Certe sale d'attesa incurvano l'asse temporale.
Ti appallottolano su una sedia mentre aspetti il tuo amore.
L'aria condizionata confeziona tramestio come nuovo acufene.
Rimani coi pensieri tutti appiccicati,
lo fletti tutto quel tempo che passa,
oppure è lui che comprende l'assillo,
smette di trascorrere
e ti concede una pausa impercettibile,
come tra veglia e sonno.
Resti a contare mattonelle, perlustrare corridoi,
decifrare le espressioni del personale medico,
ma tutto come un intervallo raggomitolato ad attutire l'istante, renderlo immobile a non pesare.
Certe sale d'attesa azzerano lo scorrere del tempo
ti vengono incontro così,
e non c'è più parete a dividerci.
Certe volte mettono anche ansia.
RispondiEliminaSereno giorno.
Ansia densa..
EliminaATTESA
EliminaChe c'è di più dolce che l'attendere
Qualcosa che forse arriverà
Tra un anno un'ora un minuto
Qualcosa che, chissà,
Forse è già qui. La speranza
Dà senso ai nostri giorni,
A noi che non sapremo mai
Vivere il presente,
Ma siamo sempre
In attesa di qualcosa
Ch'è sete di futuro.
Ma forse questa mia vecchia poesia non serve nel tuo caso...
Nell'epoca del “tutto e subito” l’attesa sembra sparita dalle nostre vite. Come disse un filosofo, l’attesa del piacere è essa stessa un piacere. E’ come dire che oggi vogliamo godere immediatamente della festa, saltando la vigilia. Ci sono rimaste solo le “sale d’attesa”: in stazione, in banca, dal medico…Tu dici che, in attesa del tuo turno “Resti a contare mattonelle, perlustrare corridoi, decifrare le espressioni del personale medico…” Beato te! Ma dove le hai viste queste cose? Io vedo solo gente china su uno smartphone che neanche si accorge di quello che succede intorno :)
RispondiEliminaIn certe sale particolari subentrano affinità diverse, complicità e sostegno, come un piccolo mondo a parte che viaggia in un'altra atmosfera..
EliminaNessuna sala d'attesa può dividere un amore vero può rsttristsrlo com notizie non buone, ma anche no.
RispondiEliminaLo unisce ancor di più l'amore, specie se le notizie non sono quelle che volevi..
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EliminaL'attesa è una compagna sempre presente che si manifesta con le interlocuzioni emotive più disparate. Ti sta accanto e si manifesta quando meno te lo aspetti e nelle vesti più svariate. La vita è essa stessa attesa. Attendiamo la persona amata, gli amici, le partite di calcio; gli eventi sportivi in genere e anche quelli familiari; la sera, l'alba che verrà; le stagioni, gli esami all'Università, i referti medici, gli eventi, gli incontri. Attendiamo che il traffico automobilistico si sblocchi e non ci faccia arrivare in ritardo; attendiamo il Bus; le nozze e i compleanni, la Pace, l'Amore, il mattino con le sue emozioni. In poche parole tutto è attesa. Che piaccia o no talvolta è il sale delle nostre giornate. E non poche volte ci sfida.
RispondiEliminaCi sfida e crea aspettative, dolori, speranze.. attendiamo il mondo ma lo viviamo protagonisti, aspettiamo il vento ma cerchiamo di farci portare dove vogliamo, aspettiamo il sole ma ci rinfreschiamo di pioggia anche, e nuovo calore giungerà..
EliminaCosa succederà quando avremo dimenticato cosa significa attendere (nel bene e nel male)?
RispondiEliminaCiao Franco, buona giornata.
Non dobbiamo mai dimenticare di avere pazienza, tenacemente pazienza.. mai!
EliminaLe sale d'attesa sono colme di ansia. Sono passato dal contare le mattonelle a giocare col telefonino. E un caffè tra una sigaretta e l'altra.
RispondiEliminaStracolme di pensieri, nubi palpabili, sorrisi tirati.. un mondo bloccato lì, col fiato sospeso..
EliminaL'ansia nelle sale d'attesa ti si attacca addosso in una maniera disumana.
RispondiEliminaSembrano progettate a posta per toglierti l'aria...
Poi quelle per le risonanze, già interrate di loro, bunker a succhiarti l'anima..
EliminaE, comunque... triste chi non ha più niente da aspettare...
RispondiEliminaQuello è un altro aspetto, ma ogni respiro, ogni alba, può recare l'inatteso..
EliminaOre d’attesa che sembrano infinite.
RispondiEliminasinforosa
Tempo cristallizzato e mille pensieri..
EliminaE’ un tempo immobile che toglie l’aria
RispondiEliminamassimolegnani
..e te la restituisce provata..
EliminaCi sono sale d'attesa in cui si dialoga. A me è successo recentemente dall'oculista, o mi capita dal reumatologo, mentre aspetto il mio turno per la solita visita di controllo.
RispondiEliminaPoi ci sono quelle in cui temiamo che la visita, nostra o dei nostri cari, porti cattive notizie, e allora si viene presi dall'ansia e il tempo sembra non passare mai. Mi sento il calore arrivare al viso, lo sento bruciare, e sono certa che mi sia salita la pressione, come capita poi di sentirmi confermare durante la visita.
Poi c'è la sala d'attesa della PET, e di questa ne ho un ricordo terribile. Vedevo la paura negli occhi dei pazienti in attesa, il timore di un responso nefasto, di un male che si era esteso e, nello stesso tempo, la speranza di sentirsi dire che era regredito.
Ci sono le sale d'attesa dei pediatri, con tante mamme e tanti bambini, dove le mamme si scambiano consigli e condividono preoccupazioni, mentre i figlioletti giocano o piagnucolano.
Insomma...le sale d'attesa non sono tutte uguali, ma sicuramente in tutte si respirano preoccupazioni e speranze.
La sala PET, oltretutto sottoterra coi suoi locali radioattivi, ti trasporta in altri mondi..
EliminaNelle sale d'attesa il tempo si ferma e ti fermi anche tu. In certe sale d'attesa sembra che tu non riesca ad essere altro che immobilità. Immobilità nei movimenti, ma non nei pensieri.
RispondiEliminaPensieri che si accartocciano e a volte chiedono aiuto, ma non sempre sono esauditi..
EliminaA me parecchi anni fa è successo una cosa divertente in una sala d'attesa di otorinolaringoiatria,avevo un orecchio tappato.
RispondiEliminaEra una giornata invernale fredda e nebbiosa e al calduccio della sala ovattata si stava bene,con me due o tre mamme con i loro marmocchi e un paio di anziani ad un tratto esce un infermiere alto due metri e a voce altissima"SIGNOR MARIO ROSSI!!",la marianna,dallo spavento ho strappato una pagina del giornale che stavo leggengo,i marmocchi hanno cominciato a piangere,dopo un paio di secondi un anziano si avvicina all'ergumeno e gli batte sulla spalla"Come scusi non ho capito,"SIGNOR MARIO ROSSI!!" e da li atra confusione,mi sono sbellicato dalle risate.
Io ho lo stesso problema con marito!
EliminaDistrarsi, in questi casi, la cosa migliore .. 🤗
Elimina"Connessi indelebilmente col narrare, nostro e di altri, graffiamo e veniamo graffiati, ci sollecitiamo a vicenda in un circolo che rende vivi. senza smarrirsi.. se non tra altre storie"
RispondiEliminaMi è molto piaciuta questa tua osservazione nel precedente post e mi è sembrato opportuno far notare come dia senso a quei ...(puntini di sospensione) per fare meditare chi rimane scettico.
L'attesa e il suo senso è strettamente connessa alle storie di noi tutti che diventa "storia reale" e che ci unisce se guardiamo bene, mettendo in luce le nostre fragilità in una sala di attesa infinita chiamata "vita".
L.
Ogni attesa é privata, come ogni vita. Entrambe concedono margini e spazi che dobbiamo gestire come meglio riusciamo.. 🤗
Elimina"In certe sale particolari subentrano affinità diverse, complicità e sostegno, come un piccolo mondo a parte che viaggia in un'altra atmosfera"
Elimina..in realtà caro Franco mi avevi già risposto🤗
L.
Quelle degli studi medici sembrano fatte apposta per creare tensione, del tipo che tu aspetti il tuo turno e pensi: non può essere che non ho niente, come minimo mi prescriverà una terapia e quattro o cinque medicinali da prendere per un paio di mesi durante ogni ora della giornata :-D
RispondiEliminaLe tensioni, credo, trovino tutte particolare conforto in una sala d'attesa..come fossero state create proprio là.. 😔
EliminaLa sala d'attesa fuori dal reparto di Dialisi, ormai è diventata come una stanza conosciuta della mia casa.
RispondiEliminaConosco i poster appesi e le loro immagini, le frasi, come se fossero i quadri che abbelliscono queste pareti fredde dando un po' di colore... Sopra frasi che ti squotono il cuore, ti incoraggiano...
Conosco le sedie di plastica, so quale crepa o scheggiatura riportano, ho individuato anche la mia preferita, quella sul lato sinistro la prima visibile appena esci da quella porta...
Conosco ormai gli orari dei volontari della Coce Rossa, che arrivano a prendere i vari pazienti, conosco i loro volti, le loro storie perchè nell'attesa scambiamo quattro chiacchiere... Ormai anche loro conosco il mio volto, i miei occhi, i miei sguardi che traspirano l'emozioni e la mia voce... Le mie tasche con le caramelle gommose alla frutta... Le riempio sempre prima di arrivare, servono sia per chi esce dalla Dialisi e ha bisogno di zuccheri, sia per questi "angeli" volontari...
Ogni volta ogniuno di loro ormai aspetta che io ne prenda una dalla tasca, cerco sempre dei nuovi gusti, ma conosco ormai anche i gusti dei dializzati...
So chi preferisce quella al limone o quella al arancio e quelle preferite che non sempre trovo, sono quelle alla Coca- Cola :)
Un bacio a chi cerca di portare un :) in un mondo che non conosceva...
... Mi unisco alla tua descrizione con queste parole che hai usato perchè le condivido:
Elimina'' ...tempo cristallizzato e mille pensieri...''
Sei persona splendida...chi ti incontra immagino resti incantato ogni volta...🤗😘
EliminaSo esattamente a quale sale d'attesa ti riferisci.Ma figlia ha trascorso anche 12 ore in attesa che Federico terminasse la chemio. Il momento più terribile è quando aspetti il risultato della PET o della Tac, per sapere se puoi sperare o cosa decideranno della tua vita. Un abbraccio a te e alla tua metà.
RispondiEliminaQuesto commento è un colpo al cuore... Un abbraccio ❤️
EliminaCara Paola ti ringrazio della tua sensibilità.
EliminaMomenti di vita che non vorresti mai affrontare, ma capitano, e bisogna fare fronte, reagire..🍀🍀🍀
EliminaPer problemi tecnici ho perso il mio vecchio blog-Sarei felice se ti aggiungessi come follower.Grazie
RispondiEliminahttps://unagerladidee.blogspot.com/
Già in blogroll
EliminaBuongiorno Franco,
RispondiEliminaTra le varie forme di attesa ritengo che si possa e si debba pensare anche all'attesa positiva. Banalmente gli ultimi metri che copre il treno prima di fermarsi per ritrovare l'abbraccio atteso. Oppure l'attesa, al bar, che ti venga servito il caffè che hai visto scendere, cremoso , denso e fumante nella tazzina e che pregusti nel palato.
Insomma le attese possono anche essere liete.
Mi piace molto che ciò che... Battaglia scrive, ma ancor più ciò che... di Battaglia scrive.
A.
Le attese sono disparate, purtroppo non sono quelle piacevoli ad originare il post, ma concordo che bisogna dare senso a tutto per strizzare voglia e capacità di resistere..🤗
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RispondiEliminaCerte poesie sono come certe sale di attesa: ti "appallottolano" l'anima. Ciao amico mio.
RispondiEliminaSí..ci sentiamo un po' appallottolati..😘
EliminaImpressionante la sincronicità di questo post... Spero tutto bene Franco. Certe attese sono come dei tarli, ti rosicchiano senza tregua e fanno tanto più male quanto più, in passato, sei stato abituato a tutt'altro tipo di cose. Vi abbraccio, spero solo in cose belle
RispondiEliminaTeniamo duro, spero belle cose anche per te.. ;)
EliminaDifficile intervenire... solo un abbraccio profondo. Ciao Franco.
RispondiEliminaAbbraccio a te carissima.. 🤗
EliminaMi sono abituata alle sale d'attesa, credo siano 10 anni che ne bazzico con frequenza quasi settimanale. Accompagno mia mamma che trova sempre qualcuno con cui chiacchierare.
RispondiEliminaLe mamme sfoderano sempre risorse immense..☺️
Eliminasulle mattonelle improvviso con la mente un balletto :)
RispondiEliminalieto giorno
Buon viatico per menti fervide e capaci di distrarsi..
EliminaSono stata in tante sale d'attesa, con sedie scomodissime, linoleum, che non potevi osservare perchè troppo lucido, e meno male che mi porto sempre un bel libro con me cosí non vedo passar il tempo aspettando. Ma tu hai descritto cosí bene quelle sensazioni, e quell'ambiente, come nessuno mai. Però sappi che più difficil cosa è descrivere l'attesa sul lettino gelido di metallo prima dell'operazione, per me indimenticabile e indescrivibile. 😐
RispondiEliminaNon dimenticherò mai certi pre anestesia, il risveglio dopo un tempo apparso infinito.. mai..
EliminaSi chiamano sale d'attesa perché aspetti un turno, ma per me sono anche luoghi in cui aspetti notizie e l'attesa apre varchi mentali come quello tuo egregiamente trasmesso: lo so, pensi di tutto e tutto attorno a te ti offre uno spunto per meditare o per scacciare pensieri da cui non vorresti essere raggiunto. Poi si apre una porta, l'attesa finisce... e i pensieri cambiano natura.
RispondiEliminaInfinite nature e sfumature.. e ci si adegua, comunque..
EliminaSi accartocciano i pensieri nel pensare alle sale d'attesa dell'ospedale... Speriamo sempre il meglio per tutti!
RispondiEliminaLo speriamo sempre, nonostante tempi grami..🍀🤗
Eliminale sale d'attesa ospedalere riconducono alla realtà della misera vita di NOI mortidifame, difficile riportare in volo la fantasia
RispondiEliminaFa parte del gioco.. a volerlo chiamare comunque gioco..
EliminaSono sale cariche d' ansia nelle quali il tempo scorre lentamente. Quando si è li dentro, siamo vicini alla persona che attendiamo e non ci sono muri che tengano. La speranza è che l' ansia di sciolga sempre in una notizia liberatoria.
RispondiEliminaÉ vero..muri che scompaiono per la nostra voglia di essere accanto..
Eliminada un anno a questa parte trascorro tanto tempo in queste sale dove il tempo non passa mai.
RispondiEliminaspesso io e mio marito ci dobbiamo stare per ore, ad aspettare gli esiti dell'emocromo prima di fare la visita oncologica.
una volta si comunicava con gli altri pazienti, ora stanno tutti dentro il proprio cellulare.
non sempre si riesce a leggere, perché c'è tanto disturbo.
io mi porto riviste e l'uncinetto, che mi aiuta a distrarmi dalle angosce del momento.
L'appallottarsi sulla sedia è fantastico, infatti, pur non essendo sempre scomode, l'ansia del momento rende impossibile trovare la posizione giusta, quindi io stesso finisco sempre per appallottolarmi.
RispondiEliminaRimpiango quando le uniche sale d'attesa erano quelle dell'università. O forse no.
Appallottarsi ahah
EliminaMagari esistessero solo quelle, ma pure quelle della stazioni dai..a rimuginare comunque amore..
EliminaSí, era decisamente meglio aspettare il turno, fibrillare, chiedere ai colleghi, ... Tutta un'altra vita, che nostalgia 😥
EliminaQuelle delle stazioni...beh, le attese le ho provate anche lì. Ma erano sempre i viaggi di ritorno, quindi era un'attesa gustosa.
EliminaLe stazioni dei treni sono molto belle, adoro quelle grandi, affollate di gente che va verso il proprio futuro... Partenze e arrivi.... Il cuore sospeso...
EliminaEh invece io preferisco una cosa "intermedia": né troppa gente né deserto. Effettivamente la situazione che trovavo nei viaggi di "andata", partendo da una non grande stazione: ma lì l'attesa era molto breve
EliminaBè, io ero abituata a Euston Station e Victoria Station di Londra, quindi... Poi Milano, Toronto, Parigi... Palermo, Roma, Firenze... Son tutte molto belle 😁
EliminaAhhh beh, allora decisamente sei una viaggiatrice!
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