mercoledì 14 giugno 2017

MEMORIA


Se non ricordassimo più?
Vivremmo di presente piatto, sorpresa perenne,
meraviglia costante, timore insensibile.

Cosa farei al PC
Come troverei i tasti? E cosa potrei scrivere, come inanellerei lettere?

Saprei esprimere un senso? E perché?

Ed a chi?

Se non ricordassimo più... vivremo appena di riflesso condizionato,
una guida irreale di istinti preesistenti, 
e bilico costante sul futuro inesplorato.

Alle spalle il vuoto. 
Non più tempo archiviato
ma spazio insensibile.

Diniego, assenza, buio,
assordante nulla.

E davanti, timore vago dell'attimo che segue, forse, 
ma anche incoscienza,
nessuno stimolo palpabile, nessun ricordo, 
nessuna esperienza ad inibire.

Flusso continuo di costante presente, onda senza mai riva
Sensazione sconosciuta che non chiede memoria.
Che non chiede.
Che non.

Ma poi... cos'è memoria?



33 commenti:

  1. Ciao Franco.
    Nel nostro cervello c'è uno spazio dedicato alla memoria. Qualcosa molto più complesso di un hard disk. Lo spazio è limitato e i fatti accaduti, a partire dalle sensazioni provate nell'utero della madre, se non vengono rievocati, cioè pensati nel conscio si cancellano, creando spazio a nuovi eventi. I fatti recenti sono incancellabili. Una volta curavano le nevrosi ossessive con l'elettroshock, scariche elettriche senza anestesia, e meno brutali facendo abbassare bruscamente il livello di glicemia. Si chiama shock glicemico. Queste terapie cancellavano dalla memoria eventi meno recenti e in certi casi si arrivava alla guarigione del malato che dimenticava tutto il suo passato. Per esempio la fobia di attraversare la strada, un fidanzato o marito che ti aveva tradito, uno stupro subito, ecc. Si guariva a condizione che a scatenare la nevrosi fosse stato uno di questi eventi cancellati. Tornando al tuo argomento ti consiglio di leggere la storia dello smemorato di Collegno. Non hai possibilità di cancellare la memoria recente, anche se cadi e sbatti la testa, vai in coma, ma guarendo ricorderesti di Gus. E' tragico, tu non puoi dimenticare Gus e nemmeno Pippa, ma questo è positivo trattandosi di una splendida ragazza pescarese.
    Poi ti mando la fattura per la consulenza. Se vuoi risparmiare, solo 500 euro ,e non 8000 con fattura ,mediante versamento sul c/c bancario Iban IT 78 C 03005 12104 000500466350

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La memoria serve a creare spessore... ma si potrebbero eliminare, assieme ad essa, molte storture ed infiniti condizionamenti.. bisognerebbe provare...

      Elimina
  2. Molto interessante l'intervento di Gus, merita il pagamento secondo me :D
    Scherzi a parte io ho una memoria pessima, per cui un po' ci vivo in questo stato di meraviglia costante. Ho una buona memoria fotografica, quindi giusto per gli oggetti o i luoghi, ma ho una pessima memoria emotiva.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Pier. Per te lavoro gratis. Sono cose vere che in parte ho vissuto accanto a persone che mi erano vicine.
      Ho visto malati alla soglia della pazzia guarire. La mia memoria è cortissima. Il recente e lampi di un passato moto lungo. Ho visto iniettare insulina in quantità industriali per portare la glicemia a valori bassissimi e quindi lo shock. Il malato in anestesia totale mom percepiva niente ma per chi vedeva era impressionante. Il corpo vibrava in modo terribile.

      Elimina
    2. Anch'io, del passato, solo radi lampi, di avvenimenti ben precisi, tutto il resto dissolto, appunto scrivo, colleziono, fotografo... per paura che il nulla mi sommerga...

      Elimina
  3. Poesia molto bella, solo pensavo al lato oscuro di questo aspetto che già esiste in natura e che è l'alzheimer. Scusa, mentre la leggevo respiravo tutta la meraviglia dell'essere curiosi di fronte alla vita ma allora più che perdere la memoria dovremmo tornare bambini con una memoria resettata più che persa e pronti a vivere tutto dall'inizio essendo però anche come età e fisico bambini.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tornare bimbi... restare bimbi.. pronti a vivere e rivivere tutto con la meraviglia dell'innocenza e senza lo sconforto dell'età adulta. ;)

      Elimina
  4. E' ciò che ci fa essere quello che siamo davvero.
    Senza memoria (a breve, medio e lungo termine) non saremmo noi, non avrebbe senso.

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Era questo a cui puntavo.. e strano che uno come te, che vede solitamente più lungo di tutti, non abbia compreso il gioco e l'azzardo. Che qualcosa "non abbia senso" non dovrebbe far parte del tuo stile di vita: aperto ad ogni sfida. ;)

      Elimina
  5. Mi ha angosciato questo tuo scritto Franco...concordo con Miki, senza memoria non esistiamo...svegliarsi a 34 anni non ricordandosi nulla di quanto avvenuto nei 34 anni prima, significa essere un contenitore vuoto da riempire.

    Noi siamo quelli che eravamo da piccoli, cresciuti e maturati, ma siamo sempre noi. Noi ci fondiamo su quello che eravamo da piccoli, non si scappa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "onda senza mai riva". Oceano aperto. Nulla che freni, nulla che possa spaventare, continua ricerca, continua scoperta e riscoperta. Morte facile, ma vita spericolata (non alla Vasco Rossi.. spericolata "davvero"...)

      Elimina
  6. La memoria è il nostro vissuto, che sia esso fatto di cose, di pensieri, di emozioni, di nozioni acquisite nel tempo. Non posso pensare ad una vita senza memoria, credo che impazzirei.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Impazziresti se sapessi di non poter ricordare. Ma non lo sapresti. ;)

      Elimina
  7. Stiamo perdendo la memoria perché non la esercitiamo più. C'è forse qualcuno che ancora impara a memoria una poesia?

    RispondiElimina
  8. Ci sono varie forme memoria...
    Il corpo, per esempio, non dimentica ciò che comprende.
    Lì dove sbiadisce il ricordo il corpo continua a fare.
    E' una magia? Non credo. E' solo un altro pezzo di cui ci stiamo dimenticando.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "solo un altro pezzo di cui ci stiamo dimenticando"... bellissimo... ;)

      Elimina
  9. Io ho una memoria micidiale, mi ricordo qualsiasi cosa, anche dopo un attimo. Memorizzo numeri di telefono, date di nascista, eventi, profumi.

    Il più delle volte memorizzo cose che mi fanno male e che mi tormentano e penso "vorrei tanto scordarmi di tutto", però non vorrei assolutamente succedesse davvero. È una delle cose cui tengo di più di me e non ne farei mai a meno. Siamo anche quello che pensiamo valga la pena di ricordare :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ..le canzoni di Tiziano le terrei in un hard disk esterno però..

      Elimina
  10. Pensare alla mancanza di memoria mi angoscia, cosa diversa dalla demenza o alzheimer, li il problema non è tuo, ma di chi ti sta vicino.
    Ci sarà qualcosa che formatta la memoria sia lontana che vicina, io ho una impressionante memoria per moltissime cose, situazioni, frasi che potrei ripetere a distanza di anni, e invece il nulla rispetto a nomi, persone. Il lucido ricordo di lezioni, e nessuna memoria di compagni di classe, cosa e come funziona il meccanismo di assenza di interi periodi e persone,e perchè ricordiamo nei minimi particolare fatti accaduti nello stesso tempo? dice bene Paola sappiamo anche inconsciamente cosa vale la pena ricordare?
    Franco credo che avere coscienza di una mancanza di memoria, così come tu la prospetti sia tragico, e cosa è la memoria che automaticamente elimina il superfluo o la sofferenza?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Era un esercizio di stile. Di studio dell'assurdo. Assurdo in quanto mai provato. Dovremmo pensarci più spesso.
      La memoria che non esiste, renderebbe la vita un tuffo costante nel vuoto di ciò e di cui non abbiamo la più pallida idea possa accaderci..

      Elimina
  11. A pensarci m'è venuta una vertigine.

    RispondiElimina
  12. Mi piacerebbe poter fare decluttering, tenere solo alcuni ricordi e buttarne via altri.

    Quello che mi pesa è che con il passare del tempo la qualità affievolisce, come una fotografia sbiadita. Invece di certe giornate vorrei conservare ogni particolare.

    RispondiElimina
  13. Io ricordo tutto, chi mi conosce lo sa ....

    RispondiElimina
  14. Io alle volte vorrei dimenticare.

    RispondiElimina
  15. Credo che la nostra memoria sia alla base di come siamo, anche proprio "socialmente". Però credo pure che tante cose sarebbe meglio dimenticarsele, qui però parlo più "in generale", non per me nello specifico che, se voglio, ci riesco anche abbastanza bene e, credo, poi vivo meglio, però non tutti lo fanno. E, a volte, penso dovrebbero.

    Poi chiaro, la cosa migliore è avere tanti ricordi, averli belli e non scordarli mai, ovvio :)

    RispondiElimina
  16. Il cervello nostro cervello è esattamente come un hard disk, dalla memoria ampia ma limitata e, in futuro, anche espandibile proprio come un pc. Nel momento stesso in cui apprende qualcosa di nuovo, il nostro cervello si prepara subito a cancellarlo, in modo da fare spazio a nuovi ricordi. Questo meccanismo di ‘pulizia’ si attiva in automatico e in futuro potrebbe essere potenziato grazie ai farmaci, per eliminare dalla memoria i ricordi associati ad eventi traumatici. Queste le conclusioni a cui è arrivato un  gruppo di ricerca internazionale coordinato da Cornelius T. Gross, del Laboratorio europeo di biologia molecolare (Embl) di Monterotondo, vicino Roma, che sono state pubblicate su Nature Communications.

    RispondiElimina
  17. Questa è la prima volta che si collega un circuito del cervello all’eliminazione attiva dei ricordi”, spiega Gross. Lavorando sul cervello dei topi, e in particolare sulla regione dell’ippocampo dove ha sede la memoria, i ricercatori hanno scoperto che le informazioni vi arrivano attraverso tre circuiti neurali, tre ‘strade’ nervose. Quella principale, che parte dalla regione del giro dentato, è fondamentale nella formazione della memoria: se viene bloccata durante la fase dell’apprendimento, impedisce l’immagazzinamento di nuovi ricordi.
    Oltre a questa ‘autostrada’, ci sono poi altre due strade secondarie, che servono a recuperare le informazioni già immagazzinate nella memoria e ad indebolire e cancellare la memoria del ricordo appena formato lungo il circuito principale. Questo meccanismo automatico di pulizia potrebbe essere legato al fatto che ”il cervello ha uno spazio di memoria limitato – affermano i ricercatori – così durante l’apprendimento si rende necessario indebolire alcune connessioni per fare spazio ad altre: per imparare nuove cose, bisogna dimenticarne altre più vecchie”.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dovrei scaricare i ricordi più vecchi su Dropbox. 9,90 al mese per evitare sovraccarichi al cervello. Che ideona.. quasi quasi la copyrighto.. ;)

      Elimina
  18. Se non ricordassimo, semplicemente, impareremmo a farlo di nuovo. Non c'è uomo senza memoria e non c'è memoria senza uomo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono d'accordo.. ma si parlava per iperboli, per esperimenti curiosi.. come se Cora andasse a teatro con le ballerine... ahahah

      Elimina
  19. Che brutta la vita senza memoria, amico mio! Credo che qualsiasi essere umano che per un motivo la perdesse, cercherebbe di crearsene una... Buon week end, dove andrai stavolta?

    RispondiElimina

Sottolineature