giovedì 3 aprile 2025

GUSTO E DISGUSTO: IL PARADOSSO PSICOLOGICO

 


Gratitudine e ingratitudine, piacere e dispiacere, fiducia o sfiducia, sono tutte emozioni, contrapposte, e riconosciute.

Tra le tante ne esistono di primarie: gioia, paura, tristezza, rabbia e disgusto;
cinque emozioni così identificate da autorevoli fonti, alle quali, di recente, si è aggiunta l’ansia, anche lei con  lo status di primaria.
 
Un pacchetto deprimente solo a leggerlo.

Non si direbbe un’esistenza serena per chi si percepisca conforme a questo standard di priorità e riconosca di vivere quotidianamente secondo questa scaletta, anzi, appare una battaglia emotiva persa sin dall’inizio.
 
Personalmente questa “classifica” le vedrei ben disegnate come profilo di un abitante di Gaza, con unica gioia quando si renda conto che l’ultima bomba esplosa a due passi da lui, lo ha lasciato illeso.
Per il resto un bagno costante di paura, tristezza, rabbia e disgusto; e ansia, dimenticavo.

Tornando invece a sensazioni, emozioni che si contrappongono, come quelle citate ad inizio post, nulla da dire.. se non quando si parla di gusto, relegato “soltanto” al ruolo di uno tra i cinque sensi comunemente conosciuti.
Infatti la maggior parte delle persone abbinano subito a questa parola solo sensazioni alimentari, legate a percezioni di piatti e sapori.

Ma il “senso” di gusto non si esaurisce certo attorno alla bontà di una carbonara, può rappresentare infinite sfumature, una metafora di piacevolezze estetiche.

È possibile gustare un gradevole spettacolo teatrale come una splendida giornata di sole o un’amabile passeggiata tra boschi e sentieri; al contrario, la sua accezione negativa, il disgusto, è uno dei piatti forti (per rimanere in tema gastronomico) delle principali emozioni attribuite al genere umano.

Io la trovo una forma scorretta di inventario emozionale.

Sembra che il fine ultimo di certo universo psicologico sponsorizzi e favorisca un’esistenza costantemente in allerta, utile a forgiare armature, scavare fossati, coltivare diffidenza e sospetto per una vita che riserverebbe, in gran parte, solo angoscia.

Nessuna fiducia quindi, solo scetticismo e pessimismo, cosmico possibilmente, una visione leopardiana senza speranza.

Voi credevate che la vita fosse bella per principio, ricca soprattutto di amicizia, serenità, sorpresa, quiete, simpatia, spensieratezza, ispirazione, stima, amore, entusiasmo, meraviglia?

No.
State sognando la vita di un altro.
C’è da soffrire innanzitutto, avere timore, secernere astio, immalinconire, abbattersi e deprimersi.

E se queste, alla fine, sono davvero le basi emotive rivelate dagli specialisti del ramo.. perché non farsi coadiuvare da un’analista esperto?
Da qualcuno che sappia mettervi in guardia, istradarvi sulla vera essenza della vita, l’ipocrisia che la contraddistingue e la malvagità che la anima?
Contattate uno psicologo, forse siete ancora in tempo.
Prezzi modici. Massima serietà.
Tempo di cura spesso indeterminato.


44 commenti:

  1. Tutte le emozioni e le loro sfumature le sperimentiamo, non sempre le riconosciamo, sovente non le accettiamo, soprattutto quelle a valenza negativa.
    Dobbiamo educarci a riconoscerle e accettarle. È un lavoro che dovrebbe iniziare già nella primissima infanzia. Bel post. Buona giornata Franco.
    sinforosa

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    1. Dovremmo abituarci ad ogni evenienza, ma la vita resta meravigliosa, come insegna Frank Capra in un film da mandare nelle scuole, e se fossero costantemente i disastri a pilotarla, anziché la bellezza, allora forse sì, se ne potrebbe riparlare. Un abbraccio.

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  2. Le emozioni sono tutte giuste, se vere. Ci appartengono, vanno liberate in qualche modo.
    Io però preferisco quelle positive, quelle che mi regalano qualcosa di buono proprio a livello interiore. Non rigetto le altre ma le combatto.

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    1. Tutte vere, tutte giuste, tutte che vengono al pettine prima o poi. Tutte da affrontare, meno depressi possibile però, consapevoli che la vita NON è principalmente, rabbiosa, triste, disgustosa o creata per terrorizzarti. E lo sappiamo, non facciamoci mai convincere del contrario.

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  3. Come te non condivido questa graduatoria tutta sbilanciata verso il negativo. E trovo che manchi un’emozione fondamentale, la meraviglia, senza la quale, per esempio, non è possibile gioire. La meraviglia è il giusto approccio alla bellezza, che sia un fiore o un seno, un’opera d’arte o una manifestazione della natura, senza meraviglia questa bellezza ci scivolerà via senza poterla apprezzare.
    massimolegnani

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    1. La cito la meraviglia, assieme ad infinite altre.. che esista il disastro d'accordo, ma non all'80 per cento ;) Curiosità, sorpresa, meraviglia. Giochiamocela così ;)

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  4. Ciao Franco, dove appare "autorevoli fonti" c'è sistematicamente un errore, un'imprecisione o anche solo una mancanza.
    Se nell'elenco troviamo gioia e il suo contrario, la tristezza, perché vi sono paura, rabbia e disgusto senza la compagnia dei propri contrari?
    Ho l'impressione che si cerchi di cavalcare la negatività, si mette in evidenza il buio ignorando che senza luce non esisterebbe, là dove c'è un'emozione è presente anche la "versione" contraria.
    L'essere umano sembra essere attirato da ciò che è negativo, i media ci sguazzano, tutti si lamentano e i risultati sono sotto gli occhi di tutti, nervosismo, maleducazione, diffidenza, ecc.
    So che non è facile andare contro corrente ma se ci proviamo ci accorgiamo immediatamente che in fondo si può ancora sorridere.
    BUONA giornata😊

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    1. Siamo pienamente concordi Romualdo, si deve ancora sorridere a questo mondo senza farci impressionare da chi per forza ce lo vuole dipingere a tinte fosche, che esistono naturalmente, e spesso prevalgono anche. Le domande che ti poni sono anche le mie, e i risultati di tutta questa negativizzazione li trovi al tg, ogni sera.

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  5. Un tempo la lingua italiana era ricca di sfumature di senso e questo faceva la differenza tra una lingua ricca e una povera, tra un dialetto e una vera e propria lingua .A proposito della parola gusto è vero quello che dici ,l’italiano va sempre più materializzandosi anche riguardo le emozioni…Non ci sono che parole che riflettono atteggiamenti negativi .Forse è l’epoca ,il clima che viviamo tutti , l’incontro di diversi popoli e farsi capire da persone di cultura diversa prevede l’uso di poche parole e comunque precise e non sfumate. Ciò che dici a proposito della parola ‘’gusto’’ tocca o è toccato già a molte altre, ad esempio bello, del quale non ce n’è una che riveli una piccola sfumatura . Oltre al ‘’bello’’ e il suo contrario ‘’brutto’’ c’è il nulla.
    Buon Giovedì Franco
    Eos

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    1. Io mi appello all'eterogeneità, alla ricchezza dei termini, invece, e tu che ti diletti in versi ben conosci sfumature e minime differenze.. tra il bello e il brutto esiste un mondo.. chi gioca a minimizzare fa un gioco sporco che non può piacere.

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  6. per fortuna che il vero mortodifame è indenne da tutte queste meraviglie.
    Se poi non lo fosse, allora dovrebbe chiedere aiuto e farsi spiegare bene la sua posizione in questa bella palla di merda

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    1. Resto dell'idea che noi mortidifame, dopo una settimanella a Gaza, ci andremmo a letto, con la palla di merda.

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  7. Diciamo che questo elenco, potrebbe essere ancora più lungo. Ma atteniamoci al fatto che ogni individuo, ogni vita e ogni tempo contiene tutto ciò è altro ancora. Quindi cosa bisogna fare? Secondo me, tutto và affrontato nel migliore dei modi, soprattutto per quanto riguarda le cose negative che hai elencato. Bisogna farle nostre, affrontarle e andare avanti, perché in fondo, questa è la vita. Poi però bisogna saper gioire, ridere, giocare, amare e donarsi! Ti abbraccio ❤️

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    1. L'elenco è lunghissimo.. ma evidentemente fa comodo sottolineare solo certe peculiarità, certi aspetti in una proporzione sballatissima. La vita è un casino, e lo sappiamo bene tu ed io, ma andiamo avanti col sorriso, con l'amore, la bellezza, la curiosità, la passione. Nonostante. ;)

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  8. ... E altro ancora... (errore t9😉)

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  9. Per gran parte della vita pensi che sia tutto racchiuso in quella fila di sentimenti belli e positivi, poi arrivano le vere mazzate. Io per esempio posso dire di aver girato la boa nel lontano 2002. Il declino (fra malattie, crisi, lutti, scricchiolamenti vari) della famiglia - e quindi di noi stessi - è iniziato da lì. Finisce l'età dell'innocenza. Sono stata spensierata fino ai 30 anni. Tutto sommato, rispetto alle sofferenze che citi, mi è andata bene.

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    1. Le mazzate ci sono (e ripeto, non siamo a Gaza), viviamo di mazzate comuni (morte, tradimenti, malattie) ma siamo inebriati di bellezza e meraviglia. Inutile che tentino di farle passare in secondo piano certi soloni.. ;)

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  10. Più che uno psicologo, bisognerebbe potersi scegliere almeno i propri vicini di casa, possibilmente anche i colleghi di lavoro. Potrebbe positivizzare almeno in parte le emozioni ;-)

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    1. Ecco.. vicini, colleghi..parenti.. sarebbe da sballo!! (mettici pure squadre vincenti da tifare..ahah)

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  11. Mancano attesa e accettazione. Comunque, i teorici ipotizzano, categorizzano, schematizzando, in qualsiasi disciplina. L'universo pratico, esperienziale, è un'altra cosa. Le varie emozioni si gonfia, sgonfiano, si fondono, si sclerotizzano, esplodono, implodono nella relazione tra esseri umani ed esseri umani e mondo circostante. La vita è bella e brutta. È eros e thanatos, lo dicevano pure i greci, i latini, prima che la psicologia nascesse come disciplina a se stante. In questa fase della mia vita è molto thanatos. Sono triste, sfiduciato, e ho paura di questo mondo e dei suoi abitanti. Naturalmente, avrei più paura a Gaza, ma fortunatamente (per il momento) sono nato in un'altra latitudine. Ciao caro. Se vuoi il nominativo di uno bravo ed economico, a disposizione. Ma non sono io, principalmente perché non sono bravo.

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    1. Ah, anche la sorpresa. È una delle 8 emozioni di base...

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    2. Intanto bello (ri)leggerti (tra un set e un altro). Certo l'universo pratico è sempre diverso, ma anche a scuola c'è bisogno di settorizzare e scalettare (in Italiano Pasolini, Calvino forse, e i Novissimi? No, non c'è tempo..), così accade in Psicologia (la meraviglia? No, col programma non facciamo in tempo..).
      Bellissimo il tuo disegno di vita mischiata, bella e brutta, sfiducia e speranza. Vogliamo parlare almeno di proporzioni? Ben detto, certo non dipende da noi, ma per ora non siamo a Gaza.
      E poi sei bravo, il libro ce l'ho qui, lo sai. E poi rileggerti è un briciolo di eros.. ;)

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    3. Ettepareva!! Ma non stai a Verona? Vediamoci almeno per uno spritz a Padova!!

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  12. Magari chissà, lo si fa proprio perché si vuole indirizzare verso chi cura certi malcontenti con parcelle salatissime? Proviamo a pensare positivo anche se sembra che tutto ci si rivolti contro. Troviamo sempre il bene anche se sembra che attorno a noi sia pessimo. Troviamo o scopriamo il "gusto" dell'attimo gaio. Vuoi mettere la leggerezza nel pensare di avercela fatta senza spifferare il nostro privato a chicchessia? E tutto semplicemente gratis. 😉 Abbraccio immenso Franco.

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    1. Il mio non è un post contro psicologi e analisti.. possono far bene a tanti alla deriva.. sono i presupposti che condanno, il colorare il mondo in maniera distorta..

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    3. No, non voglio anch'io esser contro. Forse ho esagerato. Ma desidero accentuare il fatto che se si pensa positivo e si vive con più leggerezza il mondo appare migliore. Ciao Franco.

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    4. Io sono per il pensiero positivo...forse perché non faccio lo psicologo..☺️

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  13. Nemmeno la vita di un altro, è così la vita anche degli altri.
    Purtroppo le cose brutte sembrano essere una costante, e le sensazioni di meraviglia, stupore positivo, gioia, serenità, tranquillità... sono attimi.
    Eh, si supera l'adolescenza e si diventa realisti/pessimisti.

    Moz-

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    1. Non hanno letto i tuoi resoconti mensili!! ahahah.. lo so che tra un frame e l'altro la malinconia architetta ghirigori..ma importante è esorcizzarla!!

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  14. "Nessuna fiducia quindi, solo scetticismo e pessimismo, cosmico possibilmente, una visione leopardiana senza speranza"

    Partendo da questa riflessione anche qui devo dire ci siamo dovuti ricredere in positivo, perché in fondo la visione leopardiana si è rivelata senso di fragilità umana e rinascita , come simbolo di fiore (la ginestra) nel deserto che sboccia in situazioni e in contesti inaspettati.Non è forse questo amore allo stato puro?

    Mi sono spesso soffermata a riflettere su quegli opposti che citi Franco e perfino Eraclito li descriveva come qualcosa di interdipendente l'uno dall'altro...da qui poi credo il senso di libertà di scelta per ognuno di noi.

    Buon fine settimana a te e a tutti i tuoi fedeli lettori.

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    1. Ovvio la scelta è nostra, ma sai bene quanto siamo condizionati inconsapevolmente da tutto il mondo che cerca di ghermirci: dall'acquisto dei cannellini, alla crociera tutto compreso, al botulino che rende canotti viventi. E in effetti, se viviamo, sorridiamo alla vita e siamo vivi nonostante tutto (persino a Gaza), vuol dire che facciamo scelte efficaci e lungimiranti, e che di circa 160 emozioni bene o male catalogate, tiriamo fuori dal mazzo quelle che ci fanno star meglio.
      p.s. su Leoparsi concordo, sono avido lettore delle Operette Morali, altro scrittore: sagace, ironico, stimolante..

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  15. Le vedo tutte quelle brutture: l'odio, la rabbia, il disgusto, ora più che mai la paura, ma io vivo di speranza, mi tengo stretto il mio piccolissimo senso di bene e benessere e vivo di quella lucina lì, in fondo al tunnel. Non vorrei morire disperata, però! :(

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    1. Teniamocelo stretto e custodiamolo con cura, senza benzodiazepine magari..

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  16. Non è facile parlare di emozioni. Per fortuna esiste ancora la meraviglia anche se in giro c'è tanto odio ... poi ultimamente ho avuto a che fare tanto con il disgusto.

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    1. Il post tende ad evidenziare come la vita non sia comunque un inferno come tanti avrebbero piacere di inculcarci. Ecco, anche io provo disgusto per chi gioca a questo gioco.

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  17. Ha ragione Sinforosa sono d'accordo con lei. Nella nostra società moderna molti dicono di aver sperimentato tutte le emozioni e le loro diverse sfumature. non sempre però le riconoscono davvero quando se le trovano davanti. Sovente poi non accettano soprattutto quelle a valenza negativa. C'è da fare sempre più spesso un lavoro di educazione e di accettazione dell realtà, anche e soprattutto di quella negativa. Buon fine settimana, sereno resto del mese di Aprile e di primavera

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    1. Non si finisce mai di sperimentare, ma speranza, sorpresa e meraviglia sono di gran lunga emozioni principali, se proprio è necessario classificarle.. 🤗

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  18. mi disgusta la facilità con cui pogacar vince :)
    ciao

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  19. Ahah..quindi alla Milano Sanremo ti sei "gustato" la resa in volata?! 🤗👏

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    1. no, non ho visto le corse :)
      perec è interessante ma un po' noioso

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  20. Stiamo assistendo al crollo dei miti, alla disfatta democratica, alla dissoluzione dei valori e dei principi. Non abbiamo più il "gusto" per la giustizia e la libertà, per i diritti umani e la dignità. Ma, per contro, non abbiamo abbastanza "disgusto" per gli errori commessi, primo di tutti: aver ceduto le redini del potere a ciarlatani, mistificatori e truffatori. Il bilancio tra gusto e disgusto si risolve in un nichilismo senza precedenti nella storia. Quando ci sveglieremo? Forse quando il dolore ci renderà insopportabile il declino umano.

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    1. Io credo che certe basi psicologiche ci rendano disposti alle negatività, in un nichilismo quasi curato ed imposto. La psicologia che "addormenta" a suo personale ritorno e vantaggio..

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