Per
chi da sempre rimane affascinato da un riflesso; di una finestra, di
una lampada, o anche solo di una pozza in strada;
il contatto con
degli autentici Maestri artigiani del vetro, riuniti da tutta Italia
per questo Primo Festival del Vetro di Piegaro, a due passi dal
Trasimeno e da Città della Pieve, è un'esperienza esaltante.
Il
fuoco, la pasta da modellare, il bagliore e i lampi, il calore, il
vetro che prende forma e acquista vita.
Tutto fantastico, pulsante,
tangibile.
I
nostri obiettivi si incantano a catturare istanti e movimenti, mani
veloci e sicure attorno a questo impastare sabbia e silicio.
Una
fragilità e una potenza incredibile si sprigionano, assieme, dal
calore e dal fuoco, lastre a sfoglia nascono da un solo soffio,
mentre suggestivi intarsi prendono vita dalle contorsioni di mani
sapienti e vigorose tenaglie che agiscono con la precisione di un
bisturi..
Cristallizziamo
anche noi - come questi maghi che trasformano la viscosità in
trasparenza - gli attimi dai quali nascono luce ed armonia.
L'omaggio
raccolto in questi giorni diviene, ora, immagine/Mostra per il
Museo.
Un
Museo che ci ha visto passeggiare tra memorie evocative, silenzi
quieti ed occhi voraci a curiosare.
Un
ricordo che non sbiadirà mai, come gli infiniti ricami di vetro che
hanno preso vita e colore tra volte e fornaci.
e la madonna "non sbiadirà mai" ! :-)
RispondiElimina..ho visto la luce articolarsi praticamente dal nulla.. ;)
EliminaStupendo!
RispondiElimina.. un talento.. dono soprannaturale quasi...
EliminaMeraviglioso!!
RispondiEliminaSi.. ;)
EliminaPiegaro è a 10 minuti dal mio paese, ma sei qui?
RispondiEliminaOra no.. ;) ma ci torno il 5 agosto... vieni alla mostra?
EliminaPaciano e Panicale.. che te possino!!
EliminaSì, sono di Paciano ;)
Eliminama da 3 anni sto a Perugia
... mimimetro!.. che sballo.. ogni tanto lavoro da quelle parti.. a Ferro di Cavallo..
EliminaDa piccolo adoravo le piccole sculture di vetro...deve essere suggestivo vedere gli artisti all'opera...
RispondiElimina..impressionante davvero..
EliminaMeraviglioso.
RispondiEliminasinforosa
Il lavoro dei mastri vetrai a me è sembrata sempre una piccola magia. In seconda media andai a visitare Murano e rimasi letteralmente incantata da quel turbinio di colori, dal fuoco, da quel vetro che sembrava plasmarsi come creta. Sogno ancora di tornarci.
RispondiElimina..è proprio magia che sembra diffondersi nell'aria calda, fiumi di vetro liquido che si adagiano all'estro umano.. siamo capaci di cose meravigliose.. e di nefandezze efferate..
EliminaMolto interessante!
RispondiEliminaSaluti a presto.
Tipo Murano?
RispondiElimina..tipo si.. al Festival c'erano anche artisti muranesi.. ;)
EliminaSplendi...adoro i riflessi.
RispondiEliminaSensazioni che io ho provato tantissimi anni fa a Murano.
Ciao Franco un abbraccio 🤗
..infatti penso che a New York impazzirò... ;)
Elimina...New York!?... 🙄e che c'azzecca col mio commento Fra?...😳
EliminaA parte gli scherzi...qual è il collegamento? Andrai a New York in vacanza?
By
..ahah.. t'ho preso in contropiede.. "adoro i riflessi" scrivi.. e NY è la città dei grattacieli a specchio, del riflesso impazzito che si insegue e si rimbalza... spero per giugno prossimo.. ;)
EliminaOps,... e chi ci aveva pensato☺️
EliminaAuguri per giugno allora...
Da bambini degli anni 50 le palle dell'albero di Natale erano solo di vetro. I loro colori e le loro trasparenze ci facevano sognare. La plastica quasi non esisteva. Dovevamo trattare con cura gli addobbi dell'albero perché si potevano rompere. E ci abitavano al rispetto x le cose belle....amarcord. Vabbè, Non vogliamo sconfitta are nel patetico
RispondiElimina...anche ora le cose più fragili restano vetro e...cuore.. e tra albero e presepe ne aggiungiamo a non finire...
EliminaCome vedi non mi sono inventato niente.
RispondiElimina..però che da te non siano consentiti commenti.. depone male.. e comunque sei entrato te per primo a gamba tesa su Iacoponi (e a casa sua..). Purtroppo non conosco il resto della diatriba da Sabina K.. ma conosco la tipa.. che ho smesso di frequentare, infatti.. ;)
EliminaC'è altro altrove, tu appunto non conosci il resto perchè cancellato. La mia gamba era solo un po' tesa, l'altra ben più sporca. Vecchie e stucchevoli storie da web cui io per fortuna non appartengo più. Adieu
Elimina"commenti chiusi,e quasi certamente, un gran silenzio a coprire questo luogo". Questo scrivi nella presentazione del tuo blog blindato. Bello sforzo che resta il silenzio quando ti chiudi dentro... ;)
EliminaIl silenzio spesso è una cosa preziosa e lo sforzo di non comunicare più liberamente è maggiore di quanto tu creda. Bisogna superare il primo momento ma basta pensare alla quantità di idiozie e cattiverie degli ultimi anni per non rimpiangere la scelta. So benissimo che su questo punto abbiamo idee diverse.
EliminaL'idiozia "cristallizzata" (tanto per rimanere comunque in tema col post..), non evolverà mai in qualcosa di sensato. Certo potrebbe anche peggiorare, ribatterai, ma è solo un'ipotesi. ;)
EliminaMi ha sempre affascinato il lavoro del mastro vetraio, veder prendere via oggetti così delicati è una bella esperienza.
RispondiEliminaBuona giornata!
Un post molto interessante
RispondiElimina.. la magia del vetro.. a volte gli umani sanno essere poetici.. godiamoci questi sempre più radi esempi... :(
EliminaUn'arte forse poco conosciuta. Grazie di averci raccontato... Abbraccio
RispondiEliminaAmazing !!! come dicono gli americani . Faccio collezione di fermacarte e sfere di vetro per non dire di vasi in vetro sommerso , mi piaccion meno le "murrine" qualcuna però la ho , non posson mancare :)
RispondiElimina.. robe che affascinano...
EliminaIl mio ricordo dei maestri di Murano all'opera resta nitido, li ammirai incantata da ragazzina e non ho più cancellato la memoria.
RispondiEliminaIl vetro e la sua "trasparenza" a volte ci riconciliano col "l'altro".
E... Bel reportage fotografico.
Buon fine settimana.
...sono impressioni così lontane dal nostro (dal mio almeno) quotidiano, che non possono non rimanere marchiate..
EliminaConfesso che leggendo questo post sul vetro ho pensato subito ma che centra un festival del vetro con Piegaro ma con l'Umbria in generale? Poi mi son dato la risposta..che l'arte è di tutti e anche un paesino umbro può provare a far le scarpe a Murano.
RispondiEliminaPoi detto da me che sono della provincia di Venezia.
Forse mi dovrei vergognare perchè l'unica volta che son andato a Murano avevo 10 anni ed ero in gita con le elementari.... poi come tanti che hanno l'arte davanti gli occhi quasi tutti i giorni ma non se ne accorgono è scattato in me quel meccanismo di assuefazione.
Cioè avevo il "vetro" attorno a me (i genitori di mia moglie hanno in sala un meraviglioso lampadario in vetro di Murano , ma potrei citarti tanti altri esempi)ma lo sguardo si posava solo superficialmente e andava oltre.
Come quelli che cercano la bellezza e l'arte all'estero senza aver visitato prima il belpaese.
Il tuo post con quelle belle foto è riuscito a far vacillare un pò quel malsano meccanismo che albergava in me anche perchè forse ora è il momento giusto per fare una bella gita in laguna a riscoprire Murano per il vetro ,Torcello per il ricamo ecc..
Credo concludendo che il fascino del vetro sta nella sua trasparenza ,lo puoi modellare ,plasmare ma non è mai prigioniero di una forma ,non ha confini.
Fra le varie opere in vetro l'ultima che mi è rimasta impressa è un meraviglioso crocefisso fatto da un maestro vetraio di Murano che mio fratello ha regalato al prete che lo ha sposato.
Ciao
Massimiliano
..ho pensato anche io cosa ci incastrasse Piegaro con il vetro.. lì dove di solito ci danno di terracotta.. magari un artista di ritorno da Murano ha intuito il "business".. ;)
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