"La croce divelta" |
La
croce divelta (1988)
un
film di Aurelio Pitorri
con
Michele Folli, Marion Feels, Orlando Goltray, Demi Creep, Alessandro
Urbani
Un
Papa impazzito (o rinsavito) un bel giorno decide di regalare il
Vaticano, svendere proprietà, liquidare monasteri, disfarsi di
chiese, “spossessarsi del demonio” come annuncia all'Angelus.
Si
scatenerà una guerra santa. Il vicario di Cristo se la rischia, i
popoli plaudono, i potenti deplorano, l'esempio viene raccolto a
denti stretti. Gli equilibri si sfaldano, i coperchi si ribaltano. Si
rischia il collasso dell'apparato “Chiesa”, inteso come emblema
di potere.
Un
giovane sacerdote (un Folli finalmente all'altezza delle promesse) ed
una suora laica (la fin troppo fascinosa Creep), affiancati dagli
eventi, imbastiranno la fuga del Pontefice (Alessandro Urbani forse
troppo perennemente accigliato) minacciato dai poteri occulti.
Che
assomigli molto a Giovanni Paolo I non è probabilmente un caso,
questo Papa visibilmente turbato che si affida spesso in preghiera ad
un Dio antico quanto dimenticato. La storia affascina anche se
convince a fatica la maratona dei fuggiaschi tra sette, sodalizi,
congregazioni ed associazioni più o meno occulte che tentano il
ripristino degli equilibri di potere.
Esalta in compenso l'angoscia
dei ricchi di spirito che si abbatte sui ricchi (e basta), la tenacia
della Fede sulla barbarie del profitto, gli orizzonti della speranza
oltre i confini della miseria (di spirito).
Il finale vagamente
fantasy magari non esalterà il puritano ma dona verve ad una trama
altrimenti non sufficientemente affrancata da un classico mystic
thriller.
Una certa new age rivalutata in ambito possibilista, tutto
sommato, può incarnare il sogno dello spettatore medio.
Gli
escamotages sfiorano la credibilità come neanche Dirk Selley aveva
mai fatto supporre con le sue teorie letterarie, ed il montaggio
frenetico, i piano sequenza mozzafiato ed ardite sequenze con camera
a spalla rendono commestibili le oltre due ore di proiezione, anche ai palati più
ostici.
Opera prima, questa di Pitorri, pupillo ed ex aiuto regista
di Frank Dubolt, da non sottovalutare quindi.
direi interessante, non lo conoscevo
RispondiEliminaCi avrei giurato...😁
EliminaOpera prima e anche ultima, perché poi Pitorri, dopo quest'opera shock, è stato ucciso in un incidente stradale (è stato ucciso, ribadisco)
RispondiElimina:D
Le indagini sono ancora in alto mare, sembra che il Distributore dell'epoca, Arginox( legato alla Curia Romana), abbia complottato per eliminare il regista..
EliminaChissà se il buon Mick Paolino di Pulp Standoff scriverà un post di misteri su questa storia...
EliminaMagari lascia fare al Drugo..
EliminaPoteva essere coinvolgente, ma quel "finale fantasy" mi spegne tutta la voglia di guardarlo...
RispondiEliminaMeglio così, ti assicuro..
EliminaBisogna trovare qualcuno, folle o rinsavito si decida a regalare l'Italia.
RispondiEliminaProbabilmente è stato già fatto e la multinazionale proprietaria non ha cambiato il nome.
..certo quelli non regalano niente..
EliminaQui da me si dice che "quando tuona da qualche parte piove" .. mi piace molto questa tua recensione, anche la nota di Riky .. parto da qui quindi poi leggerò su web e poi il film..
RispondiEliminaBuongiorno Franco, buona giornata
Ciao! Se riesci a scaricarlo fammi sapere..
EliminaHo delegato questa cosa poiché non sono proprio "tecnologica"..ti aggiorno se riusciamo.
EliminaBuongiorno Franco, buona giornata
Decisamente un film fantasy. Ciao Franco, buon pomeriggio.
RispondiEliminasinforosa
Molto fantasy.. ;)
EliminaNon male la trama :D speriamo che qualcuno produca questo film, così prima o poi lo posso scaricare :D
RispondiEliminaIl fine ultimo era questo.. ;)
EliminaFilm che non conosco,vedrò se lo trovo da qualche parte!
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