E resto lì col naso appiccicato al finestrino e la testa letteralmente tra le nuvole, affascinato come mi capita talvolta davanti ai lapilli imbizzarriti di un falò. L'aereo segue la linea della costa occidentale, risalendo dalla Calabria, e tra gli sbuffi e i cirri, le capriole e le incredibili arzigogoli nubeschi, distinguo la costa e mi diverto a riconoscere i luoghi come su un Google maps in real time, scorgere il Vesuvio tutto imbatuffolato e sentire la voce di bordo che annuncia l'inizio discesa a Fiumicino, è di uno assurdo apparente che lascia perplessi.. questo comincia a scendere a oltre duecentocinquanta chilometri dal traguardo!!
E allora le nuvole che fino a un attimo prima scorgevi stese sotto di te in manto irregolare o a tratti perfettamente stese come lenzuola di letto appena rifatto, iniziano a mischiarsi con la carlinga e i motori, ti frullano sul vetro e ti mischiano l'orizzonte, le tocchi quasi e ti paiono confidenzialmente vicine per quanto distanti, come tutto un mondo che vorremmo ammansire.
NON SONO NUVOLA
IO NON SONO NUVOLA CHE DI VELA SOFFERTA SFIORA IL RICAMO, NON SONO PANNO STESO A RACIMOLARE VENTO UMIDO, NON SONO FUNE DI SEGGIOVIA INGHIOTTITA DA NEBBIA VORACE, NON SONO L’ORA TRASCORSA IN GOCCIOLANTE ATTESA DI TE. NON SONO PEDONE IMPAZZITO, PALLIDO AVORIO, SULLA SCACCHIERA DEI TUOI SOGNI RIGURGITATI. SONO FASTIDIOSA PRESENZA INCRESCIOSO FOLLETTO, ROCAMBOLESCO PARADOSSO DI FELICITA’ SFUGGITO ALL'INVENTARIO.
Eccolo il mio sogno.
Sfuggire all'inventario.
NON SONO NUVOLA
IO NON SONO NUVOLA CHE DI VELA SOFFERTA SFIORA IL RICAMO, NON SONO PANNO STESO A RACIMOLARE VENTO UMIDO, NON SONO FUNE DI SEGGIOVIA INGHIOTTITA DA NEBBIA VORACE, NON SONO L’ORA TRASCORSA IN GOCCIOLANTE ATTESA DI TE. NON SONO PEDONE IMPAZZITO, PALLIDO AVORIO, SULLA SCACCHIERA DEI TUOI SOGNI RIGURGITATI. SONO FASTIDIOSA PRESENZA INCRESCIOSO FOLLETTO, ROCAMBOLESCO PARADOSSO DI FELICITA’ SFUGGITO ALL'INVENTARIO.
Eccolo il mio sogno.
Sfuggire all'inventario.
Scusate il testo ammucchiato (anche se parlando di nuvole un po' di ammasso imbronciato non ci sta male.. ), ma sto avendo problemi col blog, con le bozze e col browser... ;)
RispondiEliminaMa quello che vedo qui a destra è il libro da cui è tratta la parte finale del post?
EliminaQuella frase molto bella "NON SONO L’ORA TRASCORSA IN GOCCIOLANTE ATTESA DI TE", posso eventualmente copiartela nel caso in cui qualcuno mi facesse aspettare sotto il sole (o sotto un'acquazzone)?
p.s. periodo di problemi co' 'sti blog ;)
Sì, è tratta dal mio libro.. e la puoi usare quando vuoi. Anche mentre aspetti l'idraulico.. ahah
Elimina:D
EliminaPer un attimo ho pensato al film up on The air con clooney
RispondiEliminaIo non potrò mai avere la testa tra le nuvole; non avrò mai la possibilità di “riconoscere i luoghi su un Google maps in real time”; non potrò mai scorgere le cime di un vulcano; non potrò mai atterrare a Fiumicino. Ma neanche a Ciampino. Perché ho paura di volare! :-(
RispondiEliminaFallo un piccolo passetto temerario, anche io ho sempre una bella paura, specie al decollo e all'atterraggio, ma l'esperienza è da assaporare.. ;)
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
Elimina(commento precedente con refusi)
EliminaPer farti passare la paura di volare ti mando in macchina con una mia amica. Provata questa esperienza, in aereo ti sentirai perfettamente sicura e a tuo agio.
In nave/traghetto, invece, basta che il mare sia un po' mosso e sto malissimo. Simpatico per una che in mare ci vivrebbe :)
Dio quanto amo volare, non lo faccio da troppo tempo :)
RispondiEliminaEd io che pensavo al libro della Tamaro. Ma quella è "La testa FRA le nuvole"...
RispondiEliminaIo di sfuggire all'inventario non c'avevo proprio mai pensato, ma ora che mi ci hai fatto pensare, quasi quasi comincio a desiderarlo anche io.
RispondiEliminaMagari su un'isola... ;-)
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