domenica 25 marzo 2018

LE PAROLE




Le parole che non vogliamo sentire
pronunciano interi discorsi,
senza neanche riprendere fiato.

Sgorgano dalla doccia,
attendono pazienti sul pianerottolo.

Il tergicristallo pigro
le spalma sul parabrezza
assieme a pioggia che non scivola.

Prendono forma in metro,
sulla bocca immobile
del tuo dirimpettaio.

Le parole che non vogliamo sentire
disegnano boomerang di eco
che tornano a casa con noi.
A disturbarci il sonno fragile.


13 commenti:

  1. Le parole che non vogliamo di solito sono quelle che ci servono di più ma di cui abbiamo maledettamente paura.

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  2. Bella poesia Franco :) Complimenti. Sto pensando alle parole che non voglio sentire ma non mi vengono in mente

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  3. Non vorrei mai essere sorda, tranne che per le parole che non voglio sentire.
    Bel componimento, bravo :)

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  4. Quando mi dicono "sei caotica", perchè sono caotica.
    O quando mi dicono "jai bisogno di controllare", perchè è vero.
    Ma soprattutto quando mi dicono "devi bastarti", perchè non sanno com'ero prima.

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  5. Fermi fermi.

    Io l'avevo interpretata diversamente :D

    Le parole che non vogliamo sentire sono semplicemente i pensieri negativi che abbiamo in mente e che sgorgano dalla doccia (mentre ci laviamo pensiamo), che cerchiamo di spazzare con il tergicristallo (mentre guidiamo e siamo da soli pensiamo), pensieri che si materializzano mentre viaggiamo in metro (o treno, bus) con il vicino che, non essendo nostro conoscente, non parla. Quei pensieri appunto ci rimbombano in mente a mo' di eco.

    Ovviamente questi pensieri negativi nascono da parole dette da altri o dalla nostra interazione con gli altri.

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  6. Le parole che non vogliamo sentire urlano il silenzio. Bellissimo lavoro, arriva a fagiolo anche per me...

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  7. Le parole che non voglio sentire sono le esibizioni pasticciate.

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  8. Sono quelle incastrate nella coscienza che, nel sonno, fa di noi quel che meglio crede.

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