Conoscenza dello spazio scenico e degli altri attori, grado di adattamento e iniziativa che ognuno di noi riesce a generare e provocare, attività di laboratorio, fare “officina” e conoscenza per poi iniziare a lavorare su un canovaccio acquisito.
Il
teatro è tutto questo, unito a quella sensazione prodigiosa dello scricchiolio
delle tavole di palcoscenico, una percezione che misura la tua presenza e l’essere
circondato da una struttura magica, permeata di pignoleria e dolcezza, di
copioni vissuti e nervosamente spiegazzati, dell’odore del buio, della quinta
che ti protegge e poi ti ribalta in scena.
Sarai
tu sul palco, eppure avverti come un distacco, un altro da te, che conosci, sia
chiaro, ma che impersona, assieme al personaggio di turno, le tue personalità
che vengono a trovarti mentre reciti, mentre impersoni sogni di altre
esistenze, movimenti e vita.
E
finalmente eccoci, il teatro è colmo, luci accese, brusio sempre più forte che
inquieta il silenzio gonfio di adrenalina al di qua del sipario, tra quinte
esaminate mille volte, oggetti di scena ricatalogati all'esasperazione, entrate
e uscite numerate, dissezionate.
Manca
un nulla. Il teatro è pieno, le luci in sala affievoliscono.
Mi
accomodo in poltrona curioso.
Il
mio alter ego esordisce oggi.
Maddai!
RispondiEliminaSorrido...
Ci vuole il distacco. Tu non esisti più, c'è solo il personaggio.
RispondiEliminacarramba che sorpresa, pure attore!
RispondiEliminaSpero che ci mostrerai il trailer della tua performance!
RispondiEliminaPenso che sarai impeccabile, come nei tuoi post.
Cristiana
Interessante... io l'ho fatto spesso... per analizzare me dentro certe situazioni.
RispondiEliminaComunque ci vuole un proseguo se no sembra troncato .... Vogliamo sapere insomma!!!
RispondiEliminaCiao Frà,
RispondiEliminacome t'invidio, dovrà essere interessante fare Teatro!
Io torno alla mia solita e piatta routine, intanto ti lascio un grosso in bocca al lupo...
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Che monello che sei... ;))
Eliminama peddaverodavero o in senso metaforico?
RispondiEliminaNon vedo l'ora di vederti in scena Franchino mio, e il classico odore del palcoscenico, il fumo attaccato al sipario ,il legno che spesso si alza e viene sostituito dalla gomma,l'odore classico dei camerini vissuti con un misto di cipria e sudore?
RispondiEliminaUna meraviglia...
Ci si maschera si entra , si esce e ci si ritrova!
Bacissimo
Ma dove, cosa, quando!
RispondiEliminaCom'è andata?
RispondiEliminaDeludo e disilludo tutti con una botta sola...
RispondiEliminaIl post era omaggio a un passato e una passione indelebile... ma dalla prossima stagione si ricomincia davvero.. e per chi volesse sacrificarsi davvero... non mancherò di comunicare date ed eventi.. ;)
perfetto, mi sono ritrovato in ogni tua parola.
RispondiEliminaun abbraccio dietro il sipario :)
massimolegnani
per me sempre e solo stata una fantasia. almeno sul palcoscenico :)
RispondiEliminaciao
Ha "rappresentato" un bel periodo della mia vita (ho conosciuto mia moglie su quelle tavole..), spero si possa anche riprendere, ma siamo alla mercé degli eventi.. ;)
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