sabato 13 gennaio 2018

TRE MANIFESTI A EBBING, MISSOURI


Per quanto il film non mi sia dispiaciuto, sono rimasto tuttavia vagamente deluso per l'assenza di quella determinazione che avrei voluto fino alla fine.
La storia è presto inquadrata: Mildred Hayes (Frances McDormand) ha perso la figlia, violentata e barbaramente uccisa.
Dopo sette mesi decide di scuotere l'attenzione della comunità attraverso dei messaggi esposti appunto sui tre manifesti del titolo. La polizia ha brancolato, forse anche svogliatamente, nel buio, e le indagini sono ad un nulla di fatto.
Questi richiami smuovono le sonnecchiose coscienze di una tipica terra del sud, indolente, razzista, litigiosa, cinica e frustrata.
Dove il politicamente scorretto è fondante e inevitabile.


Lo sceriffo del paese (Woody Harrelson), affetto da cancro e con pochi mesi di vita, chiamato direttamente in causa sui manifesti, cerca di giustificarsi prima di togliersi la vita, stremato dal tumore, lasciando anche lettere postume un po' a tutti, dove tracima fin troppo miele.
Questo suicidio è imputato dai più alla provocazione della denuncia di Mildred, che deve anche badare da sola all'unico figlio rimasto, dopo che il marito l'ha mollata per una pupazzetta diciannovenne. Ma il suo carattere burbero e determinato sembra non lasciare scampo a niente e nessuno.

Ci sarà da far fronte soprattutto ad un problematico collega dello sceriffo (un monumentale Sam Rockwell), sadico, ritardato, razzista, violento e attaccato alla mamma.

Insomma tutti gli ingredienti per un dramma venato di humour nero, una classica commedia dagli archetipi coeniani, che a lungo andare però vira eccessivamente alla ricerca della redenzione proprio per tutti (tranne l'ex marito che si tiene stretta la diciannovenne tontolina), dove ognuno riscopre un lato buono, fino al finale dove i vendicatori si rivelano reciproci dubbi proprio alla vigilia della missione definitiva... 


25 commenti:

  1. Woody Harrelson è un grande, devo vederlo questo film..

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    1. Spero conosca Chi non salta bianco è.. un must harrelsoniano imperdibile... ;)

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  2. Io da come lo descrivi non me lo vedrò. Non mi convince.

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    1. Ho preferito di gran lunga il sottovalutatissimo Suburbicon..

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  3. L'America è così. Intollerante e con una mentalità settaria.

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    1. ..infatti, secondo me, cercare il riscatto non è neanche nelle loro corde...

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  4. Sono molto curioso di vederlo e dalla tua recensione ho inquadrato già che tipo di film possa essere. In genere o mi lascio prendere dalla storia o come te resto un po' "stuccato" dall'eccesso di buonismo

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    1. ..si.. c'è come una stonatura a far scricchiolare i tabelloni dei manifesti, un film impostato in una direzione che non guarda in faccia a nessuno, fino alla svolta revisionistica, dove rischiano di uscirne vivi tutti: nani, ballerine e stupratori.

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    2. Io non l'ho trovato affatto buonista, anzi ho apprezzato proprio la complessità della caratterizzazione dei personaggi, come dire che alla fine dei conti capisci che buono o cattivo lo sono tutti e non lo è nessuno. Grazie per questo (per me) confronto :)

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    3. ..sicuramente si è voluto sfaccettare i caratteri e mettere in evidenza tutte le possibilità.. non so.. magari avrei mischiato di più azioni e reazioni...

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    1. ...comunque, nell'oceano di mediocrità cinematografica vomitata settimanalmente a rotta di collo... decisamente una perla... (in attesa di I,Tonya...)

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  6. Non mi spaventa il buonismo dei cerchi che si chiudono, quindi... :)

    Moz-

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  7. Ho sentito davvero di tutto su questo film...mi tocca vederlo...😀

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  8. Insomma, ormai è sempre lo stesso film.
    No grazie.

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  9. resto un po' perplesso, devo sempre vincere un preconcetto:
    ai miei occhi il cinema americano (senza voler generalizzare) è come i best sellers, preconfezionato
    massimolegnani

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    1. E' talmente gigante il cinema americano che a considerarlo un unico genere si sbaglia facilmente.. ovvio la robaccia è tanta, ma variegata anche la buona offerta.. questi Tre manifesti comunque sono validi.. anche se Suburbicon di Clooney (ma gestito dai Coen), stranamente passato sotto silenzio pochissimo tempo fa, è un gioiellino di rara bellezza...

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  10. Io non ho preconcetti, ho dei generi che preferisco e se un buon film è anche targato USA non mi faccio problemi. Dalla lettura della tua recensione però, nonostante l'attore W. Harrelson che piace molto anche a me, resto perplesso sul giudizio complessivo da dare a quella pellicola e non so se vedrò questo film sul grande schermo.

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  11. Dalla trama mi pare un bel film o comunque piacevole. Però mi hai fatto troppo spoiler?!:-D

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    1. .. ma neanche tanto guarda... film comunque (ma non era poi così difficile) decisamente oltre la media... ;)

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  12. La redenzione ha comunque un sapore amaro... Bello sotto ogni punto di vista: dialoghi, sceneggiatura, interpretazioni!

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