giovedì 9 febbraio 2017

TUTTO QUELLO CHE FARA' LA RAGGI...

"mado' quant'è arto!!..."

Voglio contribuire anche io per far sapere alla maggior parte del mondo bloggereggio - poveri sfortunati che non vivono a Roma, la città più bella del mondo -, quali e quante iniziative stia partorendo la vituperata giunta Raggi per far si che si viva la caput mundi in maniera sempre più entusiastica:

Finestre anodizzate al Colosseo
Copertura del buco sulla cupola del Pantheon
Impianto di risalita sulla scalinata di Trinità dei Monti
Maxi rotatoria attorno al Raccordo Anulare per favorire l'accesso al medesimo
Riappiccicatura agli alberi delle foglie cadute
Teletrasporto del biologico con smaltimento spaziotemporale
Sottopasso per estendere il Cammino di Santiago
Allargamento delle buche in strada, almeno si vedono bene e si evitano
Rosso o verde ai semafori su responso della Giuria Popolare
Job (ar)rotation degli assessori
Stadio della Roma no, o forse si, vediamo dai...  

"Mortacci vostra.. se lo avressi saputo..." 



martedì 7 febbraio 2017

DADA 101



DADA: Movimento letterario d'avanguardia (Zurigo 5 febbraio 1916)
              fin dal nome, scelto a caso su un dizionario francese,
              è dichiarato l'atteggiamento di rifiuto della cultura
              e della morale corrente e dei sistemi convenzionali di comunicazione,
p r o p u g n a n d o
              una scrittura
              l
              i
              b
              e
              r
              a
              da ogni regola sintattica,
DADA è lo spirito libero.

Ora, già intrupparvelo a mo' di celebrazione, su questa pagina
             è tutto sbagliato.

domenica 5 febbraio 2017

SMETTO QUANDO VOGLIO MASTERBLUFF


La sindrome da Una notte da leoni 2, colpisce clamorosamente ancora... vado al cinema tutto speranzoso e mi imbatto in un prodotto appena simpatico, ben strutturato, con addirittura qualche personaggio in più, come quel Morelli/Coliandro finalmente nelle sue corde (e anche qualcuno in meno.. aridatece Marcorè!), ma lontano anni luce dalla prorompente vitalità, dall'effervescenza, dalla brillantezza di gags e idee del primo episodio, che stavolta latitano di brutto, come se ci si stesse ancora rimirando allo specchio all'insegna del “ma quanto semo bravi”.


Ormai conosciamo il plot, svanito l'effetto “ricercatori disperati”, archiviato il boom della droga sintetica, ci ritroviamo in uno stallo creativo che vorrebbe vivere di rendita: i personaggi base sembrano incartati (compreso l'immenso - in tutti i sensi - Fresi), oppure sottoutilizzati, e per contare le scene di comicità “memorabile”, tra l'altro bruciate tutte dai soliti trailers anticipatori, basta meno di una mano davvero.
In più cloniamo anche il brutto vezzo di segmentare e ipotecare il futuro, girando già da subito un terzo episodio, alla stregua degli infiniti Star Wars e Signori degli Anelli, inserendone subito il trailer all'interno del film...

insomma, delusione ragazzi.. il mio eroino Edoardo Leo se la cavicchia pure, ma il disagio di fronte alle avventatezze dei suoi compagni di avventura e bisboccia, ricorda molto il mio, di disagio, che ancora con memoria viva della splendida prova d'esordio, fresca e innovativa, cerco una scintilla che mi faccia sobbalzare, come allora, sulla poltrona.


Qui ricalchiamo stancamente tracce già percorse, senza neanche quel brio che strappa risate a scena aperta, ci limitiamo al compitino. Siamo passati dal tema al dettato. A poco vale qualche escamotage, come il flashback a fumetti, o l'anticipo del terzo capitolo, tutti effetti confondenti, a rimestare un soufflé sbragato nel forno.

Al posto di Sibilia avrei mirato su un prodottino tutto nuovo, senza puntare solo alla cura di un'estetica formale.

Ma forse a lui Una notte da leoni 2 è piaciuto. 
Infatti ecco pronto il 3.
Stavolta aspetto Sky. Smetto io quando voglio.




sabato 4 febbraio 2017

TANGO!



Non aveva mai mosso un passo di tango.
In realtà era lì perché gli avevano parlato di donne da sogno,
e del ballo come terapia.

Di come ci si potesse dimenticare, anche per poco, delle proprie noie, dei crucci, forse dei dispiaceri anche, lasciarsi andare ad un ritmo, ad una musica che può trascinare come la corrente di un fiume, decisa anche nella sua apparente docilità.

Eppoi c'era da abbandonarsi tra braccia affidabili, sapienti, come un viaggiare su binari stabili, volteggiare in sicurezza, chiudere gli occhi su un otto volante di magnifiche sensazioni.

Rimase lì ad ammirare una coppia leggera che accarezzava l'aria al passaggio.
Un'armonia in movimento.

L'Insegnante lo chiamò e gli disse solo:
Oggi osservi, e anche domani. E dopodomani lo stesso.
La prima lezione si chiama: desiderare di muoverci anche noi”



Resistette i primi due giorni.
Poi si segnò a spinning. 


venerdì 3 febbraio 2017

UCCIDE IL RAGAZZO CHE AVEVA PROVOCATO LA MORTE DELLA MOGLIE.



Io non lo so cosa scatta nella mente. E non vorrei neanche provarlo mai. Quando leggiamo di queste storie rimaniamo a bocca aperta come se non potessero o dovessero riguardarci mai.
Leggiamo a caldo.
Giudichiamo dall'esterno.

Ci stupiamo del gesto eclatante. Lo archiviamo alla pagina dell'assurdo. Un assurdo che però si prende la libertà di accadere sempre più spesso.

Manca la serenità per far fronte agli avvenimenti più disparati e pazzeschi? Manca la fede? Manca la pace interiore? Manca il buon senso? Manca la capacità di poter convivere col dolore? Manca il poter credere di fare fronte alle disgrazie più grandi?
Serve pensare che certi gesti sono guidati, come il portare l'arma del delitto sulla tomba della moglie quasi fosse una rosa.
Serve costruirsi una visione distorta della nostra vita che non sarà più uguale, e non potremo dedicarla a chi ci mancherà per sempre, serve costruirci una visione tutta nostra, dove chi sbaglia dovrà pagare a costo di seguirlo anche noi in un'odissea di rimpianto e pena eterna.

Io non lo so cosa scatta nella mente. E non vorrei neanche provarlo mai.
Perché la mente è un buco nero.

E non basta una vita a riempirlo di giustificazioni, di risposte, 
e di motivazioni. 

giovedì 2 febbraio 2017

ORA



Ora è solo una lucina
la tua assenza.

Non arde le mie orme disperse,
non culla l'aria
che penosa contorce il pomeriggio.

Non reclama
il tuo volto trasparente
in cerca di quiete.

Ora è solo una lucina
ed il riverbero lo avverto
quasi come
di riflesso dorato
tra i tuoi capelli setati.

mercoledì 1 febbraio 2017

QUANTO TEMPO DEDICHIAMO AL BLOG?


Ovviamente c'è da distinguere subito in due grosse categorie: chi usufruisce di internet in ufficio e chi no 
(e chi, per ora, non lavora per motivi solo "tecnici": io. Ma questa è un'altra storia) 

Ed a seguire le sottocategorie di  chi lavora e chi no (e Magnolia la sa lunga), oppure chi lavora a casa o chi non fa un ciufolo sul posto di lavoro, o chi sta malato cronico (sempre io, per ora.. ihih..)

Poi ci sono le sottosottocategorie: quelli che girano col portatile in autobus e sotto la doccia, o che soffrono d'insonnia e internautano di notte, oppure si svegliano all'alba perché per il resto della giornata non avrebbero un attimo (io quando non ero in malattia ad esempio..grrr..), 

Infine passiamo alle ultracategorie: quelli che s'aiutano anche coi fake ed i troll, coi parenti e con gli amici degli amici, coi doppi e tripli nick o con doppleganger prezzolati; blacklistano, rispondono, opinionano, recensiscono, copincollano, cancellano, fotografano, cinepresano, homevideano e telefilmano, bookmarcano e  youtubeggiano, e stanno su altre sei piattaforme in contemporanea, e su tutti i social, pure quelli che smuovono due click al mese, tipo telegram... 

Di seguito una stima molto casareccia di “tempi e tempistiche” a passeggio per la blogosfera di qualche nominativo a caso:

Moz O'Clock           :    20 ore al giorno
Pensieri Cannibali   :    15 ore (ma nelle altre cinque vede film)
Ferruccio Gianola   :    10 ore (ma nelle altre dieci legge e scrive)
Il blog di Gus          :     5  ore (ma nelle altre quindici aleggia                                                                   sul web) 

Ovviamente si gioca.. ma per qualcuno la blogosfera può divenire una vita parallela, dove scoprire mondi magici ma incredibilmente reali, che completano la nostra quotidianità fatta di routine e visi sempre uguali, chiacchiere noiose e magari poca voglia di esprimere un mondo interiore che il nostro blog, invece, accoglie a braccia aperte. 

Non parlo dei miei tempi sul blog ovviamente, di questi tempi sfioro l'overdose, e un post simile ci stava proprio bene...

su.. fateci sapere quando vi droga la vostra pagina... ;)