Prendo
spunto da una notizia della free press romana, che parla delle sale
indipendenti romane, cinemetti da una sessantina di posti,
associazioni private, miniclub;
soprattutto salette parrocchiali che
scovano ossigeno rigenerandosi e facendo ricca concorrenza a quei
quei tre/quattro colossi di multisala (ed altri ne stanno sorgendo)
che dettano legge sul territorio comunalprovinciale romano,
smistando
al volgo rassegne - o presunte tali - d'essai, cinema d'autore od
anche solo residui di festival altrimenti impiazzabili.
Fanno
veramente trend? Possono sopperire ad una richiesta di “cinema”
che sempre più difficilmente si indirizza verso i circuiti
convenzionali dove tra un po' (tra occhialetti 3D, pop corn e
benzina) toccherà fare un leasing per assistere ad un film?
E
che si è pure stufata di scaricare video approssimativi in rete dove
audio e video presentano la stessa qualità dei superotto che
giravamo nella preistorica infanzia?
Evidentemente
si.
Il
riferimento specifico è al Cinema Dei Piccoli, in piena Villa
Borghese a Roma, che ha ricevuto dal Guinness World Records il
riconoscimento di “cinema più piccolo del mondo” (record che sto
insidiando direttamente nel salotto di casa mia, con la mia sala ad 1
posto: l'Uci Globe Lampur Theatre.. eh eh..):
Questo
romano è un omaggio trasversale ai vecchi, puzzolosi, scricchiolanti
pidocchietti parrocchiali che stanno vivendo una reale e proficua
seconda giovinezza, a forza di rassegne più o meno di classe ed a
prezzi realmente popolari.
Del
resto ce la vedete una coppia di settantenni imbarcarsi in autentici
viaggi per raggiungere l'ultimo grido di multisala, animata di
famelico 3D, e sensorround in grado di fondere anche gli amplifon
più testati? Io mica tanto... ;)
Ahhh, i bei vecchi cinemini!
RispondiEliminaOrmai tutti ipertecnologici, prima erano bellissimi: tendaggi pesanti e scuri, puzza di fumo, ovunque popcorn e bottigliette di gassosa.
E bei fim.
Moz-
Guarda, io piuttosto che mettere piede in un multisala e farmi VIOLENTARE dalla stronzissima pubblicità a tutto volume, me ne resto nella monosala del salotto mio. Perché va bene la magia del grande schermo, ma proprio non riesco a vedere cosa sopravviva, di questa magia, in quei posti asettici e antipatici, che oltretutto, nella stragrande maggioranza dei casi, contribuiscono all'abbassamento del livello dell'offerta e quindi all'inferiorizzazione dei gusti di un pubblico sempre più bovino.
RispondiElimina(Tutte le volte che esce un film intelligente vado a controllare sul giornale i titoli programmati da un multisala della mia zona: su dodici sale non ce n'è una riservata a quel film, mentre in compenso quelli più beceri e rasoterra hanno magari due, tre, quattro sale dedicate.)
Quindi ti seguo e ti appoggio in pieno... :)
p.s.
una piccola preghiera: come tutti i nuovi blogger ti hanno rifilato l'odiosissima verifica-parole che fa perdere tempo e pazienza ai commentatori. Il bello è che il sistema te lo rifila a tua insaputa, perché quando commenti sul tuo stesso blog a te la stronza cosa non appare! Purtroppo ogni anno si sprecano mille post anti-captcha, ma poi l'unico che viene a rompere le balle per chiedere di toglierlo sono sempre io... :)
Se vuoi e se puoi, prova a smanettare su impostazioni e commenti, e leva di mezzo 'sta robaccia... :-))
Un saluto.
evviva i pidocchietti!!! Me ne parlavano i miei, soprattutto mio padre che all'epoca era un divoratore di film di ogni genere...
RispondiEliminaGrazie zio!! Il captcha non lo sopporto neanche io... sapere di sottoporlo A MIA INSAPUTA ...mi fa rabbrividire... cerco di provvedere subito smanettando a destra e a manca.. eh eh..
RispondiEliminaBen fatto. Danke :-))
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