martedì 12 luglio 2016

PAGINE BIANCHE


Me ne accorsi spostando Cent’anni di solitudine di Marquez da uno scaffale ad un altro. Si era aperto involontariamente e quella decina di pagine bianche erano saltate all'occhio come un abbaglio sinistro.
Torno a sfogliarlo ..e mi accorgo che da pagina cento in poi ogni carattere di stampa completamente cancellato…
Un libro iniziato due volte ed entrambe abbandonato a pagina cento… un virus? Un baco vorace di inchiostro?

Una congettura folle si affaccia in testa… prendo a casaccio altri libri.. Calvino, Hugo, Queneau… tutto normale… poi.. il sospetto.. ecco un Murakami mai iniziato… lo apro quasi timoroso... duecento pagine di completo di bianco immacolato… e poi ancora un Soriano sempre rimandato..   fogli di una lattescenza inquietante…
come se le parole - quelle parole NON lette - avessero deciso di abbandonare il campo, l’attesa, l’indugio.. offese dall'indolenza …dal disinteresse palese, anche dall'assenza di un solo briciolo di curiosità..


Righe mai lette in ordinato ritiro.. 
un rivolgersi altrove, a cercare occhi famelici .. 
una cosa che potrebbe accadere anche i nostri rac ont ,  i  gior o ch   ne s  un  li   leg e ss  p ù 



..e grazie a diamanta e al suo post ispiratore...

12 commenti:

  1. ma non esiste già un film o racconto su un accadimento analogo?

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    1. .. ma non lo so.. però ho come provato malinconia a pensare a certi libri non letti.. a pagine mai sfogliate, che una contro l'altra vanno confondendo i caratteri fino a liquefarli...

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  2. Di quei libri letti senza capirne il concetto o il significato,, parole saltate righe non lette.

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    1. ..che almeno lì c'è un tentativo.. una porzione di luce che da senso a dell'inchiostro...

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  3. <3

    (senza parole... positivamente... per il post e la dedica... grazie)

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  4. Molto bello...nel novero delle cose NON LETTE e NON FATTE...

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  5. Franco, è una risposta off topic, ma il libro di Marquez l'ho buttato via.
    Gente che non si lava, puzza di scorpioni e scarafaggi, puzza di urina, di bordelli , sporcizia ovunque, fuori e dentro le persone.
    Molto sesso in modo malato, e come alternativa qualche vizio schifoso.

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  6. Mi sono arenato anch'io dopo poche pagine e non l'ho più ripreso tra le mani. E non so se è colpa mia o dell'autore. Io mi prendo le mie responsabilità...Comunque devo dire che il tiolo lo trovo bellissimo e accattivante.

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    1. ...certo non ritento una terza volta... ormai è andato.. del resto.. mi so' sparite pure le pagine!..anche volendo.. ahah

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  7. Il primo che mi viene in mente è "La montagna incantata" di Mann...

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  8. Il figlio dell'altra

    Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

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    Il figlio dell'altra



    Il figlio dell'altra.png
    Joseph e Yacine

    Titolo originale
    Le Fils de l'autre

    Paese di produzione
    Francia

    Anno
    2012

    Durata
    105 min

    Colore
    colore

    Audio
    sonoro

    Genere
    drammatico

    Regia
    Lorraine Lévy

    Sceneggiatura
    Noam Fitoussi

    Produttore
    Rapsodie Production, Cité Films, France 3 Cinéma, Madeleine Films, Solo Films

    Interpreti e personaggi

    Emmanuelle Devos: Orith Silberg
    Pascal Elbé: Alon Silberg
    Jules Sitruk: Joseph Silberg
    Mehdi Dehbi: Yacine Al Bezaaz
    Areen Omari: Leïla Al Bezaaz
    Khalifa Natour: Saïd Al Bezaaz
    Mahmud Shalaby: Bilal Al Bezaaz
    Diana Zriek: Amina
    Marie Wisselmann: Keren
    Bruno Podalydès: David
    Ezra Dagan: rabbino
    Tamar Shem Or: Yona
    Tomer Offner: Ilan
    Noa Manor: Ethel
    Shira Naor: Lisa
    Jill Ben David: direttore dell'ospedale


    « Non ho più il diritto di essere ebreo e non mi sento arabo »
    (Joseph)

    Il figlio dell'altra (Le Fils de l'autre) è un film drammatico, diretto da Lorraine Lévy e prodotto nel 2012 in Francia. Uscito in Francia il 4 aprile 2012, è stato distribuito in Italia da Teodora Film il 14 marzo 2013 [1].

    Trama[modifica | modifica wikitesto]

    Joseph Silber è un ragazzo israeliano che vive a Tel Aviv con suo padre colonnello dell'esercito israeliano e sua madre medico per un ospedale della città. Durante la visita militare si scopre che il gruppo sanguigno di Joseph non è compatibile con quello dei suoi genitori. L'analisi del DNA prova definitivamente che il giovane è stato scambiato alla nascita con Yacine Al Bezaaz, che vive in Palestina nei territori occupati della Cisgiordania. Joseph e Yacine sono quindi sconvolti e confusi per tale scoperta che getta nel panico le due famiglie, culturalmente molto distanti, che proveranno ad avvicinarsi ma le "questioni politiche" superano la buona volontà, e i due padri finiscono per scontrarsi per la guerra che divide entrambi i loro popoli. I due ragazzi si incontrano e si chiedono come cambierà per lo scambio d'identità il loro destino. Dopo un primo periodo, i loro incontri si fanno più frequenti e i due giovani iniziano a conoscere l'uno la famiglia dell'altro incominciando a superare le loro differenze.


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