sabato 5 novembre 2022

IL BUONO DELLE CROCIERE

 

Azulejos di Lisbona

Potrebbe bastare il "dettaglio" di cambiare città quasi ogni giorno senza neanche disfare la valigia? 
O di riconoscersi a casa propria, ma nel senso efficace; di familiarità, accoglienza, protezione?
Oppure quel sentirsi viaggiatori tangibili, di un percorso anomalo, non di cielo d'aereo iperveloce, né di strada noiosa, e neanche di mare lagunoso a lambire terra.
Ma di oceano spalancato, maroso immenso e tu incollato alla balaustra a mordere con gli occhi incantati di spuma d'onda, frangente di chiglia, perso in un vortice di vento addosso, non di cabina pressurizzata, nè di cintura di sicurezza o aria condizionata a palla. 

Direi di sì. 

Lisbona

Londra

La Rochelle

Santiago de Compostela

Santiago de Compostela

La Coruna

La Coruna


Mont Saint Michel

Mont Saint Michel

Mont Saint Michel

Southampton

MSC Virtuosa

Lisbona

Londra

Bilbao

MSC Virtuosa

Bilbao

Londra

La Rochelle

Oceano Atlantico

Bilbao




mercoledì 2 novembre 2022

NESSUN LIMITE

 



Nessun limite
allo scoprire ancora
cose di me.

Mi incontro in corridoio:
Buongiorno! Tutto bene?
Certamente, e lei?
Non c’è male grazie!

Proseguo poi chiedendomi
se ci conosciamo davvero
con quel tizio.

Che sogni accarezziamo,
se stiamo completando la medesima
collezione di sorrisi,
se riconosciamo finalmente
i malintesi.

E mi dico di si.
Ma forse lui qualche dubbio
su chi io sia davvero
lo nutre ancora.
E allora rimaniamo
legati alle formalità d’uso


giovedì 27 ottobre 2022

NOVECENTO BIS


Vagavo su quella nave da mesi, era stato divertente all’inizio, poi è diventato inquietante, dormivo nei bar o nei corridoi, visto che non avevo cabina accreditata sulla mia tessera, e ad ogni cambio crociera sembrava avessi diritto al pieno vitto ma non all’alloggio, e ovviamente non a scendere, e viste le difficoltà che mi avevano fatto la prima volta, ho preferito non insistere.

Difficile di certo esibirmi come un novello Novecento di baricchiana memoria.
Non sapevo neanche suonare il pianoforte...


domenica 23 ottobre 2022

GOOGLE MAPS TIMELINE

Un sevizio Google che a fine mese riepiloga i tuoi spostamenti: paesi, città, nazioni, luoghi visitati. Un'applicazione che autorizza l'account Google a segnalarti ogni punto, contrada, villaggio, metropoli dove mettiamo piede.. e ammetto che ad Agosto e Settembre lo abbiamo fatto diventare matto.. 

Ieri invece, mi è spuntato il sorriso quando mia moglie cercando il telefono portatile per casa ha esclamato: "Eccolo in bagno.. tanto, conoscendoti, poteva stare solo là, sul divano o sulla scrivania del pc"

Allora ho pensato ad un'applicazione:
Google maps apartment timeline.

Un qualcosa per statisticare la nostra vita di casa: ovvio il tempo trascorso a letto, quello sul divano a leggere o davanti al televisore, ma anche con la playstation, quello passato sul pc a scrivere post improbabili, o al bagno - utilizzato anche per leggere, lo ammetto -.
Eppoi in cucina a sbizzarrirsi tra i fornelli e mangiare e lavare i piatti (sono io il lavastoviglie, risparmio energetico AAA+++), in terrazzo ad innaffiare, chiacchierare o prendere il sole, e davanti alla libreria a cercare libri teoricamente in ordine, o cd da ascoltare spesso in giro per casa, a passeggio a cercare cose perse, negli armadi, nei cassetti, tra gli scaffali.

Ecco Google ha statisticato così il mio ultimo mese a casa:

Cinque stanze visitate, vince la camera da letto, poi il salone, terzo il bagno quarta la cucina, a seguire ingresso, il secondo bagno (c'è la doccia..capisci a me) poi terrazzo e corridoio. Interessante ma pure inquietante il numero di aperture del frigo: 112.  Sportelli vari: 168  cassetti: 81 accensione/spegnimento interruttori: 278! entrate/uscite da casa: 77
6 km di persorso intercasalingo, 13 film visti 3 serietv 23 talkshow
18 appisolamenti sul divano, 1 pericoloso incidente domestico, due cene con amici, 3 ore e 50 al telefono! Machedavero?!

Ma allora meglio Alexa, che almeno si fa gli affari suoi... 

venerdì 21 ottobre 2022

QUEL FANTASMA

Quel fantasma lo era a tutti gli effetti, sempre ammesso sia possibile individuarlo certificandone la natura; il problema era che recava la sua condanna di vita da vivere, in mezzo ad altri corpi decisamente esistenti, friabili, cagionevoli, destinati all'inevitabile guasto definitivo.

Lui no, ma non era percepito alla stregua di un highlander, eterno nel suo fulgore.

Lui era invisibile, vagava alla ricerca di chi lo avesse nominato invocandolo,  e qui dobbiamo ammettere che anche all'Ufficio Evocazoni cominciavano a perdere colpi, non avevno fornito indicazioni abbastanza precise, erano stati superficiali e vacui, lasciando che si arrangiasse in autonomia. 

La sua discrezione non gli rese il compito agevole. Intanto la tendenza umana a scorgere fantasmi dappertutto, ma difficilmente quelli reali, dall'altra quel suo vagare ma sempre col timore di infastidire, inquietare, mettere ansia.

Non era il suo intento, rifuggiva i vecchi stereotipi, anzi, il sogno era di abbandonare le sue vesti per tornare a respirare aria, anche se avrebbe significato iniziare a deteriorarsi come tutti, ma godendosi una felicità tangibile giorno per giorno, per quanto a termine.

Quando incontrò l'altro fantasma, in ascensore, non ci fece caso al momento, ma il saluto cordiale dell'altro lo rese cosciente, di più, vivo. 
Si specchiò e scorse una ruga mai vista prima.

Era stato esaudito.

mercoledì 19 ottobre 2022

ARGINI NUDI


Cosa strappiamo via da noi
con una poesia?

Come riempiamo il vuoto che rimane?
Forse fegato e milza si assestano meglio?

Costelliamo la carta di interrogativi
attendendo che rispondano?
O la risposta è già quel vuoto,
come di bassa marea
a lasciare gli argini nudi,
di pozzanghera a seccare al sole;
voglia di raccontarci una storia,
ricordare a noi stessi chi siamo,
o come rimaniamo
una volta esposti all’alba sorprendente.
Ecco, forse solo voglia eterna di stupirci
sorridendo alla penna che scorre.


domenica 16 ottobre 2022

RAGGIO DI SOLE

 

Adoravo stare sdraiato al sole. Potevo rimanere immobile per ore, a farmi bruciare.

Dalla mattina presto, coi raggi ancora tiepidi e obliqui, fino a mezzogiorno pieno ed oltre, col sole alto e micidiale.

Dovevo immaginare che l'avrei pagata.

Ma dato che ero il più incosciente della mia allegra famigliola di pannelli (tipi simpatici e solari).
Non volevo proprio saperne di staccare ogni tanto.
Nè di farmi revisionare il cristallino o di sostituire il silicio esausto, del resto non avevo mai conosciuto eritemi o insolazioni, nè avevo mai sentito parlare di melanomi ionizzati riferiti alla nostra categoria.

Ma i miei auspicavano, da parte mia, più cura dei circuiti: "coscienza e manutenzione" ripetevano meccanicamente.. sarebbe il caso di ricaricare le pile ogni tanto.. ma io niente, me ne rimanevo sdraiato accumulando macchie solari e melanina, ed ero infatti nero lucido da paura.
Del resto c'era sempre stata poco fotochimica coi miei ma non mi perdonarono mai quella furibonda lite in terrazza, ero diventato ultravioletto dai nervi a fior di cella, stavolta rispondevo a tono e le urla si avvertivano nel raggio solare di diversi isolati.

Finché mio padre disse: "Basta con questa gazzarra, i pannelli sporchi vanno lavati in famiglia!"

E staccò la spina.