Quel cellulare che non risponde te lo smolecolo.
Lo prendo e gli strappo tutti i suoi microchips.
Adombro le commutazioni ed eviro gli impulsi.
Poi sondo i satelliti che ti parabolano veleni
in traffico urbano e non, intasandolo,
e inaridisco le utenze turbolenti (ma pure quelle sonnacchiose..).
Strappo condensatori, suonerie, bobine e ricevitori.
Annichilisco tutti i roaming, falcidio le linee, sturbo le centraline,
divelgo le fibre ottiche,
sconvolgo gli impulsi di selezione
e riduco a nulla la comunicazione interstellare.
A quel punto ti resta in mano una minuscola particella
di rudimentale accrocco elettromeccanico.
Residuo di silicio pasticciato.
Ti parrà comunque di avvertire un vago suono a tratti.
Accosta allora quella muta insignificanza
al tuo orecchio e prova a rispondere
all'unica persona che può ancora chiamarti:
io