Mazzacurati
non c'è più, ma il suo ultimo (in tutti i sensi) film scorre via
leggero col suo ricordo ed in un fil rouge di storia esile e fragile,
seppur sostenuta dall'impudico attaccamento al vile denaro, sfronda
preoccupazioni e stereotipi e ci lascia godere sia degli innumerevoli
deliziosi camei, che della riciclata cinese senza erre o
dell' orso che allarga le zampe sconsolato.
Certo, se andiamo al cinema forti della nostra predilezione per Il Sacro Gra
rischiamo di restarci male e perdere il messaggio (come l'ottimo
Battiston smarrito tra le malghe alpine), volendo attribuire alla
affiatatissima coppia Mastandrea/Ragonese doti taumaturgiche
sicuramente non in dotazione,
ma lo spirito del film va colto proprio
in quella frammentazione tenuta assieme dalla ricerca di una felicità
che più che scavata nell'imbottitura di una serie di sedie dal
kitsch demenziale, andava rivelata nel tenero accompagnarsi dei due
protagonisti che sfocerà nel giusto quanto inevitabile lieto fine.
Mastandrea,
tatuatore romano separato, si cala da par suo nell'ambientazione di
questo nord est spesso paranoico esaltandosi con la sua romanità.
La Ragonese dalla frangetta che acchiappa, alterna dolcezze,
imbarazzi ed esatti tempi comici. Battiston fa da collante con la
consueta bravura assemblando un pretone col mito dei bimbi da sfamare
e le pecche (in)confessabili da videopoker-dipendenza.
Le grottesche miniapparizioni di una valanga di personaggi di contorno, ma dall'irrinunciabile
presa, rendono infine, l'opportuna amalgama a questa farlocca e bizzarra caccia al tesoro.
Da Balasso
a Marzocca, da Albanese (anzi “dagli” Albanese) alla Vukotic, da
Orlando a Citran, passando per macchiette irresistibili come
l'erotomane Maria Paiato o Roberto Abbiati col suo villico autistico.
E a chiudere, scodinzolante, lamecagneta.
Tutto
sommato, senza di lei, niente sedia e niente felicità.. ciao Carlo.
Un ultimo, sorridente, grazie!
Frangetta che acchiappa :)
RispondiEliminaSi, so' sensibile alle mezze frangette.. ;)
Eliminagrande regista Mazzacurati, grave perdita
RispondiElimina..ed ottimo sceneggiatore...
Eliminaabbiamo perso un artista che sapeva dipingere la quotidianità e la sua terra come nessun altro
RispondiEliminaTra le immagini ho visto un dipinto che somiglia a quelli di Ligabue. Ho letto tanti nomi e mi sembrano tutti giocatori di calcio.
RispondiEliminaTi piacerebbe Gus... lo so.. ;)
EliminaDunque qualche momento di distrazione di qualità.
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