venerdì 29 settembre 2017

...NON CI INDURRE IN DIPENDENZA..


Bellissime quelle pubblicità dove si esaltano con toni melliflui e acchiappanti le meravigliose possibilità di svago e di vincita che le sempre più numerose sale bingo, video lottery con le le loro macchinine per i giochi d'azzardo e le infinite riffe, dal Lotto al Superenalotto, con premi più o meno favolosi, offrono a tutti i fortunati che si accostino a questi paradisi.

Ed ogni volta in questi spot armonie dolci e parole persuasive di sottofondo al messaggio che vuole sedurre.

Alla fine, però, dato che la legge lo prevede, ecco il messaggio conclusivo che mette in guardia contro questi giochetti che potrebbero 
indurre alla dipendenza patologica 
e alla conseguente perdita di un botto di soldi.

Ma la legge prevede si, il messaggio di attenzione, ma non la velocità con la quale deve essere messo in onda, per cui assistiamo a delle autentiche comiche col nastro velocizzato e la voce che snocciola tutte le eventuali controindicazioni di questi innocenti passatempi: duemila parole in dieci secondi.

La stessa velocità con la quale questi marpioni ti sfilano i soldi di tasca come ti avvicini alle loro macchinette infernali, o alle deleterie strategie di gioco basate su numeri da giocare all'infinito.

Questi mezzucci squallidi dovrebbero far capire al volo ad ogni persona con una minima dose di buonsenso e qualche piccolo neurone ancora sveglio,

che ci vogliono fregare.

Pensiamoci. 




sabato 23 settembre 2017

IL BLOG COME DISINTROSPEZIONE

Quanti di noi scrivono per disintossicarsi dai propri malanni esistenziali, dalle nostre beghe interiori? Credo la maggioranza, ad iniziare da me ovviamente.
Ed anche scrivere del perché scriviamo, è un neppur troppo magico artificio per continuare a scriverci addosso e dentro, ripulendoci dalle scorie della vita.

Direi che due sono le conclusioni cui arrivare in soldoni e senza farla troppo lunga, senza che tanti, troppi, innumerevoli mental coach si arricchiscano alle nostre spalle:


Primo: Comprendere “da soli” che dobbiamo e sappiamo sfogarci (ed un blog vale mille presunti terapeuti...)

Secondo: mai prenderci sul serio, essere i primi a sfanculare le nostre manie e le nostre pretese; sognare certo, ma vivere a quote abbordabili, respirare a fondo, goderci le cose belle, accettare quelle brutte.



Fine del pistolotto.

mercoledì 9 agosto 2017

DEDICATO A PAOLA S. ... ;)



I sostenitori di Tizianuccio Ferro, tendono ad esaltarne anche la verve e la “profondità” dei suoi testi poetici, giudicati ben oltre la media scrausa della canzoncina nazional popolare italiota...

proviamo ad esaminare uno dei testi che l'ha consacrato:

L'ULTIMA NOTTE AL MONDO

Cade la neve ed io non capisco
non hai mai visto nevicare?!
che sento davvero, mi arrendo,
ogni riferimento è andato via...
...ma sarà poi.. neve?..
spariti i marciapiedi e le case e colline...
ha nevicato o è arrivato l'Armageddon?
sembrava bello ieri.
Ed io, io sepolto dal suo bianco
mi specchio e non so più
che cosa sto guardando.
..no ..secondo me non è neve..
Ho incontrato il tuo sorriso dolce,
con questa neve bianca adesso mi sconvolge,
lei fa il pusher, sciolto ogni dubbio...
la neve cade e cade pure il mondo
anche se non è freddo adesso quello che sento
e ricordati, ricordami:
tutto questo coraggio non è neve.
E non si scioglie mai, neanche se deve.
..ma pure il coraggio se sparisce
...non è che sia tutto sto coraggio..
Cose che spesso si dicono improvvisando:
Se mi innamorassi davvero saresti solo tu,
..questo versetto poi... manco Povia...
l'ultima notte al mondo io la passerei con te
..bello sforzo.. pensavo con la nonna invece
mentre felice piango e solo io,
io posso capire al mondo quanto è inutile
odiarsi nel profondo!
..insomma.. la ami o la odi?
Ho incontrato il tuo sorriso dolce,
con questa neve bianca adesso mi sconvolge,
la neve cade e cade pure il mondo
...tutti giù per terra!!..anche se non è freddo adesso quello che sento
e ricordati, ricordami:
tutto questo coraggio non è neve.
Sei sconvolto, te cade il mondo..
dov'è tutto sto coraggio? Boh!
E non si scioglie mai, neanche se deve.
Non darsi modo di star bene senza eccezione,
Se non te dai modo, Tizianuccio, è un problema tuo..
crollare davanti a tutti e poi sorridere.
.. se te portano un'altra .. dose, forse
Amare non è un privilegio, è solo abilità,
è ridere di ogni problema...
mentre chi odia trema.
..quindi sei bravo a prendere per i fondelli?!? 
Facce capi'..
Il tuo sorriso dolce è così trasparente
che dopo non c'è niente
..certo, se è trasparente..
è così semplice, così profondo
che azzera tutto il resto e fa finire il mondo.
..specie il conto in banca..
E mi ricorda che il coraggio non è come questa neve.
Ho incontrato il tuo sorriso dolce,
con questa neve bianca adesso mi sconvolge,
..troppa “neve” Tiziano.. io ripiegherei sull'ectasy
la neve cade e cade pure il mondo
anche se non è freddo adesso è quello che sento
e ricordati, ricordami:
tutto questo coraggio non è neve.
..e comunque, se davvero si scioglie, Tiziano caro,

te l'hanno davvero tagliata male...


martedì 8 agosto 2017

ONOREVOLI VIGILI...


Quindici volontari dei vigili del fuoco, in Sicilia, appiccano il fuoco per poi correre a spegnerlo intascando i contributi statali.. e dopo un anno li beccano subito...

Seicento e passa parlamentari affossano il paese da trent'anni intascando miliardi per far finta, poi, di rimetterlo in piedi... e nessuno se ne accorge!!

MA CHE GIUSTIZIA E' QUESTA?   :(



sabato 5 agosto 2017

QUANTO SIAMO POCO CONSAPEVOLI?


Siamo tipi da scegliere un ristorante in base ai giudizi di Tripadvisor?

Possiamo annullare una vacanza se le previsioni non sono ottimali?

Compriamo un libro solo se vince lo Strega?

Facciamo una crociera perché quello è il trend?

Continuiamo a vedere Twin Peaks anche se fa cagare?

Scegliamo il colore di una cravatta seconda della tendenza del momento?

Teniamo un blog perché fa figo?

mercoledì 26 luglio 2017

DUE MATTONATE NORDICHE...

Dopo quella sòla pazzesca di Uomini che odiano le donne.. non ho, evidentemente, ancora ben compreso che il thriller non si addice ai popoli nordici.. 


THE ABSENT ONE           regia di  Mikkel Noorgard

Il mistero misterioso del chi abbia fatto fuori due ragazzi in un omicidio di vent'anni prima, nonostante una confessione ed una condanna con pena già scontata, riciccia fuori e costringe un detective, tutto nervi e tormenti, ad indagare di nuovo.
Mistero misterioso che in breve svela le sue trame contorte, nonostante all'epoca si sia indagato (?!) per bene. Nulla è come sembra, una testimone molto scomoda per il vero colpevole (un autorevole personaggio che vive con questa spada di Damocle) viene cercata - solo ora - e trovata più volte e da più persone in un brevissimo lasso di tempo (per i vent'anni precedenti no invece, lasciamo che la cerchi e la trovi un poliziotto.. ma so' strani 'sti danesi) e quindi riporterà alla risoluzione del caso e ad una vendetta estrema.
Buona idea, di base, ma sviluppata con troppi pretesti e un'infinità indecente di forzature sceneggiaturiali.

'sti nordici, per me, devono fare altro..


THE CAPTIVE  - SCOMPARSA         regia di Atom Egoyan 


Da questa arrogante pellicola, oltre ad una bambina di nove anni e mezzo, è scomparso anche il cinema. Amen.
Un altro di quei film che mette a dura prova il comune senso di sopportazione, non perché tratti di un tema angoscioso e molesto come il traffico di bambini rapiti a scopo pedo pornografico, ma perché intesse un thriller in maniera beceramente approssimativa infarcendolo di castronerie di sceneggiatura come solo di rado si riesce a collezionare.
Flashback isterici per risultare originali e incasinarti la già balzana storia messa su alla carlona in questa regione perennemente innevata dove evidentemente devono essere andate in blocco per il ghiaccio anche le più elementari regole d'ingaggio per un qualsiasi, accettabile, thrillerino da domenica pomeriggio.

Come siano rimasti coinvolti Ryan Reymolds e, soprattutto,  Rosario Dawson non è dato sapere. Forse amici della produzione..

Si accumulano come se piovesse - ma in realtà nevica quasi sempre - indagini di poliziotti schizzati, sindromi di Stoccolma, rapitori imprudenti, giochini improbabili, cacce all'uomo sbagliato, maniaci ridicoli, messe in scena patetiche, controlli inesistenti, vittime nevrotiche.. di tutto, e tutto concentrato nella stessa comunità, martiri e carnefici che si incontrano senza capire e senza riconoscersi mai.

Ribadisco: 'sti nordici, per me, devono fare altro...







martedì 18 luglio 2017

PIEGARO: FESTIVAL DEL VETRO



Per chi da sempre rimane affascinato da un riflesso; di una finestra, di una lampada, o anche solo di una pozza in strada; 






il contatto con degli autentici Maestri artigiani del vetro, riuniti da tutta Italia per questo Primo Festival del Vetro di Piegaro, a due passi dal Trasimeno e da Città della Pieve, è un'esperienza esaltante.




Il fuoco, la pasta da modellare, il bagliore e i lampi, il calore, il vetro che prende forma e acquista vita. 





Tutto fantastico, pulsante, tangibile.



I nostri obiettivi si incantano a catturare istanti e movimenti, mani veloci e sicure attorno a questo impastare sabbia e silicio.



Una fragilità e una potenza incredibile si sprigionano, assieme, dal calore e dal fuoco, lastre a sfoglia nascono da un solo soffio, mentre suggestivi intarsi prendono vita dalle contorsioni di mani sapienti e vigorose tenaglie che agiscono con la precisione di un bisturi..



Cristallizziamo anche noi - come questi maghi che trasformano la viscosità in trasparenza - gli attimi dai quali nascono luce ed armonia.



L'omaggio raccolto in questi giorni diviene, ora, immagine/Mostra per il Museo.

Un Museo che ci ha visto passeggiare tra memorie evocative, silenzi quieti ed occhi voraci a curiosare.



Un ricordo che non sbiadirà mai, come gli infiniti ricami di vetro che hanno preso vita e colore tra volte e fornaci.