...mi piace percorrere i miei lati intimisti, ogni tanto.. e comunque, uno spettro ghignante, è sempre più sincero di una fake new da campagna elettorale... ahahah
La vettura si avvicina a una fermata e una ragazza è pronta a scendere. E' vestita di nero, le pieghe della gonna si muovono appena, ha la camicetta attillata con un colletto di trina bianca dalle maglie minuscole. Ha il volto bruno, i capelli castani scuri e piccoli ciuffi disordinati sulla tempia destra. Io non posso nemmeno giustificare perché mi trovi su questa piattaforma, perché mi aggrappi a questa maniglia e mi faccia trasportare da questa vettura, perché la gente si scansi davanti alla vettura o cammini imperterrita, o si riposi davanti alle vetrine. Del resto nessuno me lo chiede, ma ciò non ha importanza.
Sei il solito razzista culturale, sai che sono ignorante e ti diverti a scrivere versi impenetrabili ed a citare nomi di personaggi mai sentiti: Kafka... London... etc. etc Mi spiace Franco ma ti levo il saluto! :((
Comunque è molto bella. Quante volte ci si trova nella condizione di vedere sé stessi riflessi, di non riconoscersi, di voler urlare e di non farcela?E quante altre ci si trova congelati. Dalla paura, dalla tristezza, dalla noia, dall'amore. Però si può sempre cogliere il meglio, prendere un po' di neve e cominciare a giocarci :)
No, Franco. No.
RispondiEliminaGià detesto 'sto freddo che mi scavo una tana e ne esco a marzo. Poi tu mi parli di rami ossuti e fantasmi...
...bisogna farli i conti con i propri fantasmi...
EliminaE si! e i miei sono proprio cattivi di fantasmi.
EliminaAh caspita, come mai questi pensieri 'glaciali' e pessimisti?
RispondiElimina...mi piace percorrere i miei lati intimisti, ogni tanto.. e comunque, uno spettro ghignante, è sempre più sincero di una fake new da campagna elettorale... ahahah
EliminaCattiva la peperonata?
RispondiElimina...sarà stato Higuain semmai... ;)
EliminaLa vettura si avvicina a una fermata e una ragazza è pronta a scendere.
RispondiEliminaE' vestita di nero, le pieghe della gonna si muovono appena, ha la camicetta attillata con un colletto di trina bianca dalle maglie minuscole.
Ha il volto bruno, i capelli castani scuri e piccoli ciuffi disordinati sulla tempia destra.
Io non posso nemmeno giustificare perché mi trovi su questa piattaforma, perché mi aggrappi a questa maniglia e mi faccia trasportare da questa vettura, perché la gente si scansi davanti alla vettura o cammini imperterrita, o si riposi davanti alle vetrine. Del resto nessuno me lo chiede, ma ciò non ha importanza.
Adoro Kafka
Si può solo amare...
Elimina... ero io stesso.
RispondiElimina(Finale della poesia) ora riflettici.
Riflesso nel lago. Potevo essere solo io... brava Anna.. ;)
EliminaAbbiamo tutti dei fantasmi contro cui combattere. Spesso siamo noi stessi i nostri fantasmi.
RispondiElimina.. non è neanche detto che ci si debba combattere, alla fine... ;)
EliminaSei il solito razzista culturale, sai che sono ignorante e ti diverti a scrivere versi impenetrabili ed a citare nomi di personaggi mai sentiti: Kafka... London... etc. etc
RispondiEliminaMi spiace Franco ma ti levo il saluto! :((
Sempre interessanti e originali le tue creazioni. Complimenti!
Elimina.
.
.
.
^___*
..sei uno sballo Guardiano.. !!
Elimina^____*
EliminaOstrega!
RispondiEliminaE pensare che c'è tanta più poesia in questo periodo che nei restanti undici mesi dell'anno.
RispondiEliminasinforosa
Un po'pessimista ultimamente?
RispondiEliminaTi auguro una buona serata Franco.
Ma verrà primavera. E finché ci sarà primavera ci sarà speranza.
RispondiEliminaScarna diretta e profonda. La tua sensibilità si evidenzia con forza in questi tuoi versi
RispondiElimina..ogni tanto ci si spoglia e si resta lì, a guardarsi dentro.. cose belle, ma anche macerie...
EliminaMi è venuto freddo, brrrr!
RispondiEliminaL'hai scritta pensando a casa mia, vero?xD
RispondiEliminaComunque è molto bella. Quante volte ci si trova nella condizione di vedere sé stessi riflessi, di non riconoscersi, di voler urlare e di non farcela?E quante altre ci si trova congelati. Dalla paura, dalla tristezza, dalla noia, dall'amore.
Però si può sempre cogliere il meglio, prendere un po' di neve e cominciare a giocarci :)
Casa tua in realtà, la vedo come una festa perenne, un focolare giocoso pieno di dolci e bimbi.. molto al femminile magari.. ma ricca di affetto...
Elimina