Spettacolo
per gli occhi
e per i sensi.
Basterebbe
questo a promuovere una pellicola
che definire “per bambini”
è
sensibilmente eufemistico.
Ho
trascinato la consorte al cinema, facendole esaltare, per una volta,
l'etimologia del sostantivo del quale si fregia (con-sorte);
l'ho ubriacata a dovere con due ore di sciamannate visionarie, di
draghi di ogni misura e carattere letteralmente volanti per la sala,
vomitanti fuoco dalle uscite di sicurezza, viranti in picchiata
sotto le porte della toilette e saettanti fuori dal mega schermo.
Scene
di battaglie tra locations di ogni genere sfrucugliate fin
nell'anima, grazie al legittimo occhialetto di supporto che finalmente ti sballottola bulbi oculari e cervello in pirotecnica centrifuga.
Sottosuolo,
mari e cieli solcati a velocità e realismo tali da farti tenere
stretto ai braccioli per paura di non volartene via anche tu..
Una frizzante gardaland formato cinema che si beve qualsiasi altro spaccio di
inverosimile e fasullo 3D millantato da regie e produzioni
truffaldine che pure continuano a spacciarne ad ogni pie' sospinto (a cominciare da quella sòla di Avatar...)
Qualche
sbrago sceneggiaturiale stile Cesaroni lo troviamo.. come la mamma
che molla il figlio per vent'anni.. o il cattivo un po' pirla, ma non
mancano i tentativi di costruzione psico/pedagogica con pistolotti
vagamente etici, tipo l'elogio della pace, il giusto discernere dei
valori e delle debolezze umane o il culto della famiglia comunque
pilastro basilare di ogni società, tutti svariatamente distribuiti
e, anche loro, certo non l'ideale per un'utenza bambinesca armata
di popcorn e bevande stragasate.
Ma
il fulcro del film, ragazzi
- e non mi stanco di sottolinearlo -,
sono le evoluzioni folli che un 3D
finalmente all'altezza (ma anche alla larghezza, alla lunghezza ed
alla profondità..) riesce a elargire a tutta la storia.
Astenersi
sofferenti di vertigini, mal di mare, claustrofobia e, in genere, paciosi
usufruitori di avariate montalbanerie.
