Una
delle cose per le quali tendo a vantarmi è una presunta obiettività
che voglio assolutamente mantenere in questioni come ad esempio controversie politiche tra amici, robe che mai travalicano un teorico buon
senso, ma dove - quando infervorano gli animi - cocciutaggine e miopia cercano di difendere un ottuso attaccamento al proprio punto di vista che manco le cozze bretoni.
Si
parlava della situazione a Roma con amici di ferma fede PD che
tendevano a dimostrare come la Raggi (alla luce dell'immobilità di questi primi mesi) sia assolutamente non in grado
di gestire politicamente la capitale d'Italia e come loro lo avessero
predetto in tempi non sospetti, lucidi esperti di dinamiche politiche.
Io
ho votato Raggi invece, stufo dell'incapacità che ha portato la
capitale allo sfascio, ma anche pentendomene subito dopo, e soltanto
guardando come la nuova sindaca mantenesse nell'organico politico
(anche contro il parere dei vertici M5S) gentaglia fino a poco tempo
prima appartenente al nucleo di mafia capitale. Quando si dice che uno non si tappa occhi e orecchi.
Questi
amici sostenevano - legittima aspirazione - il sogno di una Roma che divenga una piccola Svizzera, quindi inutile votare chi non ha ne' esperienza ne' tanto
meno credenziali.
Io facevo notare che quelli che avrebbero "esperienza e credenziali" hanno trasformato Roma in una città
invivibile, quindi tanto vale provare chi, almeno in teoria, propone
soluzioni alternative.
Ora
la questione di fondo è che se per vent'anni la tua città è andata
irreversibilmente affondando, governata da chi hai sempre votato tu (tranne la parentesi Alemanno che peggio me sento), e che nei sogni vorresti vivere in una specie di giardino fatato, come
pretendi di riuscire nell'impresa continuando a rinnovare il mandato
a questi reiterati banditi?
(e tralascio il piccolissimo particolare che l'unico esponente PD che sembrava voler rinnovare qualcosina - Marino - è stato fatto fuori proprio dal suo stesso partito...)
Da
parte mia so bene che i cinque stelle non mi danno nessuna garanzia
se non le chiacchiere, ma non possedendo la classica palla di
cristallo per prevedere il futuro, tento, almeno, di metterli alla
prova. E sempre precisando che la nuova giunta collusa con i residui
di mafia capitale mi ha fatto andare immediatamente su tutte le
furie.
Questo
a dimostrazione che non si può argomentare di politica così come si
tifa per la Roma o per il Milan.
Bisogna
cercare di capire. Di aprire gli occhietti. Di mettere da parte le
bandiere, gli slogan e i pregiudizi.
Di ragionare a mente e cuore
sereno.
Chi
solo ora vede, e denuncia a gran voce, che "Roma fa schifo" mentre fino a ieri vivacchiava senza lamentarsi, abbia l'onestà intellettuale di comprendere che, specialmente
in politica, nessuno possiede l'unica ricetta giusta.
Specialmente
quando vedi, e tocchi con mano, che le medicine prese fino ad oggi ti stanno uccidendo. E
neanche tanto lentamente.