Scrivere come riparo, come fuga e scontro.
come un passeggio in riva al mare che ti renda parte di esso,
una speranza di vita estrema che ci si agita dentro,
come far prendere vita a un sogno
addomesticandone gli svolazzi,
prendere per mano qualcuno che non c'è
avvertendone comunque il tepore sulla pelle,
Scrivere come un arzigogolo di prospettive
colte sulla mappa segreta del cuore,
un qualcosa forse lontano da un battito di palpebra
ma comunque sulla esatta strada del luccichìo di altrui pensieri.
A volte è solo premura scorticata via a frenarci.
Ognuno sceglie il suo castigo.
Scrivere è un'esigenza del proprio IO, come lo è cantare, ballare, dipingere. E' una prerogativa soggettiva.
RispondiEliminaImportante è che sia innanzitutto esigenza. Come respirare.
Eliminascrivere è tutto. ma può essere fuorviante
RispondiEliminaIn un certo senso deve esserlo. E' una via d'uscita dal tormento. La sottile e abissale differenza tra penna e pena.
EliminaE' proprio vero, almeno personalmente grazie alla scrittura e al mio blog scrivere è stata una via d'uscita ;)
RispondiElimina..come entrare in autostrada...
EliminaUna mia citazione preferita è questa: conosco cento modi di morire ma il mio preferito rimane scrivere.
RispondiEliminaUna delicatissima Piediscalzi... ;)
EliminaSe l'ho scelta come citazione incipit al mio blog, ci sarà un perché!
RispondiEliminaSu Erri sempre d'accordo.
..e grazie ancora perché è proprio il tuo incipit che mi ha ispirato... ;)
EliminaGrazie a te Franco, davvero. Smack.
Eliminaper me scrivere è catartico.
RispondiEliminaDevastante e lenitivo.
Eliminaè una cura, me lo disse un mio dottore.
Eliminala scrittura è il confronto silenzioso, all'Anima giova.
RispondiEliminaNeanche troppo. Silenzioso.
Eliminain parte hai ragione.
EliminaHo sempre scritto che la scrittura per me è una liberazione. Bella frase che non significa nulla se non la chiarisco. Mi libero scrivendo a prescindere, potrei farlo ( e lo faccio ancora) in privato: scrivere per ritrovarsi, riconoscersi e capirsi. Ma scrivere su un blog? Quella è faccenda del tutto diversa, quella è tentativo di comunicazione, è un gesto d'amore. Non è sempre compreso, nemmeno condiviso( non è scontato)è di certo una liberazione complessa e tortuosa. Se non riesce si torna al primo passo, personale e intimo, non condiviso, puro essenziale. Magnifico e silenzioso.
RispondiEliminaChe ci fanno i faraglioni di Scopello sulla tua testata? Li canusciu di quannu era nicu.
Gran bel giro di Sicilia nel 2013, tutta la riserva dello Zingaro ed Erice e Scopello nel cuore.. ecco spiegata la foto..
Eliminaper quanto riguarda lo scrivere.. si.. scrivo anche su word, su carta o su un display al semaforo.. il concitato susseguirsi di lettere è innanzitutto "gesto d'amore" nei propri confronti.. un auto omaggiarsi principesco, un vantaggio sul mondo, coccole per il nostro io. Lo "scrivere a prescindere" che scavalla ogni eventuale intenzione.
Diceva Cesare Pavese: “è bello scrivere perché riunisce due gioie: parlare da solo e parlare ad una folla”. Ma perché si scrive? perché si decide, un bel giorno, di aprire un blog, di scavare un percorso di parole, in un mondo in cui le parole abbondano e si sprecano? In un mondo in cui l’informazione ci bombarda dalla mattina alla sera? perché si sente il bisogno di lasciare una traccia su un foglio bianco? Ognuno può dare una sua risposta. E le risposte sono tantissime.
RispondiEliminaForse si scrive per un senso di vanità o forse anche per umiliarsi e disprezzarsi, e si scrive, chissà....per sentirsi normali in un mondo di pazzi, o per avere coscienza di essere intelligenti in un mondo di mediocri. Si scrive per sentirsi liberi. Ma si scrive anche per fermare il tempo… e per tornare indietro nel tempo e si scrive perché si ha paura della morte. Si scrive per viaggiare senza partire o meglio per partire senza più tornare. Ma soprattutto si scrive per fuggire nel mondo dell’immaginazione dove è facile ritagliarsi un vasto territorio gratificante. E si scrive per sedurre ed esaltarsi e anche per vendicarsi. E spesso si scrive perché non si ha nulla da dire, solo per farsi del male.
Grazie Remigio.. hai centrato i mille e più motivi con drastica sinteticità. Lasciando per ultimo una delle motivazioni principali.
RispondiEliminaSi scrive per urlare in maniera composta, spesso ferendosi ulteriormente, ma lasciando scivolar via, almeno, tossine e scorie velenose...
Perché la nota finale? perché castigo?
RispondiEliminaPerché nutriamo masochismo, magari raffinato.. a volte
EliminaIl mio direttore diceva che ero molto diretta e concisa, per me non scrivo, ma adoro leggere :-) tu sei un poeta :-)
RispondiEliminaVorrei leggerti più spesso da me.. ;)
EliminaChe tu venga a pescare i miei post di una vita fa è regalo davvero fantastico..
RispondiEliminascrivi per essere felici.. e questa è pura verità.. ti rende partecipe, e tu rendi partecipi tutti noi.. non smettere mai!!