Commedia che
confonde con garbo sacro e profano, anche se a molti è parso
insensibile, se non fuori luogo, mischiare toni e messaggi religiosi
incartati di sciocchevolezza cinematografica.
Immagino i
medesimi alle prese, chessò, con lo scorsesiano L'ultima tentazione
di Cristo.. fuggirebbero dalla sala urlando al sacrilegio..
C'è anche
un altro lato da sottolineare, probabilmente sconosciuto ai più:
l'ex galeotto divenuto prete piacione, dall'eloquio magnetico e le
platee acclamanti esiste davvero a Roma, risponde al nome di don
Fabio Rosini ed affabula folle con le sue interpretazioni evangeliche
sopra le righe tanto da essersi guadagnato l'appellativo di “prete
parabolico”.
Da qui al
film il passo è breve, un curioso restyling di Peppone e Don Camillo
che ammicca a sano sentimentalismo coinvolgendo furbescamente i due
eclettici showman, Giallini e Gassman, in un dualismo sfociante in
problematiche più ampie pur senza l'ambizione forzata di volerle
elaborare “a tutti i costi”,
il tutto sorretto da una
sceneggiatura pimpante in vena di quadretti spassosi, e contornati
da ottimi caratteristi vestiti di iperbolico grottesco (siamo
disposti anche a tollerare gli eccessi della Morante che sembra
divertirsela), a fungere da esatto contr/altare ai
toni di una storia che prova (se Dio vuole...) anche a investirci di
tenerezza, calcando sentieri già testati, ma anche sfrucugliando
compitamente l’indagine introspettiva.
Edoardo
Falcone (già autore del validissimo Ti ricordi di me?)
apparecchia una tavola in fondo semplice, con tutti gli stereotipi
del caso, aggrappandosi a incomunicabilità, incomprensioni,
superficialità, azzeccandone il giusto mix, anche in un finale non
scontato e che ci lascia liberi e appesi - come una pera all'albero -
ai nostri quesiti più intimi senza forzare la mano.
In fondo
abbiamo tutti bisogno di sognare senza troppe pippe mentali.
Per
quelle arriva Moretti a brevissimo...
Ah però! Mi hai incuriosito. Non tanto con la commedia quanto con don Fabio. Sai anche dove affabula folle a Roma?
RispondiEliminaMi piacerebbe assistere ad un suo sermone...sse ha ispirato addirittura un film !!! Un abbraccio e buon we ;-)
Ora è Direttore del Servizio per le Vocazioni in Vicariato.. su internet puoi trovare i programmi delle sue catechesi..
EliminaGrazie! Lo cerco...
EliminaKiss ;-)
Grazie! Lo cerco...
EliminaKiss ;-)
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaMeglio evitare i parolai e chi mischia il sacro con il profano. Accade spesso nella realtà e rivederlo al cinema è masochismo.
RispondiEliminaNon credere Gus.. devo molto a Don Fabio Rosini. la serenità.
EliminaEcco un'altra preziosa chicca del nostro Mollicone del web(be).
RispondiEliminaIn attesa di andare a vedere questo "Se Dio vuole" ( ma la presenza di Gassman mi scoraggia) ti comunico, caro socio, che ho visto "Interstellar", l'ho trovato ben fatto, ma rimango dell'opinione che non sia spettacolare quanto "Gravity" e ciò per una ragione molto semplice. Il primo ha una trama certamente robusta, con ambizioni contenutistiche di tutto rispetto, ma con una fotografia discutibile e tanti dialoghi d'interni.
Il secondo invece è privo di un intreccio vero e proprio, ma è spectaculum puro (in senso etimologico) per cui quando sei davanti allo schermo ti sembra di vivere nello spazio ed essere coinvolto totalmente nel dramma gravitazionale che vivono i protagonisti.
.. mi dispiace carissimo ma su Gravity non mi troverai mai in linea.. d'accorso sugli ottimi spunti ma una grossolaneria di effetti da far rabbrividire. Per non parlar di Clooney che bussa con le pastarelle alla porta del modulo... ahah..
EliminaI video-effetti che giudichi grossolani, a mio modesto avviso, sono stati realizzati in modo magistrale e la "bussata" di Clooney è semplicemente un sogno ad occhi aperti che fa la "Stone/Bullock", in preda alla disperazione più cupa.
EliminaMi hai convinto con la citazione di Peppone e Don Camillo. Li adoravo da bambina <3
RispondiEliminaMoretti non mi avrà a questo giro
RispondiEliminaDomani lo vedo. Saprotti dire..
RispondiEliminaSembra curioso e interessante, e i due attori spaccano!^^
RispondiEliminaE poi, non mi faccio certo spaventare dai dissacratori :p
Moz-
..pone questioni intimiste in mezzo alle cianfrusaglie.. e questo ha indispettito più di qualcuno..
EliminaNon lo vedrò mai. ;)
RispondiEliminaIspy 2.0
Ahah.. grande Ispy.. del resto.. dopo il film invisibile di Salvatores rischiavi di restarci male.. :)
Eliminal'ho visto in anteprima, mi è molto piaciuto! E' inoltre riuscito a toccare delle corde in me che davvero non credevo! Comunque il personaggio/macchietta della sorella è quello che in assoluto mi ha fatto ridere di più!!!
RispondiEliminaVale la pena di andare a vederlo solo per i due protagonisti...
RispondiEliminaGrazie per l'accorata segnalazione, egregio Frank... nonché M. R. ;-)
RispondiEliminaIl film mi incuriosiva. Forse lo guarderò...forse...
RispondiEliminaIo preferisco le recensioni di libri, già sai.
RispondiEliminaMapoinannimorettiNO.
:)
Giallini non è malissimo, Gassman non mi piace molto invece. Non penso però sia un film di mio gusto, in tutta onestà
RispondiEliminaLa tua frase che potrebbe NON farmelo vedere è "tutti gli stereotipi del caso". È proprio il caso? Io non sono per le pippe mentali, però sono per le idee nuove. E l'italiA da tempo sembra esserne IMMUNE!
RispondiEliminaè una commedia "pesante" nel senso che con leggerezza, fa riflettere e non fa rimanere sterili sui propri pensieri... plaudo al tuo ritratto che vede l'affacciarsi di un film del cinema classico come la saga dei don Camillo
RispondiEliminaPiù facile insinuare meditazione in un contesto leggero che ammorbare di dolore metodicamente plasmato come tenta l'ultimo Nanni Moretti...
Eliminaahahaha Franchino , la conclusione mi è piaciuta tantissimo..non hai tutti i torti, ma amando Moretti, me lo "papperò" in un sol boccone...
RispondiEliminaNon ho visto il film recensito, ma i due protagonisti i stanno molto simpatici.
Deve essere un film gradevole,e penso lo vedrò e seguirò il tuo consiglio...
Bacionissimo e buona serata mio caro!
Uhm.. in effetti è nella lista (come del resto quello di Moretti). Ho riso anch'io per la conclusione del post... Aò, quello che è vero è vero! eheheheh
RispondiElimina