giovedì 31 ottobre 2024

TRAMA DEBOLE


Mi chiedevo come sviluppi un post dalla trama debole, e se un post simile si auto penalizzi in partenza.

Del resto scrivo quasi tutto, ormai, in funzione del blog, quindi dovrei disinnescare questa presunta  debolezza di trama che comunque attiva il mio pensiero, la mia gestione di vita.

Direte voi: se hai il sospetto già ti riguarda, di riflesso la proietti sulla tua scrittura, magari come alibi.

Per questo mi sforzo di perseguire una sorta di eclettismo, pizzicando svariati argomenti come un frenetico guardarmi attorno a sfuggire il déjà vu, aggrapparmi alla superficie del vivere, prendere aria irregolare, assaporare assaggiando, percependo il tutto da diverse angolazioni, solidificarle, quelle trame.  

Ma la prediligo - la trama debole - per un senso di sostegno. Voglio diffidare delle narrazioni spavalde, quelle che si impadroniscono di carta e penna e ti sopravanzano nello sviluppo divergendo le sorti e riscrivendo l’epilogo.
Offrono soddisfazione,  ti fanno sentire autore di una scintilla ma poi ti esautorano, rendendoti marginale.
Non intendo una trama che non badi a se stessa, ma ho bisogno di curarne il ricamo, gestire e sentirmi partecipe, carezzare l’intreccio, custodire la storia, avvertire che si tenga accanto, come a cercare consiglio.

E scriverne la mia arma, ma soprattutto la mia protezione.
Debolezza a esibirsi  rifugio.
E magari al prossimo post sovverto ogni intenzione.

 

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