A
volte (mi) predico
il
vivere come se quel vivere,
dietro,
attorno e davanti a noi,
non
sia.
Non
effluvio, non essenza,
non
radice interrata
non
rubato da mani di ladro,
o
nube accartocciata
da
vento iroso.
Ma
sgretolato di sabbia fine,
ben
allineato di vista colma.
Perché
la speranza la curiamo
e
ci sopporta l'esistere,
ma
termina lì il suo ingrato compito.
Non
dev'essere orizzonte né fine.
Solo
un nobile mezzo.
(e
più saggiamente scorgeremmo
quello
che molti di noi
già
scorgono... ;)
Grazie per il buongiorno poetico :)
RispondiEliminaun Franco poeta questa mattina ! :-)
RispondiElimina.. e ma ciò il mio libercolo proprio qui a fianco.. ---->>>
Eliminapubblicità progresso :-)
Elimina..sul progresso non ci giurerei.. eheh
EliminaE vivere sia
RispondiEliminaApertura mentale... meno legacci, nessun timore... c'è un app da scaricare?!?
Eliminaapperò :-)
RispondiElimina.. ogni tanto sfogliamo la malinconia..
EliminaPerché la speranza la curiamo
RispondiEliminae ci sopporta l'esistere,
ma termina lì il suo ingrato compito.
Non direi "ingrato". Direi "esile".
Un concetto un po' diverso.
(anche poeta dunque...)
Sulla Speranza ho scritto un post:
EliminaBisogna che diventiamo poveri, ossia certi di alcune grandi cose.
Il povero è chi è certo di alcune grandi cose, per cui costruisce una cattedrale, anche se vive in una catapecchia, essendo così cento volte più uomo di chi ha come orizzonte ultimo un appartamento confortevole.
Perché essere poveri è essere certi?
Perché la certezza implica l'abbandono e il superamento di sé. " Sono piccolo, sono niente, la cosa vera e grande è un'Altra".
Secondo l'economia la povertà è la mancanza di un reddito, di una proprietà, di un bene.
Non c'è un automatismo che ti fa passare dalla povertà economica alla Fede, anzi la povertà può incattivirti, spingerti a rubare, oppure prostituirti.
La teologia dà un concetto diverso alla povertà, cioè l'abbandono e il superamento di sé e la certezza di un Altro. La povertà è un amore non verso se stesso ma diretto a raggiungere un altro. La povertà è un corollario della Speranza. Se non diventi povero (l'abbandono e il superamento di sé) non puoi sperare. La Speranza di un uomo è che la sua Fede giunga a compimento. Ma per sperare devi avere la certezza su una cosa presente. La Speranza come certezza in una cosa futura poggia su tutto il passato cristiano, poggia su tutta la memoria cristiana, poggia su tutta la certezza di quella Presenza che è incominciata duemila anni fa ed è arrivata fino a te. Se non c'è puoi solo dar spazio all'immaginazione.
"Domani vinco al lotto è divento ricchissimo". Le esigenze del cuore pretendono di essere esaudite. Siccome l'uomo non ha la forza di realizzarle, di raggiungere cioè il traguardo che esse fanno prevedere, l'uomo dà forma a questa pretesa secondo il volto, secondo la consistenza fragile e ultimamente illusoria che si chiama sogno. Il cuore dell'uomo sogna, dà una forma positiva al suo cammino. Ma il sogno del cuore dell'uomo non può sostenere le ragioni di una certezza, della certezza che le esigenze siano esaudite.
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EliminaHai mai letto "La leggenda del santo bevitore" di Roth, il grandissimo Joseph Roth (non Philip)?
EliminaLa speranza è grimaldello e torcia; e cosa, per me, diversa dalla Fede: due concetti che viaggiano a velocità e per mete differenti. La leggenda l'ho vista al cinema e di Roth (Joseph e non l'altrettanto mitico Philip) ho letto solo Il peso falso: una bella mazzata alla speranza, almeno quella da larghe intese.. ;)
Elimina@Mia : e riguardo all' (anche poeta dunque..): è il dunque ad intimorire...
EliminaPersonalmente preferisco di gran lunga Joseph: decadente e imponente, come piace a me. Le sue atmosfere da Ancien Régime sono ineguagliabili. Un po' come quelle di alcuni libri di Zweig (conosci?)
EliminaIl "dunque" era molto innocuo, credimi. Da leggere con tono sorpreso, non intimidatorio.
Non conosco Zweig ma ora m'informo.. ;)
EliminaChiedo immensamente scusa, ma ho compiuto un errore clamoroso.
EliminaLe atmosfere dei libri di Joseph Roth riguardano quel periodo che va sotto il nome di "finis Austriae". L'Ancien Régime è tutt'altro. Che gaffe!
Zweig è un gigante. Te lo consiglio di cuore. Se ami le biografie, mi permetto di suggerirti quella che ha scritto su "Maria Stuarda" o quella su "Erasmo da Rotterdam".
(scusami ma di tanto in tanto inciampo nella mia storditaggine!)
Credo che per scorgere quelle cose sia necessario uno sguardo con meno filtri^^
RispondiEliminaMoz-
Bella lettura ;) Anche meno pippe mentali (traducendo alla Johnny Palomba...)
EliminaBel pezzo meditabondo :) Se non l'hai copiata (scherzo! ^^), davvero, complimenti, un bel pezzo non da tutti e non per tutti :)
RispondiEliminaTo jest doskonały czaws na jakieś plsny na przyszłоść i tߋ czas , aby być szczęśliwym .
RispondiEliminaMam przeczytać tеn ppst i jeśli mógłbym chcą Proponuję kilka lub doradztwo .
Możе jesteś może pisać kolejne artykuły odnosząсe się do tego artykułu.
I chcą więcej rzeczy o tym!
Alsօ viksit my web-site; jak zainstalować The Sims 3
ahah.. e non copio neanche le deliranti favolette che mi ispira la vostra fantastica liaison.. ;)
RispondiEliminaMolto bello. Molto auspicabile :)
RispondiEliminaA volte la penso una vita di certezze.. illusione?! E perché no? ;-)
EliminaNon mi viene in mente alcuna citazione ad effetto.
RispondiEliminaSai sono una ragazza semplice.
Pertanto ti dirò: bello il tuo scritto.
Infonde speranza.
Speranza.
EliminaIn questo mio tempo ho imparato che spero solo per me. Come dire. Se cambiamento dev'essere, o stabilità dev'essere, chiamo Gioia, all'appello... E cambia la prospettiva dello sperare. Non come qualcosa che attendo passiva...
Ciao :)
Concordo con Gioia. Nome omen.
EliminaE' un inno a non accartocciarsi... cosa che spesso non riesce a me per primo.. :(
EliminaBella, bella davvero. Invidio chi sa scrivere poesie come questa (non tipo 'il cielo è blu nel mio cuore ci sei tu').
RispondiEliminaMi fa pensare ad una capacità di arrivare a qualcosa che a tutti gli altri sfugge.
Hai poco da invidiare tu che tramuti sensazioni in righe stampate solo da cogliere e respirare di cuore. Hai molto poco da invidiare... ;))
EliminaChe bel complimento che mi hai fatto. Davvero troppo buono. Grazie :))
EliminaBella profonda , ma leggera come una piuma...
RispondiEliminaMi fa molto pensare e mi tocca tanto da vicino , caro Franco mio..
Un bacione!
che bella giovanotto. un respiro lieve.
RispondiEliminaSì, la speranza, dolcissima compagna di viaggio, ma Io vado fuori tema ...
RispondiEliminaIl tuo "Non sono una nuvola" l'ho iniziato a leggere appena ci siamo salutati, poi ti tormenterò magari in PVT sull'argomento, ma sappi che mi sono inchiodata sulla tua "Eri già". Mi hai fatto venire in mente tante, tantissime cose.
O forse anche in quella c'era la speranza, magari latente ... forse non sono fuori tema. Ciao, buona giornata da quella con lo zaino, ma senza barba.
Buona giornata Marilena dallo zaino magico!! Non sei fuori tema perché quella Eri già coltivava speranza di un qualcosa più grande in un angolo di cuore...
EliminaIo mi sto ascoltando questo pezzo che amo, Polvere dei CSI. E secondo me qui non è fuori luogo.
RispondiElimina..e non ci suona male neanche sul tuo Altre volte.. ;)
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