venerdì 30 agosto 2024

PERCHÉ L’HORROR?




Ogni tanto piace porre domande, anche se in campi lontanissimi dal proprio sentire e, addirittura, azzardare risposte.

Ma nel caso specifico avrò bisogno della vostra collaborazione, di voi fans di horror e affini, potrei magari farmi un’idea.
Perché piacciono gli horror, spesso accoppiati allo splatter più nauseante?
Come mai stanno soppiantando categorie consolidate  come la commedia, la fantascienza, il thriller, l’action?

A sentirli, diversi utenti, ti raccontano che trattasi pur sempre di fiction e che il brivido della paura è roba ancestrale e attrae un po’ tutti fin da piccoli.
Chi non ha mai provato il fascino delle montagne russe
col cuore in gola alla prima vertiginosa discesa?

Questo sì, lo ammetto, ma non ricordo di aver cercato di bearmi ancor di più,  tentando di scorgere, tra i binari, cadaveri squartati di fresco.
Per certi analisti subentrerebbe anche un fattore somatizzante, un mettersi alla prova se, per caso, un giorno, dovessimo realmente affrontare pericoli immani,
mostruosità, robe folli.

Probabilmente hanno ragione entrambi, anche se tra un horror splatter e un thriller come si deve, continuerò sempre a preferire il brivido e l’oculatezza del secondo.

Mia moglie trova orrendo quando, in preda agli spasmi di mal di pancia, mi infilo due dita in gola per vomitare e procurarmi qualche istante di sollievo. Ecco il punto, stessa manovra: orrore per qualcuno, piacevole conforto per altri.
Potremmo finirla qui.

E il paragone col sussulto da montagne russe lo considero, poi, davvero gratuito. Spaventarsi a morte con contorno di sangue e scannamenti rientrerà forse nell’amore del palpito, ma ci scorgo una consequenziale deriva al limite del manipolatorio, fino al poter godere di una sessione di sevizie e martirio gratuito.

Comprendo però che per tracciare linee così definite abbiamo bisogno di analizzare più a fondo. La psicologia in questo senso offre un magari inconsapevole aiuto.

Del resto sono proprio quelle definite dagli esperti del settore, come “emozioni principali” ad alterare, da sole, le esatte percezioni: paura, disgusto, tristezza, rabbia rientrano nel bagaglio principale col quale ognuno di noi avrebbe a che fare quotidianamente. Certo c’è anche la gioia a fare da contraltare.
Quattro contro uno. Farebbe fatica pure John Wick.
Mi sembra palese l’apparente disequilibrio di personalità che ne viene fuori.



Per dirne solo una, che il disgusto sia più importante, più necessario, più abituale soprattutto, del gusto, la dice lunga sul come e a cosa venga scientemente indirizzato il nostro subconscio.

Sarebbero più le cose che fanno schifo ad attirarci, e in effetti ecco la risposta al pubblico di massa di certo cinema irricevibile (da noi, ovviamente..)

Ma poi sono gli stessi che andrebbero alle Maldive, ai party in piscina, che sognano un giro in Ferrari, o una serata con Margot Robbie?
Perché certa bellezza terrebbe ancora banco? Una contraddizione..
Si arriverà al punto che anche al ristorante si ordineranno porcherie per soddisfare la fame e la necessità di disgusto.. col cinema siamo già avanti.. in effetti si parla dell’ “orribile che emoziona come le cose belle” (https://ilbuioinsala.blogspot.com/2024/07/recensione-dostoevskij-al-cinema-2024.html), e già in questo intravedo la stortura dell’ossimoro indecifrabile.

Sul n 28 di FilmTv, diretto (e dedicato) dai Fratelli D’Innocenzo, Giulio Sangiorgio esalta le “forme disturbanti, la dismisura e lo sfregio del buon gusto”  “una forma scomoda , persino sconveniente”  “se siete respinti, restate”, parlando della loro ultima opera “Dostoevskij”.

Non escludo a priori l’horror dalle mie scelte, resto un fan de L’armata delle tenebre o L’alba dei morti dementi, o anche altre pellicole che cercano di svicolare dal cliché “te devo fa morì sulla poltrona”, tipo Parasite o Get Out, veri cult in un ambito di genere non ancora estremizzato e ridotto a torture porn.

Purtroppo stiamo degenerando, ma forse è proprio la doppia finalità che propone certo “cinema”, finiremo per sostituire del tutto la nausea all’applauso, la deturpazione alla bellezza, la repulsione al fascino, come nuova fase di apprezzamento di una pellicola.
Forse questo il fine ultimo di questo processo evolutivo (?!)

Diciamo che rinuncio ad interpretare questo ossequio dell’orrido.
Ma se penso che tanti ormai trovano più (dis)gustoso  rovistare (almeno cinematograficamente) tra frattaglie umane anziché assaporare una carbonara o emozionarsi secondo antichissimi e superati canoni, depongo serenamente ogni velleità di venirne a capo.

Mi direte infine: “Ma cosa te ne frega a te di cosa guardiamo noi?”
E non fa un piega. Curiosità risponderei, che poi è un istinto base comune.
Certo più del sangue che tracima.                                                                                



 

 

 

 






57 commenti:

  1. Per quanto mi riguarda, non amo l'horror fine a se stesso. Le splatterate non mi piacevano da ragazzina, ancora meno adesso, e se proprio devono essere le preferisco condite da una bella dose d'ironia, come gli esordi di Peter Jackson, perché roba "seria" e voyeuristica come il recente The Sadness, incensato da tutti o quasi gli appassionati, mi fa talmente schifo da deprimermi.
    L'horror mi piace quando sfrutta i topoi del genere per aprire altre riflessioni, metafore, per spingere ad affrontare le brutture e guardarsi magari dentro. Ecco, quello è l'horror che amo.

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    1. Hai citato l'esempio giusto: gli esordi di Peter Jackson. Bad Taste scimmiottava i film di fantascienza degli anni '60, aggiungendovi splatter e humor nero. Film divertenti e gradevoli. Assolutamente sì!

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    2. Il punto é questo, prendersi gioco del fenomeno horror, non diventarne vittime compiacenti e compiaciute..☺️

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  2. diciamoci che l'industria del cinema si è ridotta all'osso, come tutte le mode, ma poi sul cinema i gusti son molto dipendenti dalle età e dalle intelligenze degli spettatori.
    Magari da ragazzo mi piaceva qualche filmetto con vampiri, ma solo se c'era anche qualche bella femmina che si faceva mozzicare.
    Finita tutta la commedia comica itajana (forse perchè alla maggioranza del bubblico non interessava più) oggi se in tv la sera c'è un western me lo rivedo volentieri, se non altro per gli scenari e le luci e i paesaggi

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    1. Mode e tendenze che si accavallano e intersecano..fenomeno da studiare..

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  3. Sarò una mosca bianca ma non sono mai stato attratto dai film horror, nemmeno quelli splatter. A questo genere di film preferisco quelli con una morale (difficili da trovare oggi) che spesso coincidono con il bianco e nero.
    P.S. Ogni volta che commento sul tuo blog non solo devo scrivere a mano l' URL del mio sito ma anche il nome in quanto entrambi non vengono memorizzati ... ma questo non mi sembra un grosso problema. :)

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  4. Parto dalla prima domanda.
    Perché piacciono gli horror?
    Perché molti sono film brutti, scalcagnati, recitati alla cazzo del cane, con delle trame e delle sceneggiature infarcite di buchi. Sono quindi perfetti per trascorrere una serata in compagnia.
    Esistono però anche film horror belli.
    Ho usato gli aggettivi brutti e belli, che dovrebbero richiamare una certa soggettività.
    Ma sappiamo bene che la "mano" di un regista si vede, eccome.
    Ci sono horror confezionati benissimo.
    Ci sono idee intelligenti che reggono alla perfezione l'impianto di una sceneggiatura.
    La paura è un elemento che fa parte delle nostre vite fin da bambini. Ne siamo respinti e attratti allo stesso tempo. I racconti di paura che si fanno nei campeggi, tra amici...ecco, non sono essi stessi dei piccoli film horror?
    Penso ai film di Pupi Avati, vere e proprie fiabe horror.
    Ecco, anche le fiabe originali hanno molti elementi orrorifici, se non sbaglio.
    Veniamo allo splatter.
    Lo splatter deve essere funzionale alla storia. I film di Pupi Avati non hanno sangue: sono perfetti. I film di Peter Jackson hanno fiumi di sangue: sono perfetti, perché assieme all'humor nero è un elemento fondamentale nella sua versione di film di fantascienza vintage (Bad Taste) e di zombie (Braindead). La mano di P.J. si vede comunque anche con film dai budget ridicoli e girati "amatorialmente".
    Negli ultimi anni secondo me, invece, tanti film sono splatter per pura pornografia visiva. I famosi torture porn che evochi e che io personalmente detesto. Per me non c'è nessuna elaborata spiegazione psicologica: alle persone piace provare il gusto...del disgusto; come hai detto tu, la metafora delle sensazioni che proviamo quando saliamo sulle montagne russe o attrazioni simili. E registi e produttori cavalcano quest'onda. Spesso a rendere famoso al botteghino un film è anche il battage pubblicitario che si crea attorno a un'opera. "Oh è violento da stare male!" (mi ricordo di certi film che sulla locandina avevano scritte del tipo "la gente è stata male alla proiezione al festival taldeitali"). Questi sì, sono meccanismi psicologici.
    Tutto qua.
    Torno al principio: film horror sono intrattenimento.
    Un film brutto è un film brutto, che ci annoia fino alla fine.
    Un film horror brutto ci regala comunque qualche risata involontaria.

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    1. Ma ci sono horror belli, Come l'alba dei morti dementi, che regalano risate intelligenti. Credo che gli amanti dell'horror classico detestino questo genere..si sentano disinnescati e presi in giro..

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  5. Mi dispiace, io non vedo orror... è un genere che non riesco a reggere emotivamente. Troppa paura. Non posso aiutarti. Elisa

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    1. A volte, infatti, mi chiedo se chi li guarda regge emotivamente, o desidera soccombere emotivamente.. 🤭

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    2. ... ha hA...me lo chiedo anche io spesso

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  6. E' davvero una domanda alla quale non so rispondere.
    Non li ho mai amati. Diciamo pure che sono proprio l'esatto opposto di quel che può piacere a me.

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  7. Certi horror particolarmente spaventosi e disgustosi attraggono soprattutto i giovani, alla loro età hanno davvero bisogno di "testare" tutto il range delle emozioni, anche le più estreme. Poi c'è chi continua a vederli proprio per il classico discorso "è solo un film, gli attori mica muoiono per davvero", c'è che invece (come me) smette di vederli. Da ragazzo ho visto l'intera serie dei vari "Nightmare" di Wes Craven, nonché l'altra sua serie "Scream", diversi film ispirati a romanzi truculenti, sebbene mi facessero paura. Paradossalmente li guardavo proprio perché mi facevano paura.
    Ora non li guardo. Non solo perché continuano a farmi paura, ma soprattutto perché dopo aver sperimentato nel corso degli anni vari orrori della vita quotidiana, ho deciso che nel mio tempo libero voglio farne a meno. Se non sembrasse troppo vanesio, mi verrebbe da auto-citarmi con una frase presa da un mio racconto che esprime meglio il concetto.

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    1. "Bisogno di testare".. a livelli sempre piú estremi.. non credo alla fine esista una esaustiva logicità di perché..si tratta di sfrucugliare meccanismi di psiche complessa..

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  8. Può suonare strano detto da uno che uccide (e tanto) solo di domenica, ma a me l’horror, gli zombie, il sangue a fiumi non hanno mai interessato:)
    massimolegnani

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  9. Sarebbe bello conoscere la risposta a questa tua domanda-riflessione, anche se probabilmente non ce ne sarebbe una sola, ma una per ciascun amante di questo genere, che io rifuggo all'istante (chissà perché?).
    Buona fine di questo agosto rovente.
    sinforosa

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    1. Risposte soggettive sicuro, ma vedo che tanti neanche se lo chiedono..piace come un gusto qualsiasi esalta chi piú, chi meno..ci sarebbe da scavare nell'inconscio di ognuno, ma non é questa la sede, qui solo domande scomode..☺️

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  10. Personalmente non amo l’horror,le urla di dolore,il sangue a pioggia ,le musiche che anticipano i momenti più critici mi mettono un senso di gelo addosso,…Non ho mai visto un film horror perché il film lo scegli e sai da prima di che genere di film si tratta.
    Di ammazzamenti ,tagliare a pezzi ,sangue che schizza ,fantasmi,zombie,mostrri….Non mi piace nemmeno leggere;preferisco i triller ma quelli tipo Agata Christie,che contengono intrighi a sfondo psicologico .
    Sulle montagne russe però ci sono stata ,ci sono stata come anche su giostre che creano forti emozioni,ma non ho mai pensato alla possibilità che si schiantassero al suolo ,in quel caso le avrei evitate ^-^.
    Non ho idea di perché alcuni amano i film horror né francamente me lo sono mai chiesto .
    A presto
    Eos

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    1. In effetti c'è il vivi e lascia vivere..però certi perché bussano ..dovevo fa l'analista forse..🤣🤣

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  11. Pare che l'horror piaccia molto agli adolescenti, desiderosi di "emozioni forti". Personalmente, quand'ero ragazza, ne avevo visto uno solo, che allora andava molto di moda e era sugli Zombies. Da allora non ne ho mai più visto uno, anzi, avevo proprio giurato a me stessa di non vedere mai più un film del genere, promessa che ho mantenuto. Ricordo che per un bel po' avevo provato paura a rientrare a casa di sera e mi aspettavo sempre che, da un momento all'altro, sbucasse uno zombie dietro gli alberi in giardino. Mamma mia! Che senso ha trascorrere il proprio tempo libero a provare paura?

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    1. Esorcizzare la paura sembrerebbe la risposta piú sensata, ammesso di trovarcelo un senso..

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  12. La paura è da sempre presente nell'essere umano, è un'emozione fondamentale per la sopravvivenza, senza paura l'uomo si sarebbe estinto da tempo (il venir meno di questa emozione ci porterà verso l'inevitabile).
    L'horror è uno dei "modi" per esorcizzare la paura stessa, raccontarla, darle un nome, serve a sentirsi pronti in caso dovessimo incrociarne la strada.
    La domanda che mi faccio è un'altra, perché moltissima gente è attratta dallo splatter? forse va a pari passo con la passione per il trash, per lo squallore, per ciò che è disgustoso.
    Il piacere del brutto va a braccetto con il piacere nel vedere la sofferenza altrui, mettiamo assieme il tutto ed ecco che compare la (dis)umanità contemporanea.
    Ciao Franco, buona serata.

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  13. Perdonami Franco, ma quando scrivi "tra un horror splatter e un thriller come si deve", il paragone messo così non regge. Ecco, prova a mettere allora "un horror come si deve (perché ce ne sono) e un thriller banale", e inevitabilmente così cambia tutto.
    Diciamo che alcuni film horror emozionano, fanno riflettere, divertono, ti fanno provare qualche brivido. A me questo basta e avanza per apprezzarli. E, tornando al paragone con gli splatter... ecco, quello direi che è un sottogenere (come tanti altri) che ogni tanto si può guardare per puro divertimento o, in casi come film estremi, per guardare qualcosa di diverso. Ma i film dell'orrore fatti bene sono un altro discorso.

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    1. Ovviamente tendo ad unificare quei generi, quando in effetti ci sarebbe da specificare..film come Parasite li reggo ad esempio, oppure il sangue alla Tarantino, volutamente sopra le righe, ma non vomitevole. E torniamo al punto: perché piace il vomitevole?!

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  14. - Perché piacciono gli horror, spesso accoppiati allo splatter più nauseante?

    Beh , credo che nella domanda stessa che poni ci sia allo stesso tempo una risposta di conferma,basta eliminare il perché che comunque è stato anche in parte "sviscerato"(rimanendo in tema:)) sia nel post che attraverso i commenti.

    Io sono rimasta molto indietro nelle proiezioni cinematografiche,al tempo de "lo squalo",splatter e horror anche lì ?..probabilmente ,mettici pure che sono fenomeni realmente accaduti e la paura diventa reale,fisiologica non manipolata verso un fine che non saprei fino a che punto voglia spingere nel torturare o farsi torturare.

    - Come mai stanno soppiantando categorie consolidate come la commedia, la fantascienza, il thriller, l’action?

    Vale lo stesso come la prima domanda ,togli il come mai è rimane l'affermazione nel confermare in che direzione ci evolviamo...


    - Forse questo il fine ultimo di questo processo evolutivo..

    Temo e un po tremo a togliere anche qui il "forse"..

    Penso che alla fine tutti siamo liberi di decidere cosa scegliere anche come visione di film ,magari vederne uno di quelli che citi per tirare le proprie conclusioni,che rimarrano una conferma soprattutto interiore:)

    Buona domenica a tutti

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    1. É il succo del post alla fine: de gustibus (ma soprattutto, de disgustibus..🤣🤣)

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  15. Forse non ho mai visto un film horror... per me la categoria potrebbe scomparire. Ne ho ribrezzo e anche paura. Ma so di essere vecchissima e bacchettona.

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    1. Ahah.."vecchissima e bacchettona".. ma per favore ..ti faccio vedere subito qualche horror esilarante ..🤣🤭

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  16. Sarò probabilmente un'eccezione, ma sono totalmente indifferente alla categoria. Ho amici che non ne perdono uno- di questi programmi, o film - non sono cioè contraria a chi se ne bea - solamente indifferente all'argomento. Da sempre.

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    1. Anch'io ho amici che se ne beano, ma il perché me lo chiedo..🤭🤗

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  17. De gustibus non est disputandum, dicevano gli antichi. Tuttavia non amo l' horror. Mi piace di più la commedia condita con sano humor e satira. Mi viene in mente Frankenstein Junior, ad esempio. Un salutone a te.

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  18. Non mi compiaccio dell'horror, che preferisco comunque "non gratuito". Io sto con Erica e Riky soprattutto.

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    1. Riky esamina bene la paura che "attrae e respinge". Ricordo ancora da piccolo Belfagor, un gioiello di film che intreccia queste due sensazioni. Perché siamo arrivati a livelli demenziali invece, spacciandoli per roba seria? (Midsommar un esempio eclatante). Questo il problema.

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    2. Una qualità di Riky che gli riconosco,mai superficiale:)

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  19. Bella domanda!
    Per risponderti con consapevolezza di causa, almeno soggettiva, dovrei essere un amante del genere splatter... ma non lo sono…

    In realtà uno dei miei film preferiti degli anni ‘90 (quando seguivo il cinema) si chiamava proprio “Splatter” di Peter Jackson (quello del Signore degli Anelli). Ma era un’esagerazione, una parodia del genere, non c’era paura ma valanghe di risate: insomma non credo che faccia testo…
    E anche degli horror “lisci” non sono un grande esperto perché mi fanno paura: potrei dirmi che è tutta finzione ma mi sembrerebbe di “barare”. Se si guarda un film bisogna essere disposti a sospendere la propria incredulità altrimenti che senso ha guardarlo?

    Fatta questa premessa mi pare che la risposta tu te la sia già data.
    L’horror attrae non per motivi logici e razionali ma, evidentemente, inconsci.

    Il tema della morte ci tocca nel profondo: in genere viviamo senza pensarci ma è la nostra paura più profonda. Del resto le religioni sono nate proprio per proteggerci da questo estremo male!

    Questa paura di fondo è poi affiancata dai simboli delle paure specifiche del tempo: questa unione ci colpisce nel nostro intimo e, suppongo, porta a una catarsi, al superamento o almeno alla convivenza pacifica con tali paure. Finito il film ci sentiamo soddisfatti, qualcosa dentro di noi si è risolto.

    Se guardi bene ci si accorge che gli horror seguono delle mode: dai fantasmi del XIX secolo, ai mostri del XX, agli alieni radioattivi del secondo dopoguerra, poi abbiamo avuto abbondanza di vampiri e ora siamo agli tsunami di zombie (sovrappopolazione? Immigrazione?).

    Poi la chiave di lettura è specifica di ogni film e non è possibile generalizzare.

    Mi chiedo se la fase splatter a cui ti riferisci possa essere collegata in qualche maniera alla guerra in Ucraina. Alle immagini senza censura di poveri ragazzi russi e ucraini fatti a pezzi: io guardando quelle foto su Telegram inizialmente ne sono rimasto traumatizzato poi ci ho fatto il callo anche se, in generale, evito di cliccare sui riquadri sfocati (rendendoli pienamente visibili)…

    In definitiva non ho una risposta alla tua domanda: io credo che gli splatter siano solo la (o una) moda attuale degli horror. E credo che gli horror leghino insieme la paura della morte con altre paure del tempo: il collegamento non è logico/razionale ma inconscio e per questo non sempre, se il regista non si chiama Kubrik, il tutto funziona: spesso infatti i finali si risolvano in banalità che sciupano tutto e che ci lasciano insoddisfatti.

    Altre chiavi di lettura sono senza dubbio possibili e possono sovrapporsi a questa ipotesi psicologica: per esempio l’horror può essere visto come un prodotto come gli altri e, allora, deve stupire e intrattenere, occorre fare qualcosa di più del precedente, e magari spesso questo “di più” è solo sangue.
    Oppure, banalmente, l’horror può essere la scusa per le giovani coppiette per tenersi per mano al buio...

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    1. Analisi che condivido e ricalca il pensiero di molti. Personalmente spiace solo che l'horror prenda piede a svantaggio di altro cinema che abbisogna di concentrazione, verifica, coscienza, metabolizzazione, senza puntare sulle pulsioni primitive di ognuno di noi.

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  20. Io non vedo i film horror , non è che mi mettono paura ma non mi piacciono proprio perchè so che è tutta finzione mentre io amo le cose il più possibilmente reali. Non amo la finzione ! Saluti,

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    1. Anche certe robe tipo I ponti di Madison County sono finzione, ma è un film che per molti versi, fa inorridire più di un horror.. ahah

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  21. Splatter no, ma mica perché mi spaventano, ma perché sono solo effetti speciali e zero trama. Horror invece sì e ce ne sono ancora interessanti in giro anche recenti.

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    1. ..ma virano sempre di più sul gore e sullo splatter.. un sano Belfagor non lo fa più nessuno.. penso al meraviglioso Il sesto senso.. neanche Shimalayan ormai riesce più.. ;)

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  22. Ecco qua che Franco coglie un aspetto di discussioni che mi capita di affrontare ultimamente, compresa ieri sera... Io sono una fifona nata, insomma ho paura di tutto quello che si vede sempre più spesso, su tantissimi canali, sia di sera ma anche nel tardo pomeriggio mentre prepari la cena...Su vari canali televisivi... Insomma io che ho un buon rapporto con gli "angeli custodi", non riesco a vedere queste trasmissioni che parlano di Horror, fantasmi, presenze sopette, delitti strani, violenze ecc... Trasmissioni che nascono ormai come funghi ovunque e che attraggono molti spettatori... Io sono una che se li vede poi ha paura ... Così poi, se sento in piena notte la mia cagnolina agitata che abbaia perchè sente i gatti che al improvviso bisticciano e lei si agita correndo da me, abbaiando al improvviso e svegliandomi di soprasalto come se ci fosse qualcuno in casa...Mi viene l'agitazione, chiudo tutte le porte a chiave e non riesco più ad addormentarmi... Eh che ci vuoi fare ho paura... Non parliamo dei sottofondi musicali, dei versi nascosti, delle luci, delle parole di chi racconta queste scene, della descirizione dei luoghi, delle parole (Maligno, Inferi, Demonio ecc...) Accidenti a me non piacciono... Eppure chi vive con mei li segue perchè dice che poi alla fine sono tutte storie create... Passi il film, perchè posso vederlo sapendo che c'è una finzione ma... questi programmi di storie, che per chi lei realizza o li presenta sono vere, non mi piacciano affatto.. Eppure direi che di sangue, interventi chirurgici, medicazioni ne so qualcosa, ma se in queste situazioni sono forte ... ho paura di questi documentari Horror...
    La prima volta che vidi Herry Potter con i miei figli o il Corvo ebbi paura, poi questi film più le vedevo più mi piacevano perchè il mio occhio cadeva sulla bravura di chi aveva realizzato le scenografie, i particolari, i vestiti, gli ogetti ecc.. e la trama non mi metteva paura, ma questi programmi televisi non li riesco a guardare... Allora mi sono munita di "tappi per le orecchie" per addormentarmi veloce la notte eheh!!
    Amo gli angeli eheh!! Sono un divoletto ma, amo collezionarli pure o realizzarli con la stoffa... Ma i giovani di oggi e i meno giovani sono appassionati di queste storie e quando dico che ho paura mi guardano e sorridono dicendomi <> Ma vediamo se riesco ad andare a vedere questo nuovo film del Corvo che piace a tutti a casa... Un saluto da una fifona

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    1. Io condanno soprattutto l'esagerazione, ma il gusto è un fenomeno soggettivo e tutto sommato molte risposte sono arrivate.. goditi il Corvo senza paura.. tutto sommato è una finzione, e credo che i fans del genere considerino fondamentale (magari inconsciamente) questo indiscutibile fattore. ;)

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  23. si guarda l'horror per lo stesso motivo per cui miliardi di esseri umani continuano a guardare il porno :-) soddisfare alcune pulsioni che pur sopite in fondo in fondo ci sono e fanno parte di noi; siamo bestie che spesso si nutrono di cadaveri (gourmet, sia mai...) non dimentichiamocelo.

    Io da bambino avevo paura del cartello sui pali della luce, quello col teschio con scritto "chi tocca muore", da adolescente non guardavo volentieri i film horror che poi non dormivo di notte :-D; li ho apprezzati di più in età adulta. Lo splatter non mi attira particolarmente anche se ci sono film del genere dove l'estetica è talmente curata che si possono anche guardare. La trama poi se sta un minimo in piedi aiuta ;-).

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    1. Sulle pulsioni siamo d'accordo, è acclarato. Di quelle di natura autopunitiva continuo a dubitare, specie quando esagerano. Ma il fenomeno esiste, e di storture diciamo ce ne sono fin troppe, al mondo.. amen.

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  24. Non so come sia un film horror e tanto meno un thriller, sin da ragazza se mi chiedevano di andare al cinema io dicevo sempre :" Se il film fa paura, io non vengo". Ho mantenuto questa abitudine, tante volte mi infastidisce anche solo la musica di certi film. Tengo tutto il coraggio che ho solo per vedere i documentari, le immagini delle violenze sugli uomini e sulle bestie, i filmati impressionanti di chi riesce a dare voce alla brutalità di questo mondo. Trovo sia giusto non girarsi dall'altra parte quando l'orrore non è finzione.

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    1. Il thriller è un altro pianeta, rispetto all'horror. Eppure tu introduci un altro apetto ancora. Non eviti le violenze autentiche su uomini e animali..io faccio fatica a guardare un tg invece, mi irrita ancora di più la violenza reale, becera, cattiva, distruttiva. Non si tratta di girarsi dall'altra parte e far finta che non esista però, si tratta di non sopportare questo stato di cose purtroppo reale e sperare non diventi anche fonte di "piacere" cinematografico. Siamo bestie davvero, mossi da impulsi disumani. Mi vergogno spesso.

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  25. Ciao Franco. Non so se mi piacciono davvero ma sia Horror che Splatter mi incuriosiscono. Da giovane li evitavo, mi appariva come un qualcosa di molto stupido, poi ho compreso che dietro certe pellicole c'era un grande studio di immagini e di tutto ciò che che si impone ad una grande recitazione ed opera di registrazione, per non parlare dei suoni e della musica. Quindi oggi ho cambiato idea e se posso vedo questi film che se fatti bene li gradisco molto. Ma devono essere veramente grandi altrimenti desisto. 😘
    Forse il motivo dell'aumento di gradimento rispetto agli altri generi è semplicemente questo. Poi ci sono anche eccezioni dai forti risvolti psicologici... spero però che si risolvino presto... 🙄🤨😘

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    1. In realtà l'horror di classe sta sparendo del tutto. Al suo posto impazza la trucidutine, il sangue che tracima dallo schermo, storie fasulle, caratteri impalpabili, faccio davvero fatica a percepire "studio di immagini" e "grande recitazione".. ;)

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  26. Forse per quel vecchio principio risalente al teatro greco: pura catarsi. Se guardo l'estremo, lo allontano da me. Però forse non regge, perché anch'io non ci vedo niente di attraente. Esteticamente lo splatter è brutto e molto lontano da quelle atmosfere perlomeno dark, gotiche, ecc.

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    1. Ecco.. le atmosfere dark e gotiche (alla Belfagor) sono lontanissime dall'horror casareccio e sanguinolento che va tanto di moda.. però a leggere i commenti pochi ammettono di essere attirati proprio dal lato truce della faccenda.. e vabbe'..

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