venerdì 21 giugno 2024

SULL'ORLO

 


Se blocco l'istante, 
chi potrebbe dirmi se alba o tramonto,
se primo od ultimo respiro,
apertura o chiusura,
ritorno o addio.

La fotografia cristallizza l'intenzione,
la rende indecisa,
sull'orlo.



domenica 16 giugno 2024

LEGGERE I COMMENTI

 


Li leggo sempre. Dappertutto.
I commenti di seguito al post dell’autore.
Sono test autentico di crescita e validità definibile
- a doppia valenza -  post scriptum,
Il secondo tempo di un post, su ciò che crea: le reazioni, gli stimoli, le sorprese,
le deduzioni e le controdeduzioni, le storie altre, quelle parallele,
come ramoscelli a serpeggiare via germogliando,
ma anche istigazioni, variazioni, contrasti, arrabbiature, bocciature, addii.

Esattamente come quando io leggo un altro post, e avverto corrente che mi trascina via, l’incentivo a crearci sopra, il pungolo alla ricerca, al raffronto, alla memoria, all'aver da ridire anche, sottolineare un pensiero, un dubbio, un equivoco, una perplessità,
o il semplice piacere di leggere qualcosa dove accomodarsi e lasciarsi carezzare.

Ecco come e perché arricchiscono la collaborazione, la lettura, il contradditorio.
Poi c'è chi non ci sta, chi scrive come su word, e word non contraddice mai, credo per contratto più che per bontà d'animo.

Vi ringrazio tutti perché ogni post termina, dal mio punto di vista,
ma diventa splendido intrigo, fare i conti col vostro interpretarmi, cercare di comprendere e leggere tra righe difficili,
sostare ad elaborare un a
ltro tipo di bellezza, di visione,
arrendersi anche, a volte.





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martedì 11 giugno 2024

QUATTRO FIUMI

 


Quattro fiumi s’incontrarono: il primo scorreva veloce e sicuro verso il mare, il secondo si stava riposando in un’ansa naturale, il terzo pigro ma costante accompagnava docile barche e canoe che lo solcavano.

Il quarto li vide e disse: domani voglio tracimare attorno a scoprire case, terra, assaggiare alberi, incontrare animali, attraversare strade sempre solo scorse lungo gli argini.

Il primo replicò: non mi interessa, voglio tuffarmi solo nel mare e sentirmi finalmente libero di divenire onda, sicura, leggera, imponente e temuta.

Il secondo accennò: ma come vi va di scapicollarvi in continuazione, io vorrei quasi essere lago, nero, profondo anche un po’ infido, immobile all'apparenza.

Il terzo li guardò sorridendo: fate come me, assecondate la corrente e i suoi cavalieri, la prossima rapida li coglierà di sorpresa e anch’io me la divertirò un poco.

Morale. Occhi aperti mentre prendete il sole sul bagnasciuga,
e anche mentre fate il bagno,
o attraversate un ponte
o vi godete una crociera.

Ma pure se state solo seduti a riva a pescare,
aspettando che il nemico passi.

Nulla è prevedibile.

 

sabato 8 giugno 2024

ANDIAMO A VOTARE

 


Anche se lo spirito è quello stanco nei confronti di una politica ridicola e cialtrona.

Oggi si vota per l'Europa, facciamo uno sforzo, mettiamoci senso civico.

Cerchiamo di essere all'altezza di un progetto collettivo. 

Usciamo dal nostro giardinetto.

Andiamo a votare. 

giovedì 6 giugno 2024

TUTTO IN ORDINE


Utopia. Se lo facessi davvero perderei molte delle cose che ora trovo ad istinto, a labile ma incentivata memoria, in quel caos che smonto e rimonto, perché di originale e accurata manifattura.

L’ordine proprio no. Non mi appartengono i suoi canoni, i parametri, i comuni paradigmi (comuni agli altri).

Mettere ordine un’ambizione mai sopita ma neanche mai realmente perseguita (anche se il blog di per se è un quasi riuscito tentativo di contravvenire ai miei istinti caotici).
Ammiro l’ordine negli altri, in parte lo invidio anche (come quello maniacale dietro le ante o nei cassetti di mia moglie).

Replicarlo però richiede gestione, costanza, regolarità.
Pazienza aggiungerei, perché le mie cose è come tracimassero in completa autonomia, rifuggissero ogni sorta di disciplina, vagheggiando una propria collocazione versatile, temendo quasi di farsi trovare subito e generando, di volta in volta, un gioco speciale, una caccia al tesoro che nel frattempo garantisce comunque meraviglia e soddisfazione nel momento di casuali ritrovamenti, fortuiti recuperi, magici rinvenimenti considerati ormai assoluta chimera.

L’ordine pianificato non contempla tali imprevedibilità - e di queste luminose sorprese -, solo noiosa, regolare, consuetudine.

P.S. questo post lo avevo scritto diverso tempo fa, ma poi si era perso tra appunti sparsi. Così, tanto per dire.