A
Torino essenzialmente per il Salone del Libro, sogno nel cassetto da
anni ormai. Arriviamo nel primo pomeriggio di domenica, dalla
Stazione Porta Nuova all'hotel, vicino La Mole, una passeggiata di
quindici minuti, tra strade ben delineate, palazzi austeri,
comodissimi portici e pochissime persone in giro.. il tempo di marcare il territorio in hotel e
ripartiamo al volo: visita prenotata al Museo Egizio, per fortuna
tutte le maggiori attrazioni sono concentrate in un fazzoletto, e mentre andiamo, anche il tempo di assaporare un primo, meraviglioso, gelato che ci lascia
subito estasiati.
Il
Museo ci ubriaca da par suo di bellezza e storia palpabile.. la guida
ci coinvolge con passione e competenza.. all'uscita becchiamo pure i
festeggiamenti della Juve Campione d'Italia.. ma una cosa che è
l'equivalente di un festeggiamento a Roma quando Totti segna col
cucchiaio... tutto misurato, pacato e gioioso ma anche discreto e senza
inutili deliri.. giriamo serenamente tutto il centro, tra Piazza
Castello e dintorni, vialoni alberati, piazze enormi, un'idea di gestione dello spazio soltanto chimerica per noi indigeni romani.. e attorno tutta gente
sorridente e paciosa.
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Anche se non ci credete... questa foto è in "pieno centro".. |
E'
singolare pensare che la toponomastica cittadina ricalchi la
struttura a scacchiera delle antiche città romane: lunghe strade
dritte che si incrociano tra di loro in un reticolato ordinato e
preciso. Paradossalmente, l'esatto contrario della demenza urbanistica della città
romana per eccellenza: Roma, appunto.
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Portici, portici, portici... ;) |
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Lo spettacolare "bicerin".. esplosivo mix di panna, caffè e cioccolato.. |
E
qualcuno potrebbe pensare che era domenica, facile trovare tutto
piacevolmente vivibile. Sbagliato: lunedì usciamo e sembra un agosto
romano, automobili col contagocce, nonostante il giorno lavorativo
ci si muove distesi e rilassati.
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La Mole dal Palazzo Reale |
Dalla
Mole prendiamo un autobus che si fa attendere pochissimo, imbocca un
rettilineo attraversando praticamente tutta Torino fino al Lingotto
Fiera, dove impazza il Salone del Libro: sedici fermate con una sola
svolta in tutto il tragitto.. ovvio che ne guadagni la circolazione,
la viabilità, l'orientarsi; e tutto assume un senso di ben disposto,
di comodità che rasserena il visitatore.
Anche il Salone, immenso,
rende la visita piacevole, spazio tra gli stand, non come a Roma, a
Più libri più liberi dove sei stritolato tra espositori, libri e visitatori..
vero anche che è giorno feriale e che mi raccontano di scene
apocalittiche nel weekend.. ma noi siamo “fubbi”, e abbiamo
evitato i giorni di punta...
ora ci godiamo anche le vette della Mole
e il Museo del Cinema, agnolotti ai tre ragù bianchi e brasato al Barolo, e
ce ne passeggiamo in una serata che ci incarta tiepida tra luci,
portici e il Po che bisbiglia quieto.