lunedì 2 giugno 2014

EDGE OF TOMORROW - SENZA DOMANI (2014)


Felicissima contaminazione. Anche se tratto da una novella del giapponese Hiroschi Sakurazaka nel 2004 (diverrà una striscia a fumetti quest'anno in occasione dell'uscita del film), il tributo a Ricomincio da capo, capolavoro di Ramis dove Bill Murray si risveglia tutte le sante mattine condannato a ripetere la sua giornata, è ovviamente elevatissimo. 

Ma rispetto ad altri triti scimmiottamenti - Source Code su tutti -  il loop temporale si sviluppa in centinaia di (s)variate frazioni ripetute che esaltano montaggio ed effervescenza filmica ubriacando la platea, sommando gigionesca ironia e situazioni paradossalmente comiche, in un panorama di tragicità sempre incombente.
Avevo inesorabilmente bocciato Cruise nell'ultimo fantascientifico Oblivion, pesante e contraddittorio kolossal, con il nostro Tom stucchevole e noiosa maschera eroica.
Stavolta mi ha ribaltato le inquiete aspettative e lo ritrovo in una felice parodia di eroe involontario, che da pavido opportunista lo trasformerà in eroe facendolo crescere con le paure e le insicurezze che ogni comune spettatore può traslare dallo schermo alla poltrona.


E non c'è neanche il tempo (altra contraddizione in termini) di esaminare i risvolti psicologici di una giornata replicata all'infinito, non ci si impantana mai perché, per forza di cose, si evolve sempre a ritmi da convulso videogame lasciando, ogni volta, spazio solo allo stupore.
Ai corto circuiti temporali aggiungiamo l'elemento fantascienza extraterrestre che varrebbe già un film a sé stante, con alieni telepatici e dalla connotazione ferocemente bastarda, ed eccovi servito un ricco menù dove frenesia, action, idee per uno sviluppo “coerente” (nonostante la materia capricciosamente volubile con la quale abbiamo a che fare), avanzano di pari passo coinvolgendoci fino all'inevitabile happy ending, ma con ricca sorpresona ad ottimo effetto finale che non sto certo ad anticiparvi.


Emily Blunt è l'elemento “femminile” di raccordo in questa storia, perfettamente funzionale nonostante la rudezza della quale è investita e capace di emanare un ipnotico fascino involontariamente malinconico e tormentato che impareremo a conoscere.

Location ed effetti permeati di spettacolare realismo, ma certo è il fluido effetto manipolatorio di dinamiche apparentemente ripetitive, l'arma segreta di questo eccellente blockbuster .


domenica 1 giugno 2014

MALAPARATA



A Mosca, il 9 maggio scorso, per il 66esimo anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, ha sfilato di tutto e di più.
Una vetrina ostentata di uomini, armi e mezzi 
a costi spropositati.

In Islanda, invece, esiste solo una simbolica forza di peace-keeping. una parata potrebbe durare dai tre ai quattro minuti, 
costo stimato: 35 euro.


La Festa di domani, 2 giugno, ricorda ciò che è accaduto sessantotto anni fa, il 2 giugno del 1946: il referendum istituzionale, che ha abolito la Monarchia e istituito la Repubblica; la scelta dei rappresentanti all'Assemblea Costituente, eletti a suffragio universale (per la prima volta votarono anche le donne); ed il lavoro dell’Assemblea Costituente che tira fuori una Costituzione tuttora tra le più belle dell’intero Occidente.
Una Costituzione che, tra le altre cose, all’art. 11 ribadisce:


L’Italia ripudia la guerra
come strumento di offesa alla libertà
degli altri popoli
e come mezzo di risoluzione
delle controversie internazionali”.


Perché rappresentarla con una parata militare, allora?
E non invitare allegre e festose scolaresche, garbate crocerossine, volontari della Protezione Civile, boy scouts e, proprio al limite,
utilità sociali come i Vigili del Fuoco?


Forse perché nell'immaginifico popolare (e non solo) il “militare” fa ancora trend e ispira “sicurezza” e buoni sentimenti (!?)

Resta quindi salva anche la paratella militare di quest'anno, costerà solo due miloncini di euro (che invece di essere utilizzati per qualcosa di sensato tipo, chessò, un nuovo centro di accoglienza immigrati a  Lampedusa che ci faccia vergognare di meno), saranno gettati via anche stavolta ma con mezzi e pupazzi risicati, qualche attrezzo arrugginito da collezione e male in arnese, cavalli dondolanti scampati alle polpette di Ikea, modellini di elicotteri della Mattel, aeroplanini ad elastico, e giusto qualche plotoncino sparuto in marcia rallentata, sfoggiando magari un novello passo dell'oca con rischio menisco e crociati per una mezz'oretta di sfilata dimessa, che vedrà - ecco la novità di quest'anno - Rappresentanze Ufficiali di figure considerate a torto di second'ordine quali: 
nocchieri, palombari, siluristi, radaristi, furieri, l'esercito della salvezza, la Guardia armata padana, i fanti cavallerizzi, la brigata distaccata dei motoristi navali, la flottiglia di complemento degli assaltatori da campo, un F35 in cartone pressato 3D a grandezza naturale,  la cavalleria contraerea, i corpi di vascello onlus, le giovani marmotte, i torpedinieri sommozzabili no profit, gli arditi vettovagliati, la protezione sociale urbana, la lega antivivisezione, le suorine di San Vincenzo e le venerabili di San Barnaba ad Eterno Ausilio Grandi Feriti, i torrecontrollisti, i fantalpini a cavallo e il distaccamento pattugliato dei sottotenenti di vascello, corvetta, fregata e, per la prima volta, motoscafi da ricognizione antisbarco libico truccati da barconi.

Le Freccette Tricolori, una volta simbolo della parata, no. Rimarranno ai box, come i carrarmatini perugina, ma le celebrazioni di quest’anno sembrano tutte improntate al risparmio e alla morigeratezza (neanche stavolta corroboranti oliva-aperitivo-tramezzino al Quirinale ma giardini aperti a chi vorrà sorbirsi tre quarti d'ora di fila).

Quest'anno si spera di non scavallare l'equivalente del rimborso elettorale alla lista Di Pietro (che non esiste già più). Più o meno quel paio miserabili milioncini di euro indicati qualche riga sopra,  ritenuti inservibili per altri (L)usi...

Certo, abbattendo del tutto il Ministero della Difesa qualche ricco soldino in più lo raggranelleremmo pure, riducendo però sul lastrico migliaia di “militari” indispensabili e prestando decisamente il fianco, ad esempio, alle mire espansionistiche di San Marino.
E a noi non pare proprio il caso di rischiare.


Io, intanto, il 2 giugno spero che gli  piova. Ma di brutto.



Intervista sondaggio:

Cosa pensa mentre assiste alla parata?

1 “Quasi quasi potremo invadere la Svizzera...”
2 “Speriamo che la Svizzera non ci invada!!..”



3 “..ma 'sto portiere è proprio un fenomeno!!...”




Non è cambiato niente ...siano ancora fenomeni da baraccone

mercoledì 28 maggio 2014

#HANNOVINTOTUTTI



Renzi ha vinto. Quasi per davvero, le promesse cinque riforme in cinque mesi si sono fatte, se non vedere, almeno elencare.
...e gran bel volano, quegli 80 euro...

Forza Italia non è sparita, quindi ha vinto. 
Se poi l'ex cavaliere avesse potuto fare campagna elettorale 24 ore al giorno, se sul simbolo in scheda fosse stata aggiunto Dudù oltre che Berlusconi e se fosse stata accettata la sua proposta di faccia a faccia con Grillo in uno Speciale di Pirla a Pirla su Rai1, 
avrebbe fatto strike per puntare diritto poi, alle politiche del 2018, al pieno dell'urna (cineraria)

La Lega ha vinto. Le lauree in marketing a Tirana girate a Salvini dal Presidente Federale, sono mica acqua fresca....

Grillo ha vinto. Rispetto alle provinciali del 2006, alle comunali del 2008, alle Europee del 2009, alle discrete proiezioni delle  interplanetarie del 2056  è al + 21,1. 
 Non maalox, direi


Alfano ha vinto. Nonostante Casini

Casini ha vinto. Nonostante Alfano.

La Meloni ha vinto. Presi sei voti in più dell'ultima riunione di condominio.
Ora punta all'intero residence.

Tsipras ha vinto (si, ad Atene.. ma si sa dei nostri rapporti coi greci.. una faccia, una razza..)

Scelta Europea ha vinto. Pretendo i selfie dei tre voti che l'hanno portata al vertice della loro leadership pianerottolesca
Un successone (anche se uno dei selfie era sfocato).

I Verdi hanno vinto. Lamentato solo il mancato voto anche al sabato
che li avrebbe proiettati nel limbo europeo,
'che loro, la domenica, sono di escursione.

IDV ha vinto, era solo un Gratta&Vinci, ma giurano che hanno vinto 10 euro.




venerdì 23 maggio 2014

TIRA PIU' UN PIL...



"Tutti i Paesi Ue, compresa l'Italia, inseriranno ''una stima nei conti (e quindi nel Pil)'' delle attività illegali, come ''traffico di sostanze stupefacenti, servizi della prostituzione e contrabbando (di sigarette o alcol)''. La novità sarà inserita a partire dal 2014 nei conti, in coerenza con le linee Eurostat. Lo rileva l'Istat."  (ANSA)

Idea brillante. 
Il sommerso sottrae ricchezza al PIL?!? 

E io te lo calcolo. 

Ma come, visto che è, appunto, "sommerso"? 
Adesso non stiamo a fare troppo i cavillosi.. 
ti aumento la "ricchezza" del Paese
di almeno un buon 1% e subito cominciate a fare difficoltà?!?

Anzi, un'apposita Commissione del Fare istituita dal governo Renzi sta pensando bene di considerare, oltre alle spese per mignotte e sigarette di cartone, anche tutta un'altra serie di attività in nero per arrotondare ulteriormente la positività dell'economia nazionale, quindi a breve un calcolo, 
seppur approssimativo, circa:



cd e dvd farlocchi  del nigeriano all'angolo 
traffico di organi di bambini
vendita di armi con matricole abrase
mazzette rilasciate per svariate Expo
slot machines col trucco agevolate da decreto
sottrazione di rame dai binari
benzina annacquata
scommesse su cavalli, cani e pesci da corsa (pesci? certo, lì c'è un sommerso da paura..)
idraulici a nero
notai con fattura
compravendita di senatori
sparizione delle bike per il bike sharing
strozzinaggio
picchetto clandestino su gol subiti dalla Roma a fine campionato
corsa in autobus senza biglietto
partecipazione abusiva a buffet matrimoniali
passaggio all'incrocio col rosso
cinesina che cuce borsette nello scantinato
bangladeshino che cuce nike in soffitta
smaltimento rifiuti tossici
allevamento bische clandestine
Montalcino doc mischiato a rosso del Tavoliere
turismo sessuale senza ricevuta
giro di Epo al Giro
parcheggio nei posti riservati agli invalidi
furto con destrezza dalle cassette delle elemosine
trattorie non omologate
deducibilità dello scontrino del caffè
Rolex certificati alla Stazione di Napoli Fuorigrotta

e soprattutto
manipolzione di merendine trafugate alla Coop
(che sembra incidere per un impressionante 0,8% del nostro PIL attuale) 

Merkel.. stiamo arrivando!!!

mercoledì 21 maggio 2014

BOLOGNA DOTTA, GRASSA E PACIOSA...

Bologna  porticata

L'occasione l'ha fornita la visita alla mostra della Golden Age, pittura fiamminga del 1600, con ospite di punta Vermeer e la sua ragazza dall'orecchino di perla; non avevo mai visitato Bologna - grave mancanza - e la scoperta è stata piacevole e ricca di sorprese. 
Come anche la conoscenza reale, dopo cordiali scambi virtuali, di Marilena de il mio blog in uno zaino , sensibile e generosa rappresentante  di questa città ospitalmente festosa. 


Un weekend di completo tour de force, usufruendo di un vasto centro storico totalmente pedonale, e la possibilità di visita ad innumerevoli chiese (diverse aperte anche all'ora di pranzo), 

S.Maria dei Servi
dal gotico al rinascimentale, e palazzi medievali, neoclassici e liberty in armonico accordo con le sue torri svettanti 
a proteggere quel manto di storia formicolante; percorrendo in lungo e largo una delle assolute peculiarità del tessuto urbano bolognese: quarantadue chilometri di portici che ci accompagnano quasi senza sosta anche quando l'intreccio cittadino diventa più impervio ed articolato.

S.Francesco




La dotta Bologna dicevamo, 
nomea fondamentalmente dovuta ad una delle Università più antiche del mondo; e la città pullula, infatti, di frizzante ed irrequieto studentame multietnico; e poi ritrovi, enoteche, pub, locali  all'avanguardia  tutti  a 

 

creare un clima intrigante e godereccio


(e da qui l'altro meritatissimo appellativo di grassa, attribuibile ad una cucina decisamente gustosa che, almeno con le sue paste ripiene e i suoi ragù, non teme rivali al mondo),



ma non mancano neanche angoli come di placida provincia trapiantata, e parlo ad esempio del complesso di Santo Stefano,

S.Stefano
 un grappolo di sette chiese concatenate, unite 
da cunicoli, logge, volte e chiostri mozzafiato; un angolo di pace paradisiaca in una delle piazze più quietamente ricamate della città


E poi lei, quella fantastica ragazzina dall'orecchino di perla: 


entro nella sala dedicata, approfittando di un momento meno affollato, mi avvicino, e lei, giuro, sembra guardare proprio me: “Eccoti”, le leggo negli occhi luminosi che ribaltano bagliore tutt'attorno, come se la luce non fosse magicamente dipinta ma emanasse, di vita propria, da quel piccolo rettangolo.

E rimango lì incantato coi suoi occhi puntati nei miei, quasi attendesse me... e io tra l'estasiato e l'intimidito, come se anche gli altri potessero accorgersi di questa premura nei miei soli confronti; e non me ne vorrei andare.. 
ma esco alla fine, e ricadere, ancora inebriato, 
nell'artificio convenzionale delle altre tele, 
sottolinea ancor più questo appuntamento che rimarrà indelebile...

venerdì 16 maggio 2014

CHE MOLTI DI NOI


A volte (mi) predico
il vivere come se quel vivere,
dietro, attorno e davanti a noi,
non sia.

Non effluvio, non essenza,
non radice interrata
non rubato da mani di ladro,
o nube accartocciata
da vento iroso.

Ma sgretolato di sabbia fine,
ben allineato di vista colma.
Perché la speranza la curiamo
e ci sopporta l'esistere,
ma termina lì il suo ingrato compito.

Non dev'essere orizzonte né fine.
Solo un nobile mezzo.

(e più saggiamente scorgeremmo
quello che molti di noi
già scorgono... ;)



lunedì 12 maggio 2014

FACCE DA BLOG



Spesso mi chiedo, scrutando attorno in treno, in metro, al semaforo, tra i miei clienti, e giocando al piccolo investigatore, chi potrebbe tenere un blog, oppure, ancora meglio, cerco di affibiare un volto tra quelli che incontro/sbircio/scorgo, ai vari blogger frequentati, e l'immaginazione spesso abbina volti e profili in connubi fantasiosi, volti da festa 


di vecchi amici, magari a seconda dell'umore o dell'immagine che ci siamo disegnati in testa di uno o più blogger, cosi come architettiamo visi, rughe, sorrisi e scenografie mentre leggiamo un libro; un soprappensiero senza ansia, 
che tenta di mischiare realtà e imponderabile, che vorrebbe applicare antiche regole di riconoscibiltà a quello che rimane uno scambio virtuale, pur se spesso virtuoso, di sensazioni (..guarda lì che faccia da Wannabe Figa, vestitino alla UUIC?.. e quei due che chiacchierano fitto fitto? Un Maurizio e una Stella Paola quasi perfetti.. quegli occhialini li vedo bene a Patalice, mentre la tizia sepolta nel tablet nicchia alla Kanachan, e quelle sognanti laggiù?


 Yellowcab e Diamanta ci stanno giuste.. poi abbiamo un irrequieto Francesco, una schizzatissima Princess, un Baol assorto di Sole24Ore... ma ho preso la metro o la Bloggerexpress?)


..e mentre penso tutto questo c'è un tizio strano, lì in fondo al vagone che finge nonchalance, ma ogni dieci secondi mi guarda stralunato pensando:”Ma che c'avrà da guardare quel tipo con la faccia da scemo?!.. certo non è un blogger..”