lunedì 12 febbraio 2024

L'ALLEGORIA DEI TRE GRANELLI


Il Catechismo Romano (del Concilio di Trento) afferma: “Per onnipotenza s’intende che nulla vi è e nulla può essere pensato dalla nostra mente, che Dio non possa compierlo. Egli ha il potere di effettuare non solo tutto ciò che, per quanto grande possa essere, rientra in qualche modo nell’ambito della nostra comprensione - come ridurre il tutto in nulla, trarre istantaneamente dal niente molteplici mondi, eccetera -, ma anche opere infinitamente più grandiose, superiori a ogni immaginazione umana.”

Ma anche teologicamente non sarebbero poche le cose che Dio Onnipotente, in realtà, non potrebbe fare. 

Oltre ai canonici Non mentire, Non peccare, Non rinnegarsi; ci sarebbe anche l’impossibilità di vedere un’entità uguale a sé.

                                                         *  *  *

Tre granelli di sabbia fine, smossi da frenetico moto ondoso, si ritrovarono su una spiaggia californiana dopo aver vagato mesi per oceani immensi. 

Dopo secoli sulla riva della Cornovaglia, e solo minimi spostamenti per la battigia, la furia dei marosi aveva deciso per loro; esausti per le traversie ma felici di essere riusciti a non perdersi di vista, se ne stavano ora brillando al sole cercando di capire quale forza oscura ne potesse manovrare il destino così impunente e se fosse possibile un eventuale ritorno nella loro spiaggia natìa. 

Il primo disse: perché no, siamo fuscelli nel vento, l'immenso Mare coadiuvato dagli impetuosi venti potrebbe riportarci di nuovo alle nostre origini. 

Il secondo affermò: impossibile, esiste un solo disegno per il quale saremmo dovuti arrivare qua e rimanervi. Questo il nostro destino finale.

E il terzo sorridendo: ragazzi, facciamo meno i saputelli, godiamoci intanto il calore di questo dio Sole che in Cornovaglia era assai più avaro.

C'è un allegoria in questo raccontino? Forse non appariamo noi i granelli al cospetto di Cose più grandi noi e delle quali parliamo sovente con grandissima confidenza spacciandoci per Saggi Conoscitori di lunga data? Vorremmo liberarci dal giogo dell' "l'incapacità umana di afferrare pienamente l'agire divino"? 

Quanto ci rasserena far finta, o peggio, essere davvero convinti, di avere tutto sotto controllo?
Illuderci di far parte di un piano ben congegnato, che non prevede nessuna sorpresa ma, anzi, pone limiti, regole, scadenze e norme ben precise?

Di base, a noi creaturine, ci piace configurare il Sommo Creatore con parametri di umana ed elementare comprensione, senza che minimamente ci sfiori mai il paradosso dell’assurdità insita nell’affermazione.

Neanche Beckett l’avrebbe concepito meglio. 


72 commenti:

  1. Vero l'uomo ha bisogno di sentirsi rassicurato e di illudersi di avere tutto sotto controllo ma non è mai così, solo che la nostra mente non saprebbe reggere questo stress se lo capisse non solo ogni tanto, ma in ogni minuto della nostra esistenza.

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    1. Questo il problema..e pensare che sarebbe Fede autentica, quella nel completo mistero, non un mistero addomesticato.

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    2. ..per non parlare di quelli che: "No, un altro figlio di Dio IMPOSSIBILE, perché Gesù ha già detto tutto e non abbiamo bisogno di altro". E lo affermano seriamente.

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  2. Caro Franco, siamo per natura esseri "perfettibili", mai perfetti. Figuriamoci se non lo siamo ancora di più rispetto a tematiche del genere dove è solo la FEDE ad orientarti e a farti esprimere delle velate, succinte, talvolta scontate e criticabili opinioni. Siamo umani e siamo nati per sbagliare, vero, ma anche per trarre profitto e conoscenze dai nostri errori, dalle nostre tante fragilità. Il che non sempre è facile, non sempre è fattibile. Dipende dall'ambiente in cui vivi e dalle emozioni e dalle nozioni che ti circondano. Chi crede pensa che Dio sia onnipotente e in ogni volto, in ogni dove. Chi crede si rifugia nella preghiera per trovare ristoro alle proprie sofferenze e un porticciolo sicuro dove potere attraccare quando il mare è in tempesta. Chi crede è mosso da Fede enorme e inossidabile perchè crede in Dio, nel Creato e non ritiene possibile che Vangelo e Bibbia e Sacre scritture siano state inventate di sana pianta da un essere umano. Sosto su queste posizioni. Anche queste argomentazioni possono essere foriere di cultura, confronto sereno e dialogo civile e garbato se impostate nel giusto modo e non come purtroppo spesso accade in altri contesti dove magari ci si confronta sull'argomento con le stessa "delicatezza" del fumatore o del non fumatore o di chi mira a imporre agli altri i propri vizi, il proprio punto di vista e le proprie volontà. Rifacendomi ai tre granelli mi sposto sulle posizioni di chi accetta tutti i contorni dell'accaduto affidandosi totalmente ai voleri di nostro Signore. E' lui che ci muove e muove ogni cosa. Gesù ha vissuto in terra tutto quello che stiamo vivendo noi e ha dato la nostra vita per noi. Non è un giudice, non è un egoista, non è Superman, non è altro nè altro potrebbe essere che nostro Signore. Per chi crede, ovviamente. Come disse una volta un tale siamo tutti "buoi privi di aratro" e per ognuno di noi è scritto qualcosa a cui non potremo mai sfuggire. Attori inconsapevoli d'un copione già pensato. Viviamo in una società dove Dio viene trascurato e ognuno di noi pensa di poterne fare a meno diventando Dio se stesso. Edonismo egoismo, materialismo eccessivo, mancanza di valori, disprezzo per il prossimo e per la vita umana rendono sempre più problematico l'accesso alla religione e lo stesso confronto tra la gente. Che non legge più, che non si coltiva più, che non crede più in niente.

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    1. Molto tenere, sentite, motivate le tue tesi.. bello poter scambiare opinioni.. io mi sento un credente integralista.. come sentito dire, l'intero Catechismo, la Bibbia e i Vangeli, i Dizionari telogici, le infinite normative della Chiesa potrebbero essere riassunte in tre lettere: ama.
      Chi crede dovrebbe essere smosso solo dalla fede, da una fede enorme, come sottolinei.
      E Dio non si può incasellare, né imporre limiti. Di nessun genere. Come ribadito in altre occasioni, solo a parlarne, andiamo già oltre. Un post gettato in pieno oceano, il mio..

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  3. anche a prescindere da Dio, siamo granelli infinitesimali al cospetto della grandiosità della natura.
    ml

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  4. Il tuo racconto ha dato un bel calcio negli stinchi al libero arbitrio, ammesso esista.
    Io cerco di somigliare al terzo granello, quello steso al sole, godendo tutto quel che di positivo può raccogliere. E' saggezza o una forma di virtù, credo.
    La fede è un'altra cosa... non si fa domande o si pone solo quelle indispensabili al sostentamento.
    Ciao.

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    1. Purtroppo rari simili al terzo granello. Troppi con la verità privata. Un dio tascabile formato pocket. Che non deve prendere iniziative.

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    2. Certe virtù sono inarrivabili, si cerca di mantenersi nella rotta...

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  5. Siamo piccoli e guai ad atteggiarsi sapienti e conoscitori della volontà divina.
    Mancando la fede sparliamo abbondantemente.

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    1. Purtroppo abbiamo spesso fede solo in ciò che pensiamo di sapere. Fede su misura.

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  6. La mia fede non è abbastanza forte da poter affrontare certi temi.
    Quindi ti lascio solo un saluto. Buon lunedì.

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  7. Premesso che non sono di quelli che vanno in giro dicendo: "Sono Cristiano", "Sono Buddista", "Sono questo", "Sono Quello" ecc. con tutto il rispetto per le persone che definirei "i grandi convinti" che mettono in mostra il loro credo. Ho sempre pensato che la sfera spirituale sia qualcosa di intimo e personale e andare a spiegare all'esterno non è mai facile.

    In generale mi comporto seguendo un pensiero base: non fare ad altri ciò che non vuoi che sia fatto a te stesso. Seguo dei limiti etici citati anche dai comandamenti (non rubare, non dire falsa testimonianza, non uccidere, ecc.). Sin da bambino dai miei genitori, dalle esperienze vissute e dalle persone che ho conosciuto ho imparato che ci sono dei limiti e il rispetto degli altri è fondamentale.

    Le certezze sono quello che sono e si alternano ai dubbi, perché i dubbi fanno parte dell'animo umano da secoli, come da secoli ci confrontiamo con le problematiche che hai citato nel post (a proposito, il post è molto interessante). Mi è piaciuto molto lo scritto sui tre granelli e anch'io mi sento vicino al terzo granello, anche se il primo granello merita adeguate riflessioni. Non mi piacciono gli assolutismi (molti che si dicono religiosi e di varie religioni cadono in questo errore) perché anche la più semplice delle esistenze può cambiarti completamente, e quindi ciao ciao assolutismi.

    Un salutone e alla prossima

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    1. Infatti il post è un elogio all'indefinito, all'incertezza, al vivere semplice ed essenziale, alla caducità, all'etica elementare. Ma all'uomo l'elementare sta stretto e scomodo.

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  8. Abbiamo creato dio per miriadi di ragione, ma nessuna attiene alla ricerca della verità.

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  9. Innanzitutto userò questo tuo racconto in un posto speciale che tu sai frequento da volontaria tutti li , siedero attorno a me e io seduta in mezzo perterra la leggerò. Sarà utile sentire il parere di persone diverse rinchiuse li con problemi diversi, pensieri diversi. Situazioni diverse. Dove ci sarà chi mi dice spesso vedi come sono ridotta e perché devo ancora vivere così soffrendo e senza piu nessuno. Per quanto riguarda me, sai come sono..ma non mi serve un Dio per dirmi che io sto e coninuo a fare come il terzo granello e so che tu fai lo stesso. Per dare aiuto amore, un sorriso a chi soffre non c'è il caso c'è lo dica un Dio..tu sai che abbiamo un cuore quello conta e da quello esce tutta la forza e l'amore x lottare e amare o dare un sorriso....ciao giaguaro

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    1. Tu hai cuore grande, quell' "ama" che riassume tutte le religioni lo eserciti con grazia e passione. Non ti serve davvero altro. Abbraccio forte.. ;)

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  10. Come scriveva Montaigne, l'uomo ignorante dice "non so quasi nulla", l'uomo che ha studiato dice "so quasi tutto", l'uomo che ha studiato più di tutti gli altri dice "non so nulla".

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    1. Qui studiano tutti e scrivono tomi su tomi, ma non per arrivare all'ultima conclusione.

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  11. Mi rivedo tantissimo nelle parole scritte da Claudio , credo sia riuscito a rivelare con grande umiltà l'approccio più giusto ed equilibrato ,per tutti noi,verso qualsiasi tematica compreso l'amore e la fede in Dio che smuove tutto.

    Un Dio che smuove tutti, tutto, fa storcere il naso se prevenuta come una "congettura " che non trova armonia verso chi la vede in maniera differente.

    Magari si riuscisse davvero a dare e ad avere la possibilità di un dialogo costruttivo e pacato,senza contendersi ,come in tutto,anche un Dio in cui si crede e non si crede.
    Contendere,si ...è questo il verbo che vedo più appropriato quando si questiona su alcuni argomenti .Si contende su chi ha ragione e chi ha torto tacciandosi vicendevolmente.

    Di certo la "contesa "è insita nella natura umana,molte volte ho visto bambini contendersi lo stesso giocattolo,strappandolo di mano all'altro,ma in loro non c'è egoismo e concupiscenza come fra adulti .

    Le guerre tra Nazioni e il potere economico non sono altro che il risultato del contendersi.Perchè accade è unicamente per averne un profitto ,spinti da una forma di possessione e illusione di amore verso il noto dio denaro .Troppa risonanza verso questo dio e tabù parlare liberamente di Dio,di fede e di amore.
    Dio è Mistero ?...si, è anche questo dal momento in cui non basta la sola nostra ragione per domandare e risponderci da noi sul fine, senza sentirsene innamorati:)



    Grazie Franco per aver proposto il tema.














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    1. E' un tema, quello sul chi ha creato tutto - o perlomeno la scintilla estrapolata dal caos -, sul quale la mia opinione vorrebbe rappresentare proprio il "non contendere", in qualità di impossibilitato a sapere.
      Tu dirai che anche questa opinione sul "non sapere", contende in realtà le certezze di miliardi di altri, e non posso darti torto. Me ne resto quindi sulla mia non conoscenza, ringraziando tuttavia ogni alba che riappare alla finestra, consapevole del mio essere umano, e del dover, voler, poter, amare.
      Lanciando giusto ogni tanto sassolini di limitata e umana razionalità.
      p.s. bellissimo il tuo "domandarci e risponderci da noi"

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    2. Sul p.s. mi è nato un sorriso spontaneo ,dal momento che ce lo hai dimostrato nella domanda e risposta a Filippo.:)

      Viverci in armonia è anche questo,gioire nella gioia altrui,farsi contagiare dal disincanto di chi riesce a denudarsi dei tanti orpelli,riacquisendo la semplicità del bambino.Io l'ho vista in questo modo.

      Scusatemi se mi son permessa:)

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    3. Sfiora il fatalismo ma forse anche un po' più che sfiorarlo. E quindi lascia insoddisfatta tanta gente che vuole il conforto sul comodino, in tasca, nel cuore. Guardabile e consultabile.

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  12. Non ne capisce nientissimo un eventuale dio (ed è più che evidente) figurati se lo posso capire io, come sice l'ultimo granello: godiamoci lo sprisetto"
    Che dice così, no?

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    1. Certo mi sento mio agio come terzo granello .. ma ammetto che può sembrare un vestitino strettissimo.. ;)

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  13. Bello questo raccontino allegorico. Dico la verità dicendo che amo e invidio un po’ la tua visione della vita, l’accettazione che hai per le decisione di chi è più grande di noi e l’innamoramento per ogni istante sono segni di un’infanzia spirituale avanzata. Tutti dovremmo arrivare a essere così, se ho capito ciò che dice Gesù quando dice: “se non diventerete come bambini”...

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    1. Un'ingenuità indifesa dovrebbe pervaderci. La rinuncia al sapere manufatto. Però mi sorprende spesso che tanti immersi in dogmi e normative si dichiarino invece favorevoli ad atteggiamenti disincantati. E' un vorrei ma non posso?

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  14. Purtroppo abbiamo molti limiti e la nostra visione dell' infinito è sempre, per forza di cose, parziale. Buona giornata a te.

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    1. Mi chiedo se abbiamo una coscienza dei limiti. E se i limiti imposti a Dio siano frutto di oggettiva impotenza sua o nostra.

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  15. Il terzo granello mi è simpatico. Prima sicuramente era una pietra e il mare(La vita) lo ha consumato. Giunto sulla spiaggia si abbandona, non pensa e si accontenta della sua situazione attuale. Io non posseggo il dono della fede e conosco i miei limiti.

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    1. In teoria è il contrario: hai fede autentica quando c'è consapevolezza dei tuoi limiti.

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  16. Se è vero che Dio è l'origine di tutto (uomini, animali, universo etc...), provare ad immaginare come Lui possa "pensare" o "ragionare" è un'atteggiamento da stolti. Chi ha creato tutto quello che vediamo (e non vediamo) deve essere un'Entità di una grandezza per noi inimmaginabile ed anche il suo "funzionamento" per noi umani è un mistero.
    Tutto quello che possiamo fare per avvicinarci un pochino alla Verità, è leggere la Bibbia e tentare di capirla. Si perché certi concetti presenti nel Vangelo sono di una complessità davvero sconcertante .... questo l'ho scoperto leggendo Sant'Agostino. Una cosa che penso di aver capito è che dopo la morte saremo giudicati sull'amore che abbiamo dato.
    Un saluto

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    1. Concordo sull'inimagginabile e sull'amore da donare, molto meno sugli infiniti concetti estrapolati dalle scritture in svariate forme.

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  17. Dipende sempre dal nostro approccio con tematiche diverse dal quel (anche)abitudinario modo di pensare .Avere una propensione ad allargare la nostra visione per poter rimanere perfino stupiti su ciò che faceva tanto rumore senza nessun nostro abbandono nel sentire da se ,con un certo distacco ciò che altri reputano.

    Vedendo le immagini che proponevi su Escher,alcune a me facevano venire capogiro,ma le altre mi incuriosivano positivamente .
    Mi piacque tanto questo passo scritto da te

    — Escher ci sfida in continuazione, e vince, ecco perché a tanti non piace, perché non riusciamo ad amare completamente l'abbandono, il semplice cullarci in sensazioni che dobbiamo sempre credere di poter dominare.

    Molte volte sfioriamo un Escher con identica vicinanza ad una Verità (su cui ha fatto accenno mr loto).

    Siamo prevenuti un po tutti a certe forme di travolgente e bellissimo abbandono e ci concediamo a fare risonanza alle brutture dei nostri tempi.

    L

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    1. Come guardare un cielo stellato e provare ad inoltrarci nelle pieghe del buio senza ottenere nessun sentiero visibile e neanche ipotizzabile. Questa mi piace chiamarla fede.

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  18. Bel post Franco, ma a mio avviso più complicato di quanto possa sembrare in un primo momento. Sicuramente la risposta di ognuno dipende in parte dalla quantità di Fede che ripone nel suo cuore. Io sono Cristiana e Cattolica ma non seguo da anni ne la messa ne la chiesa, per una serie di casi della vita e non posseggo quindi "il bene" "il dono" della Fede. Sicuramente a volte per vivere meglio dovremmo vivere l'attimo senza pensare a passato e futuro e senza pensare alla situazione in cui si trovano gli altri. Ciò che conta è il qui ed ora, Questo è un modo per cercare e spesso riuscire ad essere più sereni, se non proprio felici. Un saluto e serena continuazione del mese di Febbraio

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    1. Più si ha fede, più si ripone il Dizionario teologico in un cassetto.

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  19. Ci sono cose che nella vita degli uomini rimarranno sempre senza risposta proprio perché spiegare tutto limiterebbe la percezione che abbiamo di Dio. Una volta Sant'Agostino incontra un bambino in spiaggia che tenta di riempire una buca con l'acqua del mare; quando lui gli dice che è impossibile riuscirci il bambino gli risponde che è più facile portare il mare in un fosso che capire il mistero di Dio. Bisogna rinunciare alla pretesa di indagare o comprendere la sua azione. E come si spiega tutto ciò che spiegazione non ha? Con la fede.

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    1. Esatto. A me piace la fede cui si delega tutto. Ho un dio indefinito al quale non mi permetto di dire "puoi fare questo ma non quest'altro". Una fede totalizzante che non mi lascia intravedere nulla se non il respiro che possiedo, il sorriso che dono e quello che ricevo.

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  20. Caro Franco, non ti conoscevo ancora in abito religioso/esistenzial/filosofico... intanto faccio la ola per il terzo granello. Negli ultimi anni, confesso però che mi interessa più la prassi che la speculazione teologico-filosofica. Mi piacerebbe che l'umanità di buona volontà si unisse per bandire la guerra dalla storia umana...

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    1. Vorrei anche io meno chiacchiere e piú fatti, specie da chi gode di ampissima autorevolezza ed eco mondiale..

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  21. ho tutto sotto controllo.
    quasi tutto :)
    ciao

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  22. Racconto significativo Franco. Riporta al perché della nostra esistenza, al chiedersi quale sia il modo giusto di viverla. Risposte non ne ho purtroppo. Cerchiamo solo di essere noi stessi limando i nostri difetti per migliorarci se riusciamo. Credere ci aiuta molto in questo ma le certezze sono dentro di noi e sono, per me, impossibili da esternare con esattezza. Certo è meglio avere dei dubbi e con essi cercare di convivere serenamente. Il tempo forse ci darà delle risposte o forse no ma noi dobbiamo amare comunque ciò che facciamo, goderne anche con gli altri, serenamente. Senza pensare troppo a ciò che sarà.
    Grazie, un forte abbraccio.

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    1. Come già sottolineato, nutro estremo rispetto per una fede che rinunci a salvaguardarsi. Comprendo sia difficile, ma cercare continui appigli, creare "confidenza", millantare le specifiche di fabbricazione, e funzionamento, non ne migliora la qualità.

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  23. e stamo ancora qui
    oh sì
    chi siamo, che famo,
    'ndo catzo annamo
    eh già
    io sono ancora qua
    è meglio qua che là
    chissà?
    ma poi perchè
    i due sessi,
    IO e lei?
    tu vallo un po' a capì
    eh sì

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  24. Sinceramente vorrei essere il più ignorante del mondo per dire
    Dio?
    Questo sconosciuto cosa vuole da me e io cosa voglio da lui?
    Mi vuole felice?
    La felicità?

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    1. Tutto ciò cui aggiungiamo un punto interrogativo parla di Dio. Ma le risposte abbondano invece, e i dettagli pure. ☺️

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  25. " fare di necessità virtù" e non pretendere di avere tutto sotto controllo presuppone una profonda Fede o fiducia
    Un saluto
    eos

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  26. Ma quando è avvenuta la tua trasformazione in un profeta?

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    1. Spero intenda solo per il ricorso alle allegorie.. ahah.. in realtà mi sento un po' pierino e basta.. ma non ci si vuol mai far sfrucugliare troppo da certi argomenti.. siamo tutti un po' terzo granello, se ci fai caso, ma la scomunica è dietro l'angolo..

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    2. In questi giorni pensavo agli esorcisti casarecci che hanno fatto strage.. chissà da chi hanno preso spunto..

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  27. Anch'io m'immedesimo nel terzo granello. Cerco di vivere la vita giorno per giorno senza pormi troppe domande, non faccio agli altri ciò che non piacerebbe fosse fatto a me e amo: la mia famiglia, il mio cane, la natura, i miei ex alunni...Spesse volte ho incontrato la Provvidenza sul mio cammino. Situazioni di difficoltà che si sono risolte con l'aiuto di persone inaspettate, persino sconosciute. Mandate Dio? Non lo saprò mai, ma sicuramente, nella mia mente, l'ho ringraziato.

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    1. Ho perso un "da". Mandate da Dio?

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    2. Basterebbe poco.. niente guerre, niente odi, nessuna invidia, chissà perché ci viene così difficile..

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  28. So alcune cose che neppure Dio potrebbe fare, Ne cito solo due: Cenare alle otto del mattino. Fare le ore piccole in pieno giorno. Ma quante altre... Un saluto cordiale da Guisito.

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  29. A proposito di Dio: se mi ha creato, vuol dire che in qualche modo aveva bisogno di me: nessuno crea ciò di cui non ha bisogno; dunque aveva bisogno di me, io non avevo bisogno di lui: non c'ero. Allora se aveva bisogno di me ed i non avevo bisogno di lui, ora avrebbe il dovere di venire da me e spiegarmi parecchie cosette, tra le quali una: perché ha risolto il problema della nutrizione degli esseri viventi obbligandoci a sbranarci l'un l'altro? Il leone che deve sbranare una gazzella al giorno, noi umani che scanniamo vitelli, maiali, agnelli, e togliamo la vita a centinaia di animali e piante per riempirci il ventre? Una soluzione da idiota. Sempre Guisito.

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    1. Punti di vista..magari lì per lì gli serviva un giocarello nuovo.. oppure armeggiava col piccolo chimico e ha fatto involontariamente Big Bang.. ma più probabilmente, siccome siamo imperfetti, inutile fare supposizioni. Non ne abbiamo idea e giochiamo da una vita a "pippe mentali".. ;)

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  30. La nostra mente non è in grado di immaginare qualcosa che non conosce e cerca di dare a questo qualcosa una forma più comprensibile, più vicina a quello che vive ogni giorno. Io non sono credente, mi piace pensare a tutti noi come parte della natura e dell'universo, legati da un filo invisibile e indissolubile, una specie di coscienza cosmica. :)

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    1. Io sono credente in Dio, ma mi infastidisce tutta la confidenza che ci siamo presi secolo dopo secolo..

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  31. cosa ho fatto come volontaria per 40 anni tra anziani, disabili, senza tetto... eppure io oggi per il Vangelo sono una peccatrice... Anche se io sono quella che per 16 anni è stata tradita ora per la Chiesa non contano le miei opere di bene, conta che una donna divorziata ha peccato, non può manco fare da Madrina a un battesimo o La Santa Comunione... e allora dimmi giaguaro cosa conta nella vita per la Chiesa per essere definita una seguace di Dio? tu pensi che da divorziata io non farò più quello che facevo prima?...già ma ora per la Chiesa non vale più come prima... Io sono una peccatrice.

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