.

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    1. L'allegorica metafora dell'andata e ritorno racchiude poi il succo del convivere e del rapportarsi. Con noi, con gli altri coi nostri viaggi - interiori o sopra un treno che siano -. Intraprendiamo viaggi estremi già con un a parola, un gesto, un pensiero. Spesso non ci riportano neanche a casa, ma ci fanno scoprire mondi incredibili.. anche a forma di blog.. ;)

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    2. Sì :-) E' una metafora che si presta bene per qualsiasi rapporto,relazione,evento della vita... Uh guarda non mi parlare di viaggi mentali!!! Noi donne siamo bravissime ad inoltrarci fino a galassie sconosciute già con un silenzio che dura più di dieci secondi!!

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  6. Franco, ho ripubblicato il tuo post sul mio blog. Non so fare i collegamenti, ma mi sembra di aver citato la fonte in modo chiaro.
    Grazie!

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  7. Sarà che andare e ritornare è sempre stato il mio punto fermo (strano detto così) della mia vita che il raggiungimento degli obiettivi sono proprio in questo spasmodico viaggio di andate e ritorni.
    Lo hai ben definito nella fuga e nel restituirsi.
    L'andata ed il ritorno li percepisco come un dare e avere.
    A presto!

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    1. Ci sta tutto il dare e l'avere. E le aspettative che confidi nel dare, nell'andare, nel chiedere, nell'amare. Ma anche a volare basso, molto basso.. si spera comunque di (ri)atterrare... ;)

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  8. Io preferisco la dicotomia salita - discesa

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  9. La fuga non è il mai il sentiero più sicuro, cantava qualcuno.
    L'attimo in cui voltarsi è peccato mortale e quello in cui tutto ciò che facciamo è prendere la rincorsa per cadere con più stile. E' solo un viaggio, lungo oltre ogni misura, faticoso oltre ogni remora: correre fin quando finiscono le strade, aspettare, inciampare, avere freddo e stupirsi. Ogni sorriso è una curva che non aspettavamo, dopo l'orizzonte

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    1. Buona idea quella di non aspettarsi nulla, per avere in magnifico regalo tutto quello che arriverà..

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  10. Pendoliamo senza trovare pace, spesso senza sapere neanche dove siamo diretti...

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    1. ..e anche le presunte "idee chiare" non sempre aiutano ;)

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    2. ..annamo a pia er gelato, no pranzo, meglio un happy hour? Lunedi, si, no martedi.. mejo venerdi, no troppo casino, c'ho da lavora'.. ma forse un buco.. vabbe' giovedi.

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  11. Io uso entrare e uscire, nella stessa accezione.
    Che poi andare e tornare sono sostituibili, dipende cosa si considera meta.

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    1. I viaggiatori senza meta, senza budget, senza aspettative, senza traguardo. Spesso hanno già vinto.

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  12. Ti leggo sempre con estremo piacere e curiosità caro Franco, perchè sai descrivere le cose più comuni che noi di solito facciamo in una maniera completamente nuova... E questo mi intriga parecchio..
    E' da tempo che ho perso la strada...non ricordo a volte se sono in andata o sul ritorno oppure ho preso una svolta...Ti saprò dire!
    Bacio e buon w/e!

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    1. Ecco Nella, hai centrato uno dei bersagli. Descrivere un quotidiano srotolare la vita, legato a ritmi dei quali si perde il filo, a volte, rendendo convenzionale la sorpresa e dozzinale la meraviglia.

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    1. Laconico, ma efficace.. un cavallo di battaglia del Moz, del resto..

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  14. Mi piace questo modo di vedere la "socialità", se così vogliamo definirla. Il rapportarsi con gli altri parte sempre da una freccia , ma che non può restare sempre a senso unico.

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    1. Un chiedere, senza rimanere impastati di silenzio trascurato..

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  15. La preziosità di chi sa riceverci, "sensibili o maldisposti", sulle strade di andata come su quelle di ritorno, è fra le più grandi che ci sia dato di custodire.

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    1. Inizia a diventare preziosità, si, la capacità di comprensione di una ragione altrui..

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  16. Da un paio d'anni non guido. Ora guardo il panorama. Cosa c'è di più bello del guardare e riempire lo sguardo della meraviglia che incontri. In quale direzione sono? Se parlo di ciò che vedo con Paolo, io parlo anche da sola, allora sono in andata. Nel ritorno penso e guardo. Paolo tace, non gli piace guidare specialmente ora che gli anni si fanno sentire. Domenica scorsa andando: ho ammirato una Milano con tanto verde. Bella. Proprio bella la mia Milano! Nel ritorno ho portato a casa i baci della mia mamma, il profumo dei gelsomini e i discorsi fatti con la mia sorellina e il suo sguardo nel vedermi stanca. Nel ritorno c'era tanto amore ricevuto, nell'andata tanto amore da donare. Buona notte. Grazie per le riflessioni.
    Ti regalo un ricordo: Paolo era sempre via (estero) quando tornava cantava (è stonatissimo) la canzone di Gaber: le strade di notte......la ricordi? (anche lui pensava a me)

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    1. Tu sei già ricca di ritorni... (e se guidano gli altri, te li godi anche di più... ).
      Grazie a te per la delicatezza che emani...

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  17. Spesso vorrei andare da un punto a ad un punto b senza dover per forza tornare al punto a.

    Ispy 2.0

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    1. Io vorrei (ri)trovarmi, mentre vado da un punto A a un punto B, in un punto C.

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  18. Verissimo, Francuzzo :) Ormai sono un esperto di andate e ritorni, viaggi anche lunghini che hanno un significato totalmente diverso, come pure le sensazioni che si portano dentro: la trepidazione dell'andata, col tempo dell'attesa che non sembra passar mai ma che via via si esaurisce e giunge così il momento dell'arrivo, della gioia tanto aspettata. Diversamente, il ritorno è quasi svogliato, e "corre veloce verso il ritorno", come diceva una famosa canzone.

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    1. Porca della miseria.. tu sei un vero pendolare dell'amore.. ma tanto malinconici i ritorni, quanto piene d'amore e batticuore le andate.. c'è una gioia tutta particolare nelle attese che separano, in quei chilometri che diminuiscono.. un tempo e un modo per somatizzare incontri e separazioni, per renderli momento unico, irripetibile, pur nella loro ciclicità...

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  19. A volte, più che andare e poi tornare, vorrei scappare, per sempre....dal caos, dal traffico, dalle strade sporche, dai graffiti idioti di una Roma sempre più maltrattata...

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    1. .. a proposito di graffiti però, prova un salto a Tor Marancia, dietro Piazza dei Navigatori, dove la street art sboccia in mirabile mostra e il Graffito si eleva.

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  20. Ho letto il post qualche giorno fa e, come spesso accade con te, mi sono sorpresa perché avevo pensato davvero anche io ad una cosa del genere. Non scritta così, ma il senso era in fondo quello.
    Amo i punti di vista differenti, seppur li sopporto poco se diversi dai miei. Però c'è qualcosa di affascinante nel vedere la stessa cosa in modo tanto disuguale.
    Che poi può essere la stessa cosa vista in modo diverso da due persone o la stessa cosa vista in modo differente dalla stessa persona ma in momenti diversi....tante sfumature che mi fanno perdere la testa..e tu le hai raccontate come piacciono a me

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    1. Mi piace scorgere le differenze, a volte anche tra i miei addomesticati punti di vista.. farsi sempre domande è un bella soluzione.. Grazie sempre... ;)

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  21. Dedicata a tu MOGLIE? Se lo merita quella santa donna^^

    e comunque ogni singolo viaggio che fai.. che sia di andata o di ritorno ,,, non è mai lo stesso del precedente perché un po' di vita e andata via nel ricordo che è nato.

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