Se blocco l'istante,
chi potrebbe dirmi se alba o tramonto,
se primo od ultimo respiro,
apertura o chiusura,
ritorno o addio.
La fotografia cristallizza l'intenzione,
la rende indecisa,
sull'orlo.
Se blocco l'istante,
chi potrebbe dirmi se alba o tramonto,
se primo od ultimo respiro,
apertura o chiusura,
ritorno o addio.
La fotografia cristallizza l'intenzione,
la rende indecisa,
sull'orlo.
Li leggo sempre. Dappertutto.
I commenti di seguito al post dell’autore.
Sono test autentico di crescita e validità definibile
- a doppia
valenza - post scriptum,
Il secondo tempo di un post, su ciò che crea: le reazioni, gli stimoli, le
sorprese,
le deduzioni e le controdeduzioni, le storie altre, quelle parallele,
come
ramoscelli a serpeggiare via germogliando,
ma anche istigazioni, variazioni, contrasti, arrabbiature, bocciature, addii.
Esattamente come quando io leggo un altro post, e
avverto corrente che mi trascina via, l’incentivo a crearci sopra, il pungolo
alla ricerca, al raffronto, alla memoria, all'aver da ridire anche, sottolineare un pensiero, un dubbio, un equivoco, una perplessità,
o il semplice piacere di leggere qualcosa dove accomodarsi e lasciarsi carezzare.
Ecco come e perché arricchiscono la collaborazione, la
lettura, il contradditorio.
Poi c'è chi non ci sta, chi scrive come su word, e word non contraddice mai, credo per contratto più che per bontà d'animo.
Vi ringrazio tutti perché ogni post termina, dal mio
punto di vista,
ma diventa splendido intrigo, fare i conti col vostro interpretarmi, cercare di comprendere e leggere tra righe difficili,
sostare ad elaborare un altro tipo di bellezza, di visione,
arrendersi anche, a volte.
.
Quattro fiumi s’incontrarono: il primo scorreva
veloce e sicuro verso il mare, il secondo si stava riposando in un’ansa
naturale, il terzo pigro ma costante accompagnava docile barche e canoe che lo
solcavano.
Il quarto li vide e disse: domani voglio tracimare
attorno a scoprire case, terra, assaggiare alberi, incontrare animali,
attraversare strade sempre solo scorse lungo gli argini.
Il primo replicò: non mi interessa, voglio tuffarmi
solo nel mare e sentirmi finalmente libero di divenire onda, sicura, leggera,
imponente e temuta.
Il secondo accennò: ma come vi va di scapicollarvi
in continuazione, io vorrei quasi essere lago, nero, profondo anche un po’
infido, immobile all'apparenza.
Il terzo li guardò sorridendo: fate come me,
assecondate la corrente e i suoi cavalieri, la prossima rapida li coglierà di
sorpresa e anch’io me la divertirò un poco.
Morale. Occhi aperti mentre prendete il sole sul
bagnasciuga,
e anche mentre fate il bagno,
o attraversate un ponte
o vi godete
una crociera.
Ma pure se state solo seduti a riva a pescare,
aspettando che il
nemico passi.
Nulla è prevedibile.
Anche se lo spirito è quello stanco nei confronti di una politica ridicola e cialtrona.
Oggi si vota per l'Europa, facciamo uno sforzo, mettiamoci senso civico.
Cerchiamo di essere all'altezza di un progetto collettivo.
Usciamo dal nostro giardinetto.
Andiamo a votare.
L’ordine proprio no. Non mi appartengono i suoi canoni, i parametri, i comuni paradigmi (comuni agli altri).
Mettere ordine un’ambizione mai sopita ma neanche
mai realmente perseguita (anche se il blog di per se è un quasi riuscito
tentativo di contravvenire ai miei istinti caotici).
Ammiro l’ordine negli altri, in parte lo invidio anche (come quello maniacale dietro
le ante o nei cassetti di mia moglie).
Replicarlo però richiede gestione, costanza,
regolarità.
Pazienza aggiungerei, perché le mie cose è come tracimassero in
completa autonomia, rifuggissero ogni sorta di disciplina, vagheggiando una
propria collocazione versatile, temendo quasi di farsi trovare subito e
generando, di volta in volta, un gioco speciale, una caccia al tesoro che nel frattempo garantisce
comunque meraviglia e soddisfazione nel momento di casuali ritrovamenti, fortuiti
recuperi, magici rinvenimenti considerati ormai assoluta chimera.
L’ordine pianificato non contempla tali
imprevedibilità - e di queste luminose sorprese -, solo noiosa, regolare,
consuetudine.
P.S. questo post lo avevo scritto diverso tempo fa,
ma poi si era perso tra appunti sparsi. Così, tanto per dire.