Niki de Saint Phalle, artista canadese, omaggiando apertamente Gaudì, realizza quest'opera che stupisce occhi e fantasia.
Opere abitabili che abbattono schemi e rendono anarchica e possibile ogni convenzionale geometria.
Colori equalizzati, specchi ultraframmentati, ambienti sinuosamente anomali. Tutto che straborda dai propri consueti confini, l'esaltazione del liberty estremo e del neobarocco insistito.
L'integrazione sognante dell'apparentemente inconciliabile...
Per chi non lo conoscesse già. Urge visita
Non conoscevo quest'artista lussureggiante, oserei dire anche 'lussuriosa' che, effettivamente, ricorda certe opere di Gaudi e soprattutto il Parco Guell a Barcelona.
RispondiEliminaGrazie!
Cristiana
Lo spunto è dichiarato... ma si resta incantati...
EliminaNeppure io lo conoscevo e credo che non lo conoscerò comunque per un po' di tempo. Quando si dice prendi l'arte e mettila da parte...
RispondiEliminaPS. Lo so che è "impara" l'arte ma non ho mai capito perché da me si dice come ho scritto nel primo commento :-P
Elimina..dai che l'amore tuo ti porterà dappertutto... lo so... ;)
EliminaE' uno dei miei posti del cuore, ci volevo addirittura fare la tesi di laurea ma ell'epoca ancora non era aperto al pubblico. Comunque posto splendido e onirico! Ci torno una volta l'anno!
RispondiElimina..entri nella chiesetta dai mille specchi e c'è proprio Dio moltiplicato...
EliminaConosco Catherine de San Phalle, donna bellissima ed eccentrica artista, dalla personalità poliedrica e fragile, la cui principale caratteristica fu il rifiuto del dejà vù, ovvero della convenzionalità borghese.
RispondiEliminaHo sempre apprezzato il suo atteggiamento anti-borghese, così come la piena libertà creativa, tale da distinguerla dai tutti i suoi colleghi del 1900.
Fu una rivoluzionaria vera e propria anche sul piano sociale. Con lei l'arte si riappropria della sua funzione catartica e diviene veicolo alternativo alla violenza vera ed "esplosiva".
Fra i suoi maestri va annoverato certamente Pollock, da cui la donna attinse la totale libertà creativa.
Fra le sue sculture rammento in modo particolare le enormi Nana, che travalicano il cupo e inquietante surrealismo, per dar vita a una dimensione più allegra e scanzonata dell’immaginario femminile.
Analisi sempre acute e ricche di cultura aggiunta quelle del nostro Nigel... si.. piacevolissima scoperta da parte mia, un gioire dello spirito sempre auspicabile in tempi grami..
EliminaQuasi un'orgia di colori bellissimi.
RispondiEliminaNon sono mai stata a Capalbio (non penso di andarci a breve) e tanto meno conoscevo l'artista di cui parli.
Ma ho adorato Gaudi e Barcellona. Meraviglia artistica senza paragoni.
Non riesco a immaginare Barcellona senza Gaudì.. ;)
EliminaSi ritrovano di Gaudì le forme oniriche e sinuose, anche antropomorfe e surreali. Mi piacerebbe tanto visitarlo, in fondo da qui, Pisa, non è molto distante.
RispondiEliminaTi ringrazio per la visita nel mio blog e per la futura partecipazione al gioco"A cena con" e sono anche curiosa di conoscere il tuo ospite!
A presto:-)
Marilena