Mii.. te l'avevo detto de non compra' lo shampoo ar discount!!!! |
Un pretestuoso Almodovar cerca di muoverci artatamente a commozione con materiale posticcio (il soggetto del film non è suo ma della scrittrice Alice Munro) cospargendolo di ulteriore fuffa mielosa.
Ma tu vai letto con l'amore mio per caso? Io?!? Che Dio me furmini! |
Soltanto la postilla
finale con la quale si asserisce che devi perdere un figlio per comprendere
quanto hai fatto male sparendo a tua madre, fa capire quanto siano scemi figli,
amiche e registi, con in cima la colf acida (Rossy de Palma, “bruttezza” tipica
almodovariana) origine di tutti i gratuiti casini che vorrebbero animare questa
gracilissima pièce.
Brutta ma simpatica? No. Pure acida... |
Il film che vorrebbe
celebrare l’ineluttabilità e la catarsi del dolore legato agli abbandoni (tutti
si abbandonano in questo film.. solo io non ho abbandonato la sala..)
affastella strani figuri attorno alla Julieta giovane (Adriana Ugarte) che diverrà di botto
cinquantacinquenne (Emma Suarez) con un coup de théatre degno del Mago Zurlì.
Mi perdoni l'ardire.. ma sa' che è una bella gnocca? |
Una passerella d’ansia ruspante
spalmata a secchiate.. l’amore improvviso, una figlia rimasta presto senza
padre e la sua fuga, inquietante quanto assurda, dalla mamma, che sa solo di
drammino da fiction sudamericana.
Che rottura di scatole... |
Almodovar coltiva
batticuore casareccio fregando la maggior parte della platea che non
guarderebbe mai fiction, ché fa troppo casalinga depressa, ma al cinemello
domenicale riesce a bersi anche di peggio trincerandosi dietro l’alibi della firma
altisonante… come con questo Almodovar al meno del minimo sindacale che tiene
in ballo questa Julieta mai abbastanza credibile nelle sue rassegnazioni, nei
suoi capricci, nelle variazioni d’umore.. nel subire situazioni al limite come
colf insopportabili (e inutili, se ci fate caso..) senza riuscire mai a cucire
uno straccio di legame, di complicità, di amore filiale, di amicizia e rispetto
reale, anche con la stessa Ava, amica in teoria molto intima (anche del
compagno in realtà) che le rivelerà piccoli e grandi segreti praticamente solo
a fine film.
Cucù!! |
Che poi non ce l’ho con
Almodovar, poveretto.. se la gente apprezza ‘sta robetta… non è certo colpa sua…
Ho sempre considerato il cinema di Almodovar come un magmatico flusso di istintualità e riflessione, atto a descrivere l'importante mutamento avvenuto nel nostro mondo morale e sentimentale.
RispondiEliminaQuello che mi ha colpito di più è stato ilsuo modo di affondare le mani nelle realtà più crude, senza "imbrattarsele"; ed in ciò potremmo considerarlo uno degli autori più disincantati e realistici della scena internazionale.
Detto ciò, non esito a credere a ciò che scrivi, pure se non ho visto il film (né credo che lo vedrò) perché sembra che da un po' di tempo in qua, nel cinema, ci sia una spaventosa crisi di idee associata ad una certa povertà linguistica.
Complimenti, come sempre, per la freschezza della tua prosa.
Ti concedo l'istintualità.. bella immagine degna di un occhio attento come il tuo... ma dei tempi di Donne sull'orlo di una crisi di nervi... sono rimasti solo i nervi che fa venire a noi...
EliminaConcordo ^____*
EliminaHo deciso, e' ora di unirsi ed eleggerti..."spettatore cinematografaro" dell'anno! Con la seguente motivazione: "colui che stoicamente rimane abbarbicato alla propria poltrona e si immola per la "gens" economicamente, pagando un regolare biglietto"...THE WINNER IS....Francuzzo...sei tutti noi!
RispondiElimina...però ringrazio i creatori di ciofeche perché mi danno la possibilità di sbizzarrirmi nello sport che prediligo: lo stroncamento. ;)
EliminaNei film di Almodovar il meglio è sempre nelle immagini.
RispondiEliminaSi ma sempre con questi eccessi.. il rosso dappertutto... alla fine bisogna che te rinnovi...
EliminaAlmodovar è bollito da almeno 20 anni. è esperto in cose panamensi però
RispondiEliminaVabbè, andrò a farmi una passeggiata. Da tempo il regista spagnolo ha perso il suo mordente, riciclandosi su se stesso...
RispondiEliminaEcco si.. una spirale che si morde la coda...
Eliminaera riciclando se stesso. E male ;)
EliminaPure egli è umano.
RispondiEliminaUn titolo che già non mi garbava prima, figurati ora ^^
RispondiEliminaSolo io non ho abbandonato la sala è grande :))))) ahah!!!
RispondiEliminaSolo io non ho abbandonato la sala è grande :))))) ahah!!!
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