Quel
26 luglio la calura si era impadronita completamente della città.
La
circolazione, comunque considerevole, permetteva ancora un agile
manovrare nel reticolo cittadino, rispetto alla stagione invernale.
Ma
quando tutti i semafori, in piena autonomia, decisero loro i
colori da esporre...
il
delirio si rivelò improvviso.
Banditi
il rosso, il giallo e il verde, completamente svalvolata ogni
sincronizzazione, il libero arbitrio aveva preso il posto della
noiosa routine.
I
primi incidenti avvennero tra chi cercava di capire se davvero era un
rosa shocking quello che vedeva, e chi era rimasto abbagliato da un
blu elettrico indicibile.
Il
malva e il marrone invece stavano creando disastri, soprattutto tra
le automobiliste donne, più portate a cogliere le minime sfumature, ma
erano il seppiato e il turchese acceso a far impazzire di più.
Tamponamenti
a catena e frontali irrimediabili in gran parte dei casi.
Gli
incroci “semaforati” stavano diventando snodi pericolosissimi
quando non decisamente fatali.
E
se pure si rimediava all'incidente, in ogni caso si creavano
capannelli di curiosi che crocicchiavano in strada cercando di
analizzare il fenomeno.. i centralini del Comune stavano impazzendo
ovviamente
Il
sindaco, daltonico da sempre, non riusciva a capacitarsi della
problematica.
Forse
anche per questo era un convinto fautore delle rotatorie ad oltranza
Era
fuori dai gangheri ora, e stava aspettando il capo dei Vigili Urbani
che si occupava anche della Direzione tecnica, convocato d’urgenza.
Avrebbe
atteso invano però.
Si era appena schiantato contro un tir, abbagliato da un semaforo
color giada olivastra, mentre sfrecciava dal Sindaco, immaginando
che quel pistacchio anticato (che gli era sembrato di scorgere),
fosse realmente un verde pieno, solo vagamente sbiadito dal solleone
estivo.
Divertente, una rivoluzione colorata dei semafori della città stanchi di dover ubbidire a tempistiche imposte dall'uomo :-)))
RispondiElimina...e quando si stuferà anche ognuno di noi... sarà un gran giorno.. ;)
EliminaUna rivoluzione dai mille colori, per prospettive molteplici e arricchenti, in netto contrasto con le monocromie. Gran bel racconto :) in poche righe sintetizza il caos felice della diversità.
RispondiElimina..una pacifica rivoluzione..non di quelle che creano casini.. ma solo liberatoria consapevolezza...
EliminaE' una metafora. Io so a cosa si riferisce ma non ve lo dico.
RispondiEliminaSì, sono dispettoso.
Troppe regole. Anarchia ci vuole. Sana e incasinatissima anarchia. ;)
EliminaNon sono di Roma, ma penso di aver capito la metafora :)
Elimina...ahah... a Roma si stanno imponendo rotatorie assassine create da ingegneri stradali completamente fuori di testa... in confronto i semafori erano una manna dal cielo... ma ci scriverò un post.. presto..
EliminaSe è una metafora non lo so, ma una triste realtà e aspetto il pezzo sulle rotonde!!
RispondiEliminaArrivaaaaaaaaa!!!! ... ;)
EliminaGrande Franco, versione in prosa alla Rino Gaetano: un riferimento alla realtà, ma anche parole che possiamo fare nostre, adattandole alle nostre sensazioni (come hanno fatto Perla e il Rock Poeta) :)
RispondiEliminaadoro le rivoluzioni, e per me sono sempre a colori
RispondiEliminasempre
...anche se, di gran lunga, preferisco rosa azzurro e lilla...
Giù con un semaforo malva e lilla, Vettel lo vedrei molto male in pole position.. ;)
EliminaIn fondo, i colori sono ancora l'ultima nota libera di questo mondo^^
RispondiEliminaMoz-
La libertà c'è in abbondanza ma è disordinata, le regole di cui parla Franco sono odiose, perché sciocche.
EliminaDi note libere ce ne sono a bizzeffe... siamo probabilmente a non riconoscerle più..
EliminaUn film fantasy me lo vedrei bene da questo tuo racconto
RispondiElimina... con i frigoriferi che scaldano... le piscine che si svuotano.. e i telecomandi che cambiano i canali del vicino... ahah
EliminaMeglio un mondo a colori, che vivere nel grigiore della quotidiana routine.
RispondiEliminaSaluti a presto.
..colori impazziti però...
Eliminaohhh... un po' di colore e di vita!
RispondiEliminaStephen King sarebbe capace di farne un bel raccontino horror...
EliminaGran bel racconto e riflessione ;)
RispondiEliminaGrazie Pietro!
EliminaBravo, portami punti a sfavore della Capitale per la gioia di Maurizio xD anche se in questo momento ho un pochino di nostalgia e ci tornerei volentieri :)
RispondiEliminaLo sfavore della Capitale è uno solo: abitarci. Tutto il resto è a favore. ;)
EliminaI colori fanno parte della vita, guai se così non fosse... Importante è riuscire a metterli bene insieme tanto da farli diventare un bel bianco, che è, per me, candore, purezza.
RispondiEliminaIl colore per eccellenza perchè ne racchiude altri. Abbraccio