giovedì 9 novembre 2017

E la Festa (del Cinema) fini'...



Esperienza incredibile, cinema come respiro, di corsa da una sala all'altra, senza tregua, calandosi in pochi istanti in storie, mentalità, modo di girare e interpretare per forza di cosa, diverse; spesso agli antipodi, perché non scegli il genere, non scegli gli attori, non scegli il regista, non scegli la storia.

E' il film che sceglie te.



E tu devi cambiare pelle velocemente, camaleontizzarti, non per adeguarti a quello che vedi - sia chiaro questo -, ma per fornire la maggior lucidità, freschezza e imparzialità possibile.

Entriamo come spugne nuove di zecca in ogni sala, pronti ad assorbire, e col senno di poi, anche a fucilare regista e pellicola, ma solo dopo esserci concessi anima e corpo a ciò che ci viene offerto.

..file pazzesche ma pazienti..

E tutti i film in lingua originale, spesso con doppi sottotitoli in inglese e italiano  - anziché confondere - aiutano a cogliere sfumature, atteggiamenti, tensioni, che a volte il doppiaggio interpreta diversamente o comunque in altra maniera. 

E così le sorprese, le delusioni, la meraviglia, ma anche la noia, e lo stupore, si moltiplicano e creano spessore a questo Festival, a questo modo di assorbire cinema. Un tour de force di grande impatto e di estremo arricchimento.

Non solo cinema... se magna pure...  ;)



Perché per qualche ora consecutiva siamo fuori da ogni altra distrazione, siamo completamente dedicati alla settima arte, che ci tiene in pugno e fa di noi ciò che vuole. 

Diveniamo consci anche di un differente ed alterato scorrere del tempo, estranei al medesimo, refrattari alle distrazioni perché per la stragrande maggioranza siamo un pubblico di single, in completa osmosi con lo schermo e la macchina cinema.

Ma siamo noi a volerci immergere in questa parentesi magica.. 
..e non smetteremo mai di ringraziare.. 


..anche quando in sala sei tu e lo schermo. E' capitato. 
Ed è bellissimo.

..e alla fine anch'io sul red carpet!!!

...e direttamente dal Festival.. ecco la recensione di un film fantastico, che raccomando di cuore:



I, TONYA

Mockumentary di estremo livello cinematografico, una contaminazione realtà/ fiction studiata con cura certosina.
A cominciare dall’episodio prescelto, esattamente non tra i più edificanti della storia sportiva: la pattinatrice Tonya Harding coinvolta nell’ideazione di un pessimo gesto intimidatorio nei confronti di una sua diretta concorrente alle Olimpiadi del 1994.
Facile esaltarsi e fare cinema su un fatto vero, con protagonista un eroe, come accade ad esempio per il comunque ottimo Stronger.

Più complicato entrare nelle pieghe dello spirito di personaggi controversi e tecnicamente negativi, come Tonya Harding, con “un biopic che sembra girato dai fratelli Coen”, solo per citare Variety.

Ho amato questo film, e questa pattinatrice sbalestrata, talentuosa, di bassissima estrazione sociale, autentica, coraggiosa, trasgressiva e maltrattata; e rude, maleducata, sgraziata.. tranne quando volava sui suoi pattini raggiungendo vette altissime, la prima a tentare un triple Axel - salto pazzesco piroettando ed atterrando praticamente al buio - cosa che le altre non azzardavano neanche in allenamento.
Uno sport dove troppo spesso è protagonista un'apparente grazia pat(t)inata, e dove le giurie guardano alla spirituale, elegante, incorporeità dei movimenti, proprio quando Tonya irrompe con la sua potenza e la sua energia, il fumo e il rock duro, a spezzare riti e consuetudini.

E ci si infila così nella sua vita sregolata, tra mirabolanti interviste da docufilm, con una mamma paranoica e protagonista (l'incredibile Allison Janney), un marito violento e pazzoide, ed un contorno di personaggi tutti borderline, che creano film nel film, con i loro eccessi ed i loro caratteri.
Una donna dapprima osannata, che in attimo ha avuto contro l’America intera, l’intera opinione pubblica; ed un film che tenta, e riesce, a fartela amare.

Margot Robbie non solo splendida attrice, ma anche produttore; si affranca del suo ruolo da sex symbol sfornando una prestazione attoriale pazzesca, tra pianti isterici, cazzotti, urla liberatorie, mesi sui pattini a studiare.
Non mi meraviglierei affatto se il prossimo Oscar fosse suo.
Un triple Oscar anzi: film, Margot Robbie e Allison Janney.

Altro che Olimpiadi.


30 commenti:

  1. Ancora con gli occhi a cuoricino? :)

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  2. Le rare volte in cui mi pesa il vivere in provincia e non potermi permettere esperienze del genere. Il tuo articolo, però, trasmette molto del pathos di chi sa godere nel modo giusto la più grande delle magie, raccontare storie. E tu di questo sei Maestro, in entrambe le vesti. (Io da sempre avrei dato volentieri una sbirciatina sotto quelle di Margot, che amo dai tempi di Pan Am)

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    1. ...forse gli unici vantaggi della grande metropoli: spettacoli, mostre, kermesse.. ti assicuro, non valgono tutte le gioie di una provincia.. e col prossimo post sarò più chiaro in merito.. ;)

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  3. Molto interessante, grazie Franco.
    È caruccia la tua scarpa sul red...;-)

    Molti sono i film che ho visto sulle pattinatrici talentuose...la trama ha delle similitudini con gli altri...
    Probabilmente ora vedrò anche questo, ciao.

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  4. Grande Frà! Contentissimo che l'esperienza sia stata di tuo gradimento. Immagino quanto sia stato fico.
    Oh, questo film che consigli mi ha incuriosito un bordello.
    Che gesto avrebbe fatto l'atleta per inimicarsi l'intera America?? XD

    Moz-

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    1. Comissionò un' aggressione alla pattinatrice rivale XD

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    2. ...è un film per Moz.. come lo era Deadpool.. ;)

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  5. Io mi domando come uno come Franco fa (quadri)l'impiegato di banca, ma quello che mi stupisce è il suo direttore. Sarà un santo a non averlo licenziato. Un sognatore che ascolta il miserello che cerca un mutuo per comprarsi una casa di 50 metri quadri e lui che pensa a Baricco, seta e cotone -:)

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    1. Tesoro caro.. ho usufruito di soli due giorni di ferie, sfruttato i weekend come mai nessuno e sono riuscito ad andare al cinema dopo il lavoro dalle 17 a mezzanotte lavorando in una filiale a duecento metri dall'Auditorium.
      E sul lavoro ascolto davvero i miei clienti e ritengo anche con una sensibilità diversa, avendo il cuore allenato dall'arte e dalla cultura. Un abbraccio.

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    2. Lo so Franco. Domani vengo a cercare uno special-prestito -:)

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    3. Al 18% di interesse te ricopro de soldi... ;)

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    4. Il clan degli zingari non supera il 15%
      Ho sempre pensato alle banche come ladri autorizzati.

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  6. Dev'esser stata un'esperienza incredibile e sono felice tu abbia avuto modo di farla :)
    Io non avrei retto mezza giornata, ma del resto il mio indice di attenzione non è mai stato un granché.

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    1. Questa Dama è incantevole. Ha sempre una parola dolce verso la persona che incontra.

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    2. Dama l'indice di attenzione è relativo.. se qualcosa ti piace si ringalluzzisce, altrimenti sbraga e pennica.. ;)

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    3. @Gus grazie mille, sei davvero gentile.

      @Franco hai ragione anche tu.

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  7. E menomale che se magnava :D
    Comunque davvero complimenti per questa tua avventura, che spero continui in altri lidi ;)

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    1. ..in altri "Lidi" dici?.. dicono che a Venezia sia davvero affascinante, del resto.. in una location tale.. ;)

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  8. Deve essere una di quelle esperienze che ti accompagnano per un bel po, un'avventura tutta colpi di scena ed emozioni. Sono contenta per te e grazie per averci fatto partecipi.
    sinforosa

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    1. ..nonostante risieda a Roma è la mia prima volta, ma ti assicuro che il prossimo anno mi prenoterò con adeguate ferie per tempo in modo da spassarmela con ancor più tempo a disposizione... ;)

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  9. Bravo Franco, io non sarei sopravvissuto a questa full immersion :D. Come si suol dire, che questo sia un punto di partenza e non di arrivo: attendiamo con trepidazione di leggere post simili :)

    ps il film che consigli incuriosisce anche me

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    1. ..è fantastico..e considera che ero entrato in sala con poche aspettative proprio perché si parlava di un episodio assolutamente anti mediatico..

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  10. wow che bella esperienza...
    una gran bella descrizione per altro, stra vissuta e stra viziata
    bellissima

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    1. ...mi ci sono accucciato come una talpa nella sua tana per il letargo.. purtroppo mi hanno risvegliato.. ;)

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  11. E' una bellissima fortuna aver potuto vedere tanti film e realtà cinematografiche diverse, è un grande arricchimento. Il film di cui ci hai parlato mi sembra interessante e mi è piaciuto il fervore culturale ed emotivo che hai riversato nel post per farci sentire le tue emozioni.

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    1. Certe occasioni vanno sfruttate per farne tesoro.. la città uccide veramente, e le sue positività devono risollevarne sorti e morale.. ora aspetto trepidante Più libri più liberi per la prima volta nella Nuvola di Fuksas.. (infatti prezzi notevolmente rimpinguati..)

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