sabato 24 settembre 2016

MUSEI





Finalmente confermato. Sarò custode del museo. Il mio sogno. Un po’ perché li ho sempre amati, i musei, un po’ perché ho sempre voluto fare un lavoro che mi lasciasse estraniare tra i miei pensieri, dove servisse presenza, anche autorevole, ma certo non concentrazione esasperata.
I visitatori sono irrequieti e spesso indisciplinati, si, ma spesso basta che avvertano la sola presenza del custode, perché rinuncino a fare foto, ad avvicinarsi troppo ai cavi dell’allarme, a commentare a voce alta disturbando gli altri.
Il custode come uno spaventapasseri.
Ma non immaginavo, non credevo proprio, che il custode del museo dovesse custodire anche le visite notturne. A porte chiuse.

E non dei visitatori. Ma degli altri musei.



Che la notte, a turno, organizzano escursioni per vedere come ci si allestisce - tra musei - come si predispongono le sale, l’accoglienza, come si espone, come si illumina, l’esatta collocazione dei disimpegni, come si gestiscono gli spazi tra le opere, il coordinamento dei fruitori, in modo da non creare ingorghi e disagevoli attese, favorire una sosta pacata.



Eppoi mettere a frutto, una volta tornati in sede, i migliori suggerimenti, le proposte più innovative, spunti e ispirazioni atti a fornire una visita  proficua, interessante e che crei trasporto e curiosità, il rapporto con l’artista, una sorta di dialogo intimo.
E non immaginavo, neanche, di dover accompagnare io, il mio museo, in visite notturne di orientamento presso altre esposizioni, a studiare gallerie e strategie altrui. A provare la medesima ebbrezza del visitatore di tutti i giorni.



Prendere per mano le mie opere, custodite come bimbi, e stare attento affinché ora, curiose, e finalmente libere di scorazzare, non si mischiassero tra loro, e a qualche dipinto non venisse lo schiribizzo di cambiar di posto, cornice e museo, tanto per provare l’ebbrezza di una nuova collocazione, di nuove luci e nuovi punti di vista, e l’amicizia solidale con autori magari sconosciuti, e loro opere mai viste. 
Quindi appelli e contrappelli. Controlli all’entrata e all’uscita. Liste da spuntare. Roba snervante davvero.



Ragazzi, e io che pensavo fosse una passeggiata rilassante fare il guardiano del museo, almeno di uno come il mio, meno smanioso  di altri, con opere un po’ barbose e senza troppe velleità di variare la loro sede abituale...

Se rinasco, voglio lavora’ in banca.



venerdì 12 agosto 2016

..E SONO PROPRIO LORO...



Succede che li conosci da tempo questi due.
Li conosci come bloggers, ovvio.  Paola  e  Maurizio

Li conosci sul web, dai loro post e dai loro commenti. Non sai neanche se si chiamino effettivamente così, ricchi dubbi anche sui luoghi da dove scrivono. 
Ma ti piacciono e ti intrigano. 
Ti affascina soprattutto – inutile negarlo – questa loro storia d’amore nata sul web, questo  attirarsi solo per la capacità di essersi scoperti, letti e compresi attraverso un modem, prima ancora di vedersi o ascoltarsi. 
Poi finalmente l’incontro, il rivelarsi di affinità elettive solo supposte, il contatto visivo, umano, epidermico.

E’ un amore che esplode e cresce anche per noi, che facciamo il tifo e prenotiamo un posto in chiesa, tra post travolgenti e  tenere dichiarazioni, un amore che continua a cibarsi di blog, e ad espandersi nella rete, a beneficio di tutti quelli che hanno visto nascere, e crescere, questa storia bellissima, perché in fondo è proprio al blog, che deve tutto.

Alla capacità di comunicare noi stessi, di trasmetterci quali siamo e spesso anche più intimamente. Una scommessa vinta subito se non si bara, se ci si apre al destino, se si comprende che un’anima gemella può respirarci tenerezza anche da un display. 
E noi altri a cullare questo avvenimento, questa sorta di nascita in cattività, come se la blogosfera non potesse permettersi di sfornare sentimenti nobili, ma solo rapporti surrogati, confidenze burocratiche. Che non palpitano.

E succede che finalmente riesci ad incontrarli, li inviti a casa e loro sono titubanti perché anche tu, comunque, sei un prodotto del web, potenzialmente inaffidabile, parole senza sorriso, sentimenti senza sguardo. E un giorno, finalmente, le circostanze sembrano favorire l'incontro, uozzap, messaggi, indicazioni stradali, una voce al cell... e di punto in bianco l'incontro di "terzo tipo"

E sono proprio loro, per mano come due innamorati non del tipo 2.0, ma old style, vecchia maniera, tipo.. incontrati a una festa o in spiaggia. 

Invece no. 
Loro hanno sfidato la banda larga, hanno attraversato il portale della diffidenza, hanno smagliato la rete, hanno azzerato le distanze, e hanno vinto.
E sono belli e giovani, luminosi e sorridenti. E anche tu che hai imparato a scorgere sguardi e sorrisi solo da un post,  ora li hai lì per te, davvero, con tua moglie basita, incredula che certe storie possano accadere davvero, che poi ti dirà sorridente, “potrebbero essere nostri figli”, finalmente rassicurata da quella candida innocenza, dai sogni che tracimano dai loro occhi, dal futuro che li avvolge potente.
Dai loro modi spontanei, dalla loro felicità, dalla loro scommessa vincente.

Perché se è il cuore che detta le regole, non si può aver paura di nulla.

Grazie di tutto!


lunedì 8 agosto 2016

IL RACCONTO PALINDROMO



Come può finire un racconto palindromo?
Come un loop infinito di pensieri circolari che si rincorrono.
Il sogno di una vita che inizia, sviluppa azioni e reazioni,
programmi ed aspettative,
domande che richiedono risposte,
desideri che necessiterebbero un logico esaudirsi,
a volte vestiti da pretese che non osano
per eccesso di discrezione.
Ma la coppia - se di coppia si tratta -
non è un rapporto d'ufficio
o un'amicizia che può coltivare l'attesa.
Prevede uno svolgimento, un'evoluzione e in alcuni casi
un ridannarsi, ostinata, su se stessa, 
frutto dell'inconcludente costruire sulla sabbia,
anche se con rinnovo delle opzioni che, si vuole, 
sfuggano talvolta al ciclo infinito di speranze
non realizzate, intrise di costante tentativo.
Un racconto palindromo che si mangia la coda
rincorrendosi in eterno.

In attesa di chi spezzi il loop.

venerdì 5 agosto 2016

SOFFIO TRA I TENDINI


Nuova amicizia quest’anno,
col dolore.

Un dolore sottile, che bisbiglia quasi, che ti lascia anche dormire, volendo,
ma che rimane vigile accanto, appena sveglio,
che suggerisce ninna nanne affilate ad accompagnare il sonno,
e sempre lui ti sveglia con un sussurro,
un soffio tra i tendini addormentati,
tra scricchiolii di ossa intorpidite.

Amicizia di costante pungolo.
Di richiamo all'attenzione, di presenza pretesa,
di mano che comunque scrive
sfuggendo alla dimenticanza
ad un abulico girovagare di muscoli come slegati.

Dolore liquido, fitte capillari come pensieri inevitabili,
dolore che accompagna e suggerisce, anche, di non stancarsi,
di dargli del tu. Di conoscere i suoi segreti.

Di sorridergli tra una smorfia e uno stringere gli occhi, 
e un respiro mozzato.

Lo porto in vacanza con me.



mercoledì 3 agosto 2016

VACANZE 2016


... e allora è proprio qui che passerò le mie vacanze 2016.. un agosto full optionals.. comprensivo  per la speciale occasione anche di fisioterapia e antidolorifici..



LA CASETTA DI LU' - IL PRESTIGIO DEL B&B

Dopo la ristrutturazione diverrà così...

La crisi è crisi, ed allora anche noi abbiamo deciso di intraprendere un'attività imprenditoriale con quello che abbiamo a disposizione. 
La nostra meravigliosa residenza in quel di Roma. 
Meta ambita la capitale. 
Soprattutto da tutti quelli che dimorano altrove e non devono fare il raccordo. 
Ma ecco in breve le caratteristiche salienti:

La Casetta di Lù si rivela incantevole B&B, in particolar modo per chi non desidera un impatto frontale con la caput mundi, ma un approccio soft, con soggiorno ai margini del caos.
Offre una struttura finemente arredata, dallo stile caldo ed accogliente, coadiuvato da toni pastello e soluzioni d'interni che rimandano alle dimore di una volta; consentendo, tuttavia, di usufruire delle migliori tecnologie, Adsl, televisore 40" schermo piatto full HD, canali satellitari, stereodiffusione, cellula bagno con doccia, vasca idromassaggio Jacuzzi, bidet; angolo bar, aria condizionata, solarium; disponibile area scrittoio e libreria cartacea e/o multimediale.
Tra gli optionals del pacchetto all inclusive: camere insonorizzate, doppio cuscino in piume a richiesta, colazione interregionale dolce e salato a buffet con gastronomia espressa (a richiesta servizio in camera); servizio sveglia con buzz a svariate modalità, musica e/o notiziario aggiornato di sottofondo, letto tipologia queen, giornali disponibili (ma solo di sinistra), angolo fitness, posto auto coperto,
Utilizzo dei servizi di supporto full accessories (phono, rasoio elettrico da viaggio, lavatrice 8kg + set cortesia), inclusa biancheria Ikea.

La Direzione, nel caso di ospiti particolarmente graditi, si riserva l'opzione cena, aperitivo party pomeridiano arricchito con the e tisanerie orientali, after dinner in terrazza panoramica, navetta da aeroporto o stazione ferroviaria, consulenza per visite guidate, servizio stireria ed eventuale babysitting.
Tutto in ulteriore integrazione pacchetto da concordare in loco.

Esiste il progetto.. prima o poi realizzeremo anche questa..


Il listino prezzi relativo al luxury package - quando esposto - può apparire esorbitante ma assicuriamo che ancora nessuno ha osato lamentarsi mai eccepito disagi o manchevolezze.

Augurandovi il più piacevole dei soggiorni, porgiamo i più cordiali saluti di benvenuto e ci scusiamo per l’assenza del prezzario di riferimento stagione autunno-inverno 2014 primavera-estate 2015 in quanto in fase di rielaborazione con l’adeguamento dei criteri ai nuovi parametri di convergenza di Maastricht.

lunedì 1 agosto 2016

FRONTE RETRO



Pagina 72 e pagina 73, di fronte, appiccicate una all'altra, in quel libro chiuso da sempre, non si erano mai riuscite a leggere.

Ma mentre pagina 72 era malinconica solo per questa impossibilità a distinguere con chiarezza i caratteri della  sua dirimpettaia.

Pagina 73 era anche vagamente iraconda verso pagina 74, e questo fin da subito, probabilmente per quel suo perdurante, insistito e tenace, volgergli le spalle.




giovedì 28 luglio 2016

NEWS ESTIVE...

Fragili e belli... come una testa d'omero...


"Ho saputo da me che per scrivere bisogna stare sgomberi, sfrattati, come alloggi in cui arrivano le storie, a carovane zingare in cerca dello spazio di nessuno"

Erri De Luca


..e ora spazio ne ho. Con l'omero destro scomposto che preme in una spalla immobile, una testa al titanio tutta nuova che fa conoscenza giorno per giorno con nervature e legamenti e fasce muscolari timide e rattrappite; ma gomito, polso e dita che scalpitano, col morso che le tiene ingabbiate, aggrediscono la tastiera e le fitte che arrivano dai quartieri con ancora i punti a tirare stordiscono solo e vengono azzittite, seppur col garbo che si deve ai degenti.

Dodici anni fa l'altro grosso intervento al polso sinistro... ma per un destrorso tutta altra musica.. anche se mi sto adattando... spirito di squadra si direbbe... vacanze saltate, consorte incupita ma dedita come non mai... voglia di guardare positivo, di leggere tutto il non letto, di godermi tutte le Olimpiadi compreso Rubabandiera e curling...

Si tira avanti come si suol dire, e tra un po' - senza tutore - movimenti più liberi,  e libero arzigogolo tra i vostri blog, il vostro esserci, le sottolineature,  i commenti e gli sfoghi...

e per ora, beccatevi il mio... 

come suol dirsi  ...buon viso a...