Otto
mesi che non lavoro. Vittima di una sciocca caduta, e di circostanze
ulteriori che continuano ad accavallarsi ritardando la necessaria
fisioterapia, prima un'infezione alla protesi, poi calcoli improvvisi
con relativa asportazione di colecisti.
Otto
mesi di tempo sospeso, di pensieri lenti, di relazioni interrotte, di
legami che nascono, di persone che svaniscono (a sorpresa), di altre
che ci sono (a sorpresa), di rapporti confermati, di affetti
consolidati, di parole carine, di sorrisi, di tempo per tanto altro,
di persone che dicono di non preoccuparti, di altre che affermano di
non coltivare aspettative, e di tempo che comunque non si trova.
Di
sguardi dove avevo dimenticato di guardare, di parole non lette con
la dovuta attenzione, di altre pronunciate con ritardo, di idee
pensate senza riflettere troppo. Perché il tempo si dilata a
dismisura, e si sparge come olio sulla tovaglia, refrattario al
nostro fare ordine.
Otto
mesi che a guardare dietro viene la vertigine, e a guardare avanti
una strana consapevolezza.
Quella
di vivere tutto il da vivere accarezzandolo per bene.
Mi fa molto piacere vedere il tuo ritorno al blog.
RispondiEliminaOra apprezzerai di più le piccole cose della vita, per esempio non avere acciacchi di salute.
Lentamente ma riprendo, ed apprezzo i particolari, le sfumature, i dettagli.
EliminaQuando si è in un letto d’ospedale, quando si ha la sfortuna di avere un incontro ravvicinato con la malattia (e a volte con la morte) ci si rende conto – forse per la prima volta - di quanto sia importante la salute e di quanto la vita sia un dono inestimabile, che non sempre viene apprezzata e custodita come si dovrebbe. La malattia, in un certo senso, ti rende nuovamente bambino e ti permette di vedere il mondo rovesciato, un modo per osservarlo meglio anche nelle intercapedini, nelle sue innumerevoli sfaccettature. Si riesce a guardare e giudicare gli uomini e le cose in un modo diverso, con quella lucidità di pensiero che in altre occasioni viene offuscata dagli opportunismi, dalla disattenzione, dalla fretta; la malattia acuisce la sensibilità, ti trasporta in una diversa dimensione, e se da un lato ti fa soffrire, dall’altro ti migliora. Forza Franco!!
RispondiEliminacondivido il commento di Remigio.
EliminaSono terrorizzata dal tuo prossimo post :D
Quanti libri e film avrai visto? recensioni a go-go...
dai ti prendo un po' in giro, ma sono contenta se questo periodo diciamo negativo e, in concomitanza della bella stagione, ti riprenderai alla grande.
in bocca al lupo.
da
Grazie ragazzi.. spero di tornare in buona salute, di ritrovare serenità soprattutto...
EliminaFrancone, ti abbraccio
RispondiElimina:-*
Un bacio bellissima.. spero di rivederti presto!!
Eliminaotto mesi sono tanti, ed è vero in situazioni come quella che vivi tu ma anche altre, si fanno delle scoperte nel bene e nel male strabilianti: persone che non avresti mai pensato capaci di gesti importanti e slanci d'affetto che invece ti ritrovi al tuo fianco e viceversa; In tutto questi capovolgimenti di fronte hai anche conferme. E' dura ma siamo tutti davvero con te. Bentornato a postare Franco!
RispondiEliminaDaniele
Esatto Dani, conferme e delusioni.. ma ci sta.. come tutto nella vita..
Eliminaammazza già otto mesi ??????
RispondiElimina..e senza lavorare!!.. chissà che trovo quando rientro.. ahah
EliminaIo nulla sapevo. Così assente da questo mondo che mi sono persa questo brutto incidente. Ti abbraccio forte!
RispondiEliminaBellissima te riesci a trasmettere saggezza anche senza apparire spesso.. poi di imprevisti ne sai ben qualcosa.. bacio!
EliminaGrande LAMPUR :)
RispondiEliminaOtto mesi sicuramente strani, ma ricchi -in bene e in male, e con una grande lezione che ti permetterà di godertela :)
Moz-
Otto mesi strani..e gli ultimi tre senza arrosticini...arghhh
EliminaBentornato a scrivere Franco, otto mesi, forza, e' vero, in questi momenti che conosci veramente chi ti vuol bene, chi ti sta vicino, anche solo, con un ciao.
RispondiEliminaDAJE!!!!
...e amici virtuali impagabili... ;)
EliminaBel post Franco....
RispondiEliminaTi abbracciooooooooo!
Dai che ti abbraccio davvero prestissimo... ;)
EliminaDeve essere davvero dura vivere in questa sorta di limbo. E otto mesi sono tanti, io ti conosco da molto meno ma comunque ti auguro di uscire da questa sorta di empasse.
RispondiEliminaUn abbraccio.
C'è una sorta di rallentamento temporale... vai a velocità ridotta mentre tutto attorno scorre come sempre.. e tu osservi.. e ti fai un'idea ...
EliminaCiao Frà,
RispondiEliminapiacere di rileggerti, anche se noi non ci siamo mai "persi di vista" , nemmeno durante l'intervento ^__*
Im bocca al lupo, socio, e sursum corda!
Tu sei una persona fantastica.. e non lo scopro io!!
EliminaNon tutto il male viene per nuocere, mi pare il caso di dirlo. Ma dopo questo periodo direi che è il caso di riprendere quota, anzi te lo auguro!
RispondiEliminaUn abbraccio!
Vero.. importante è prendere il positivo, generare sensazioni utili, osservare diversamente questo tempo altrimenti trascorso come tanto altro prima, di corsa e spesso con la testa incasinata ... un abbraccio Pier ;)
EliminaSapevo delle tue frequentazioni ospedaliere ma non avevo capito che andassero avanti da così tanto. Mi dispiace.
RispondiEliminaCi vuol pazienza e tanta forza per trarre il meglio da quello che arriva. E, mi permetto, mi sembra che tu ne abbia in quantità.
Resisti. Per come posso/possiamo da qui ma ci siamo.
Quarto ricovero in otto mesi.. sto accumulando punti.. ;)
Elimina..serve tutto..specialmente verso se stessi..
Spero per te che ci sia un vicinato interessante da osservare..inciuci; tradimenti; litigi; amori che nascono; traslochi; un enigma da risolvere..insomma un intrattenimento interessante fatto di affari loro, per i tuoi hai avuto fin troppo tempo per pensare
RispondiEliminaun bacio
..o si.. ti fai gli affari di tutti con un sacco di tempo a disposizione.. ahahah
EliminaGià stai ingranando con la vita, lo dimostra questo post.
RispondiEliminaI non dimenticare di accarezzare il "da vivere", sempre, te lo dice chi ci è passato e ritrovato un nuovo gusto nell'apprezzare il tran-tran quotidiano.
Cristiana
Esatto.. un "nuovo gusto" per le cose minime... che minime non sono.. ;)
EliminaScusa franco, la mia assenza, o scarsa presenza nel web mi ha fatto passare inosservata (se mai fosse traspirata dai tuoi scritti nemmeno riesco a intuirlo) questa tua parentesi (cavolo otto mesi!) di vita un po', come dire...non al meglio. L'hai però riassunta nel tuo post in una maniera concisa, chiare e "penetrante". Mi spiace Franco, ma credo (e leggo) che stai superando alla grande! ...com'è tua indole.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Grazie Pino.. la tua sensibilità è indiscussa.. so che puoi carpire sensazioni da poche righe.. l'indole aiuta comunque, una sorta di fatalismo creativo che spinge comunque avanti... e guai se cosi non fosse... ;)
EliminaMi dispiace sinceramente per il tuo protrarsi di problemi di salute. Purtroppo, come dice un mio cugino dottore, il corpo umano è la macchina più perfetta e complicata che ci sia. A volte basta davvero poco per guastare un meccanismo, specie se altri ci mettono del loro.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Si.. vero.. a volte poi bastano eventi (s)fortuiti a farti crollare mille certezze...
EliminaBuona e veloce guarigione.
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