Prendo
spunto da un articolo sulla “Domenica” del Sole 24Ore dove
Camilla Tagliabue recensisce “Mondo piccolo. Spedizione nei
luoghi in cui appena entri sei già fuori” (Laterza, Bari) di
Valerio Millefoglie.
Dove
si narra di luoghi minimi sparsi per il mondo, zoo ad una gabbia, hotel monocamera, micro
teatri (e noi ne abbiamo uno meraviglioso a Monte Castello di Vibio,
vicino Perugia), riferendoci di una fenomenale e fascinosa “ultima,
minima, spedizione per approdare a Nona, un'isoletta croata, sede
della più piccola cattedrale mondiale. Qui i matrimoni si celebrano
con un coniuge per volta, da separati perché in due sull'altare non
ci si sta. Si entra uno alla volta. Chi aspetta fuori non sa cosa
dirà l'altro. L'unico testimone dello sposo è lo sposo. L'unica
testimone della sposa è la sposa. Non esiste fede maggiore di
questa.”
E
mi ha così intenerito questa storia che ho cominciato a fantasticare
di altre stravaganti minuzie, come l'autobus ad un posto, che quando
suoni il campanello per scendere alla tua fermata, sei al capolinea,
visto che te lo guidi da solo e sei anche il controllore.
O
la spiaggia coì piccola che ospita una sola risacca a stagione.
E
poi cè la biblioteca più piccola del mondo con un solo libro
(Centuria di Giorgio Manganelli ovviamente, anche un buon escamotage visto
che il sottotitolo del libro è cento piccoli romanzi fiume).
E
ancora la gelateria a un solo gusto (cioccolato all'arancia
immagino..)
e infine ecco la penna così minima che ha inchiostro per
giusto due parole:
“Ti amo” o “ti odio”. A
seconda dell'umore.
però la gelateria monogusto preferirei averla al gusto stracciatella :-(
RispondiEliminaE' un post che svela cose a me sconosciute. Ho provato molta tenerezza e ammirazione per la tua sensibilità.
RispondiEliminaGrazie Gus.. quella fede racchiusa in una promessa fatta all'oscuro dell'altro mi ha colpito molto.. dovremmo fare molto di più in silenzio, e senza testimoni, noi come unica platea del nostro agire (parlo di Bene ovviamente, perché il Male lo occultiamo da sempre con raffinata professionalità... )
Eliminadavvero interessante e particolare... io cmq per la gelateria monogusto opterei decisamente per la cioccolata :-)
RispondiEliminaCioccolato senza arancia anche per me! :)
RispondiElimina..ma come lo sapevo che v'incartavate tutti in gelateria!.. eheh..
EliminaE se l'inchiostro bastasse solo per un "ti"?
RispondiElimina..per un"ti" virgolettato? ;)
EliminaNo no, niente virgolette. Ti (e magari tre puntini... C'è sempre l'inchiostro per tre miseri significativi puntini)
Elimina..in fondo si, il "ti" è già rappresentativo di ampie aperture (...)
Eliminail post fatto di una sola parola...
RispondiElimina;-)
Mito di un K...
Eliminadunque:
Elimina"mito"
;-)
Anche "cioccolato all'arancia" è un escamotage hehehe...
RispondiEliminaÈ da poco che vengo a curiosare su questo blog ma mi sembra proprio un piacevole angolo di web... Arrivederci! :-)
Grazie!.. io lo trovo un connubio intrigante (non il mio blog col web, il cioccolato con l'arancia.. eheh..)
EliminaLa vita.
RispondiEliminaLa vita racchiude minuzie. E' che certe le ingigantiamo a dismisura..
Eliminala minuzia in generale sono io...
RispondiElimina...sono "alta" un metro e mezzo o poco più...
..un metro e mezzo esplosivo, però..
EliminaBellissima la penna con l'inchiostro così limitato. In fondo, tanto basta per dire tutto: un ti amo o un ti odio. Così semplice e così profondo :)
RispondiEliminaLeggendo il tuo post mi è venuto in mente Willard Wigan, Penso si abbini bene :)
..non lo conoscevo.. una cosa è certa, a Wigan certi famosi detti evangelici riguardanti crune e passaggi difficili, je fanno un baffo... ;)
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