Il maschio continua comunque a credersi dominante.
Convinto della sua oggettiva superiorità rispetto alla donna, e al massimo disposto ad esercitarla ed evidenziarla in maniera non troppo plateale; il difficile, infatti, è fargli entrare in capoccia che detta superiorità non esiste.
Esiste una millenaria e ambigua differenziazione di ruoli da abbattere.
Insegnare ai maschietti a far andare una lavatrice non sarebbe male.
Abituarli all'economia domestica,
a sparecchiare la tavola dopo il pasto, ad apparecchiarla prima,
cambiare i pannolini a un bimbo,
a "prendersi cura",
a cucinare, a lavare i piatti, pulire un bagno come si deve,
tagliare le unghie al genitore anziano.
A leggere autori femminili, a studiare pittura femminile, a comprendere che la donna che guadagna più di un maschio non può essere una stranezza,
un'offesa, un'anomalia, ma un'opportunità; come una donna, laureata o meno, che arriva in Consiglio di Amministrazione, va sulla Luna e che magari, un giorno, addirittura, celebrerà Messa.
Siamo ancora indietro su tutto ciò. e su mille altre sottigliezze ancora.
Regaliamo fiori e cioccolatini alla Festa delle Donne, poi non perdiamo occasione per fargliela, la festa, tutto il resto dell'anno.