venerdì 1 luglio 2016

SEI MESI DI PROVE



 Conoscenza dello spazio scenico e degli altri attori, grado di adattamento e iniziativa che ognuno di noi riesce a generare e provocare, attività di laboratorio, fare “officina” e conoscenza per poi iniziare a lavorare su un canovaccio acquisito.


Il teatro è tutto questo, unito a quella sensazione prodigiosa dello scricchiolio delle tavole di palcoscenico, una percezione che misura la tua presenza e l’essere circondato da una struttura magica, permeata di pignoleria e dolcezza, di copioni vissuti e nervosamente spiegazzati, dell’odore del buio, della quinta che ti protegge e poi ti ribalta in scena.


Sarai tu sul palco, eppure avverti come un distacco, un altro da te, che conosci, sia chiaro, ma che impersona, assieme al personaggio di turno, le tue personalità che vengono a trovarti mentre reciti, mentre impersoni sogni di altre esistenze, movimenti e vita.

E finalmente eccoci, il teatro è colmo, luci accese, brusio sempre più forte che inquieta il silenzio gonfio di adrenalina al di qua del sipario, tra quinte esaminate mille volte, oggetti di scena ricatalogati all'esasperazione, entrate e uscite numerate, dissezionate.


Manca un nulla. Il teatro è pieno, le luci in sala affievoliscono.
Mi accomodo in poltrona curioso.

Il mio alter ego esordisce oggi.

















16 commenti:

  1. Ci vuole il distacco. Tu non esisti più, c'è solo il personaggio.

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  2. carramba che sorpresa, pure attore!

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  3. Spero che ci mostrerai il trailer della tua performance!
    Penso che sarai impeccabile, come nei tuoi post.
    Cristiana

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  4. Interessante... io l'ho fatto spesso... per analizzare me dentro certe situazioni.

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  5. Comunque ci vuole un proseguo se no sembra troncato .... Vogliamo sapere insomma!!!

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  6. Ciao Frà,
    come t'invidio, dovrà essere interessante fare Teatro!
    Io torno alla mia solita e piatta routine, intanto ti lascio un grosso in bocca al lupo...
    .
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    .
    ^___*

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  7. ma peddaverodavero o in senso metaforico?

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  8. Non vedo l'ora di vederti in scena Franchino mio, e il classico odore del palcoscenico, il fumo attaccato al sipario ,il legno che spesso si alza e viene sostituito dalla gomma,l'odore classico dei camerini vissuti con un misto di cipria e sudore?
    Una meraviglia...
    Ci si maschera si entra , si esce e ci si ritrova!
    Bacissimo

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  9. Ma dove, cosa, quando!

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  10. Deludo e disilludo tutti con una botta sola...
    Il post era omaggio a un passato e una passione indelebile... ma dalla prossima stagione si ricomincia davvero.. e per chi volesse sacrificarsi davvero... non mancherò di comunicare date ed eventi.. ;)

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  11. perfetto, mi sono ritrovato in ogni tua parola.
    un abbraccio dietro il sipario :)
    massimolegnani

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  12. per me sempre e solo stata una fantasia. almeno sul palcoscenico :)
    ciao

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    1. Ha "rappresentato" un bel periodo della mia vita (ho conosciuto mia moglie su quelle tavole..), spero si possa anche riprendere, ma siamo alla mercé degli eventi.. ;)

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