Mi affascina la teoria dei sei gradi di separazione.
In soldoni, ogni persona nel mondo può essere collegata a qualsiasi altra
tramite una rete di conoscenze e relazioni che non superi i cinque intermediari.
Una rete fittissima e invisibile che ci rende parte
integrante della trama. Particelle insostituibili e necessarie affinché l’ordito
regga il punto, mantenga l’aspetto e le aspettative.
Siamo essenziali quanto superflui, tante vite ci stanno a cuore,
di infinite altre ne avvertiamo giusto l'esistenza.
Battito estraneo a renderci comunque umani,
esseri viventi mossi da afflati a
volte simili,
molto più spesso da repulsioni spietate,
a moltiplicare esponenzialmente le distanze,
rendere insormontabili quegli appena sei gradi.