A Roma, al MAXXI, con una incredibile mostra sull'Amazzonia.
Terra pazzesca, polmone del mondo intero, con una popolazione indigena minacciata da deforestazione e interferenze sempre più pesanti da parte di presunta "civiltà" arrembante.
Siamo figli di questa terra e sempre più ne snaturiamo proprietà e bellezza. Un equilibrio ecologico fragile eppure potentissimo.
Salgado coglie l'essenza e la vitalità, il vigore la delicatezza. Splendide ed eloquenti tutte le visioni di questo immenso fotografo.
Buongiorno,
RispondiEliminaÈ geniale e creativa la scelta del bianco/e/nero per queste foto.
Ritengo sia difficile immaginare l'esplosiva potenza dei colori della natura che però, con questa scelta cromatica, risulta annullata dissolta forse dimenticata.
Di contro tanto colore, accecante come le esplosioni, vediamo in tv, it, WA o Twitter....
E, appunto, è questi colori che vorremmo dimenticare, relegando al bianco/e/nero questo pezzo di storia.
A.
Il bianco e nero sembra appiattire, ma in realtà crea libertà, ed esalta la visione, la bellezza univoca del territorio diventa luogo a parte, distaccato dalle distrazioni di una saturazione cromatica. Entriamo in un mondo nuovo, dove creiamo colore. E anche l'allestimento, chiarore soffuso su sfondi neri, dona luce incredibile a abbracciare solo noi.
EliminaUno dei più grandi fotografi degli ultimi cento anni. Io ricordo bene anche le sue foto sui "garimpeiros", i cercatori d'oro. Sembrano un inferno dantesco.
RispondiEliminaSalgado ci prende ogni volta per mano. Crea foto per trascinarci dentro i suoi paesaggi, i suoi volti.
EliminaEd il mondo è fermo in tal proposito. Già da molti anni si parla di questo taglia taglia alberi di questa foresta.
RispondiEliminaLa lungimiranza è dono riservato a pochi, davvero..
EliminaUn grande fotografo per delle grandi riflessioni. Ma oggi ai più interessa più il proprio profitto, il proprio agio, degli alti concetti che hai citato. Sarà durissima tornare ad illuminare la nostra anima.
RispondiEliminaBuona domenica.
Siamo immersi nella follia, ora più che mai, e tanta bellezza sembra non sollecitare, purtroppo..
EliminaFotografie incredibili, ricordo il film su di lui, che era davvero bello :)
RispondiEliminaSì, riesce a cogliere bellezza che stordisce..
EliminaFoto bellissime ma senza colori. Posti meravigliosi che vengono scoloriti dalla follia umana persuasa allo sfruttamento massimo del pianeta. Perché ? Perché gli uomini preferiscono soldi che non hanno odore( per dirla alla De Gregori) alla bellezza del mondo. E’ un mondo assurdo quello umano.
RispondiEliminaE più ce lo porgono così sfacciatemente bello, come riesce a Salgado, meno cogliamo l'aiuto che dovremo recare.
EliminaGrande Salgado. Ogni sua foto ci porta a meditare sulla Terra e sulla vita, in ogni sua espressione, che lì vi scorre.
RispondiEliminaSono rimasto spesso senza fiato, come immerso.
EliminaCiao Franco, Sebastião Salgado, come ho avuto l'occasione di dirti in altra sede, è, secondo me, uno dei più grandi artisti contemporanei, le sue opere, la sua personalità, l'autorevolezza in quanto artista, lo rendono inavvicinabile.
RispondiEliminaHa "preso" un soggetto attuale, quasi scontato, e l'ha trasformato in una narrazione unica, il colore nell'assenza di colori, l'umanità nell'assenza di umanità, il concetto artistico va a colmare un vuoto lasciato da chi vorrebbe denunciare la cultura del consumo senza uscire da questa cultura corrotta.
Gli scatti che proponi si riallacciano ad un'altra "serie" che ha fatto la storia della fotografia, "Il sale della terra", allora come in questo caso va oltre la denuncia sociale, mette ognuno di noi davanti alle proprie responsabilità, infatti se riusciamo a "conversare" con le sue opere non possiamo limitarci a dire che gli altri stanno distruggendo la terra, il messaggio di Salgado è chiaro: stiamo distruggendo noi stessi.
Grazie, buona giornata.
Dici bene, colore nell'assenza di colore. Esaltato dall'equalizzazione dei toni, Salgado grida attraverso il suo bianco e nero, denuncia con forza, e noi si resta attoniti dalla ferocia della bellezza che andiamo martoriando.
EliminaUn Salgado per ritrovare Dio.
RispondiEliminaSperiamo si palesi presto, e nitidamente..
EliminaSapevo di questo tuo post annunciato. Lo attendevo con ansia Franco.
RispondiEliminaNon so spiegare il perché sia così bello leggere le sue foto che non solo emozionano e raccontano ma vanno molto oltre...
Lui usa spesso una 34 mmm. mi sembra ed ho letto che preferisce le Leica.
Tu poi sei stato fantastico per come ne hai scritto e postato e ti ringrazio tantissimo di ciò.
Ciao e di nuovo grazie.
Un tour suggestivo che ti porta direttamente tra i suoi scatti, grazie anche ad un allestimento davvero efficace, che ricordo solo per una mostra di Steve McCurry a Cinecittà
EliminaLa fotografia di Salgado è una vocazione e solo lui è in grado di documentare i cambiamenti della vita umana.
RispondiElimina..e fa rabbia sapere quanti e quali rischi sta correndo quella parte di mondo.. anche se ora ne corriamo di ben più feroci e fatali..
EliminaE' un mondo difficile!
EliminaUn mondo che spaventa..
EliminaTutti scattiamo fotografia, ma soltanto dei pochi sanno spiegare il mondo attraverso loro.
RispondiEliminaCiao,
podi-.
Un gran comunicare quello di Salgado..
EliminaFoto meravigliose. Chissà se la mostra arriverà a Milano.
RispondiEliminaSpero di si, oltretutto non ho evidenziato un allestimento immersivo e coadiuvato dal sottofondo sonoro di Jean Michel Jarre che ricrea atmosfere davvero coinvolgenti.
Eliminabellissime quelle tre ragazze: ognuna con una distinta e precisa personalità.
RispondiEliminavidi la mostra precedente all'ara pacis.
ciao
Narra Salgado di estrema disponibilità degli indigeni e divertito coinvolgimento.
Eliminanon dubitavo
EliminaPost interessante e stupende queste foto di Salgado che ci mostrano un popolo che vive in armonia con una natura continuamente minacciata dalla violenza e dall'egoismo di chi è interessato solo al profitto. Grazie
RispondiEliminaBuona giornata
enrico
Una natura ampiamente esaustiva di ogni necessità, ogni felicità possibile..
EliminaSalgado ha una sensibilità artistica non comune.
RispondiEliminamassimolegnani
C'è sorpresa nei suoi scatti, stupore autentico.
EliminaAvevo visto alcuni anni fa anch'io una straordinaria mostra di Salgado a Genova. Uno dei fotografi che amo di più non solo per il suo talento ma anche per le tematiche al servizio delle quali lo mette a disposizione.
RispondiEliminaEsatto: talento e tematiche in estrema simbiosi.
EliminaMi angoscia vedere quest'umanità e sapere che inevitabilmente a causa del dio denaro, non avrà più un futuro.
RispondiEliminaO magari saranno gli unici a salvaguardarsi dal declino forsennato cui andiamo incontro noi "civili"..
EliminaUn prezioso, e interessante articolo, su una fascinosa terra, molto apprezzato
RispondiEliminaGrazie Silvia.. sì, riempiono occhi e anima certe immagini
EliminaDurante la visita pensavo anche a Mission, altro filmone..
RispondiEliminaL'Amazzonia e il suo popolo indigeno li ho scoperti grazie ai fumetti di Mister No, che di tanto in tanto si è ritrovato dalla parte degli indios per difenderli da "fregature" operate loro da gente "civilizzata" che voleva sfruttare quella terra e quella gente. Luogo affascinante, continuamente minacciato dalla prepotenza dell'uomo bianco.
RispondiEliminaLuogo necessario, oltretutto..e speriamo rimanga in eterno..
EliminaChe meraviglia, ho gli occhi in estasi.
RispondiEliminaSe riuscite a trovare un attimo, una visita eccezionale!
EliminaMeraviglioso Salgado. Sono sempre stato tentato dal prendere proprio il foto-libro Amazônia... ma per ora è ancora proibitivo come costo 😅
RispondiEliminaLuoghi incantevoli.
RispondiEliminaSereno giorno.