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mercoledì 27 ottobre 2021

MI ACCORGO CHE PARLO POCO DELLE PERSONE..


 ..sembra quasi mi fidi più delle cose.

Probabilmente perché le cose, alla fine, non deludono. 

Attribuiamo loro pensieri, azioni, sogni e desideri.
E quelli sono. Non si ribellano mai, le cose.
Oppure ti suggeriscono esattamente le loro attitudini, le meraviglie, il desiderio di farsi conoscere davvero, concedendosi.

Non come tanti umani.  Come troppi umani.
Cui magari piace raccontarsi in modo ipocrita, tanto per. 
E poi finiscono per mollarti, magari ti aggrediscono anche.

Ecco. Le cose no. Sono più sensibili di certa presunta umanità.
Agiscono come pensiamo che agiscano. Anche se spesso crediamo che abbiano un'anima perversa (tipo le tastiere del cellulare).

Se ci scorgono buoni, sono buone anche loro.
Se percepiscono generosità, sono generose anche loro.
Se avvertono sincerità, non trovano motivo per ingannare.
Se siamo malinconici, riflettono vaghe malinconie anche loro.

Se siamo sorprendenti, finiscono per sorprenderci a loro volta.

Rispecchiano il nostro essere, tic e manie compresi, possono deluderci solo se siamo deludenti noi stessi, se non rispettiamo, se non siamo all'altezza di propositi e promesse.
Le cose siamo noi, perché noi siamo tutto e dettiamo regole.
Le persone no, vivono di luce e ombre proprie.
Nel bene e nel male.
Possiamo dissezionarle e analizzarle ma fino ad un certo punto.

Sarà questo il problema? Un trucco per evitare brutte sorprese.

Intanto fammele incartare per bene, le mie cose..
che sono anche fragili..



 


50 commenti:

  1. Mi sembra di leggere considerazioni pessimistiche, tipiche di chi ha subito qualche cattiveria.
    L'essere umano è un impasto di buono e di cattivo. Bisogna aver pazienza. Non possiamo dialogare con le cose.
    Che poi anche le cose si innervosiscono e ti maltrattano. Questa mattina ho preso una pentola con acqua bollente senza le dovute preoccupazioni. Ora ho le mani con due belle bolle.

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    1. Pazienza dici bene. Mi sono sfogato per robe vecchie che fanno ancora male. Per fortuna tutto passa prima o poi, e il pessimismo se lo mangia l'istinto.

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  2. Cosa pensano le cose? Nulla, hanno un solo diktat: imporsi. Se non le usi nel giusto modo scioperano o si distruggono... sanno rendersi inservibili in breve tempo e spesso non si fanno trovare per sottolineare la loro importanza.
    Gli umani hanno idee e spesso le cambiano, amano il confronto, sanno essere meravigliosamente incoerenti, mediare e capaci anche di smentirsi... loro no, le cose non sono terreno instabile ma gli umani... ah gli umani sanno darti gioie meravigliose da ricordare, tenerezze e amori da tradurre in materassi dove far atterrare le brutture della vita e rappresentano la vivacità delle contrapposizioni che ci mantengono vivi.
    Le cose no, tutto questo non sanno farlo ma possono essere tanto rassicuranti. O forse per questo lo sono.
    Buona giornata.
    (((Trasloco in vista?)))

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    1. Di traslochi ho vissuto. Ora credo basti. Vivo molto di cose rassicuranti, questo si, ma continuo a fidarmi delle persone, nonostante tutto. Ed il post sfogo fa parte un po' di quelle cose che rassicurano, e raccontano di te, dopo anni che le hai appese al muro, o le hai scritte.

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  3. Dunque amiamo noi stessi nell'amore per le nostre cose.
    E allo stesso tempo amiamo poco gli altri esseri umani per le ragioni più disparate, prima tra tutte il fatto che siano diversi da noi.

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    1. Ciao Franco, anche io sono d'accordo con La Dama Bianca. Sicuramente nell'amore per le cose noi esprimiamo una sorta di amore per noi stessi. A parte oggetti che hanno per noi un valore più affettivo che altro. Ancora più giusta l'affermazione della amica dama bianca riguardo al fatto che molti di noi non amano gli altri esseri umani per tante diverse ragioni ma in primis troppo spesso per il fatto che questi esseri umani siano in qualche modo profondamente diversi da noi. Il diverso, solo per il fatto di essere diverso diventa un pericolo. Buon mercoledì e serena continuazione di settimana

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    2. Noi ci amiamo tanto, e ci perdoniamo tanto, infatti. Che gli altri possano far paura ovvio, anche chi amiamo più di noi; le cose invece riflettono noi, non potremo accusarle, neanche quando ci stufiamo. Oppure no?

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  4. L'amore per certi oggetti in un certo senso è amore per se stessi. Io ho molta cura dei miei libri, della mia collezione di scatole da tè, di certe stampe poiché rendono più "mio" il mio spazio privato. Amare certi oggetti e "fidarsi" di loro significa avere ancora una sufficiente quantità di amore per se stesso. E serve anche quello, accidenti se serve.

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    1. Agli oggetti, alla casa, dedico molto tempo e molto amore. Amo la mia casa, mi piace rientrare, sentirmi accudito e riparato, come fossi una cosa anche io, e sarà per questo che provo spesso ad entrare nel loro "sentire", che si traduce in un sentire mio.

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  5. ... ma "delle persone" o "alle persone"?
    Comunque: si certo, c'è da fidarsi più delle cose che degli umani.
    Ovvero degli umani bisogna fidarsi leggendoli o interpretando nei gesti, nelle parole non dette o attraverso certi silenzi.
    Allora potrai (forse) intuire, ma non conoscere!, un certo loro lato.
    E fossanche intuito, potrebbe non piacerti.
    Le cose invece, se rispettate nella loro essenza, Gus stamattina lo testimonia, non ti tradiscono.
    Forse mai.
    A.

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    1. Alle persone parlo, anche a ruota libera a volte (e lo sai), creando baratri. E le persone ti parlano (e lo sai) anche a ruota libera a volte, creando baratri. Poi ci vuole tempo e pazienza e sorriso. Io ne ho. Gli altri?

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  6. Sono due tipi di amori diversi e so benissimo, mentre lo scrivo, che è un'affermazione ovvia ma è così. Diversi perchè verso le cose hai un attaccamento per il piacere di usarle a meno che non siano oggetti che hanno un valore affettivo e quindi legato ad un ricordo ma allora in questo caso non vale perchè l'oggetto provoca in te un affetto caratterizzato da una proprietà transitiva in quanto attraverso l'oggetto in questione tu ricordi e provi sentimenti verso una persona. E poi non è vero che parli più delle cose mentre è vero che di qualunque cosa o persona/e tu scriva, dalle tue parole sgorga sentimento onesto, profondo e talvolta lievemente e dolcemente nostalgico.

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    1. Malinconia e nostalgia mi piovono in continuazione, quindi faccio appello a tutte le sollecitazioni, i caratteri, le sorprese. A volte splendide altre meno. E quelle meno non vengono mai dalle cose. ;)

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  7. "le cose"..le nostre cose siamo noi.. riversiamo su di esse il caos della nostra anima..io, un periodo passato ma non molto lontano, di tanto in tanto aprivo la casa vuota e restavo immobile e seduta su un grande divano al centro del salone..i miei occhi cercavano oggetti, la mia anima ci parlava..per mesi ho avuto il bisogno di questo contatto..non toglievo neanche la polvere perché avevo bisogno di vedere il segno sui mobili quando li toccavo..poi è arrivato il momento di incartare per bene tutto..hai ragione sai, anche le mie cose erano così fragili..o forse la fragilità era nella mia mente..domande a cui non seguiranno mai risposte..
    Buona serata Franco

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    1. Si, la fragilità è la nostra e la riversiamo spesso su oggetti fragili, a volte fino a romperli e ricomporli col nostro amore. Ma non vale con le persone, né quando le rompiamo, né quando infrangono noi.

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  8. Tendiamo sempre di più a isolarci dai nostri simili perchè fondamentalmente abbiamo avuto molto delusioni. Quello che a te succede con gli oggetti a me succede con gli animali. Il fatto è che l'uomo è sociale, anche se non vuole perchè sta ( anche giustamente) sulla difensiva, ha bisogno di stare con gli altri, per cui finisce per personificare le cose e gli animali. E' un disagio del nostro tempo, anche se ammetto, che spesso si sta molto meglio da soli magari in compagnia delle cose perchè sappiamo che non possono farci del male. Però che amore possono offrici gli oggetti?Gli animali da compangnia ci amano, è vero,( un cane ti ama come nessun essere umano, forse) ma non possono comprendere la nostra complessità.

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    1. Ho un dna che se ne frega delle delusioni, per fortuna. Per cui continuo a fidarmi per istinto. Un cane non lo so, credo possa amare te, me od un altro alla stessa maniera, ma per un istinto diverso, senza accedere alla nostra complessità (come sottolinei), la stessa cui crediamo di accedere in molti nostri simili, ai quali basta molto meno invece.

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  9. Sai Franco.. io e la fiducia nel prossimo litighiamo spesso.
    Perché non voglio perdere quel senso di spontaneità che ho sempre avuto. Per me è prezioso e lo tengo forte, stretto a me più che posso.
    Per cui mi serve e voglio averne sempre di fiducia umana, nonostante i cazzotti e gli occhi neri.
    Invece, diversamente da te non mi fido degli oggetti. Sono freddi, insensibili e sembra non ti tradiscano mai ed invece sul più bello ti fanno soffrire perché vorresti scaraventarli contro il muro per tante, infinite ragioni. Affettive e non.
    Ti dico anche che sono piena di oggetti e difficilmente me ne disfo.
    Torna a parlar di loro.
    Non perdiamo la fiducia nell'uomo perché altrimenti perdiamo noi stessi.
    Bacios! Ciao.

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    1. Bello tutto, e tutto condivisibile. A volte deviamo sugli oggetti perché delusi dall'essere umano. Ma non demordo, e nonostante "i cazzotti e gli occhi neri" continuo a collezionare persone fantastiche, accanto ad oggetti che mi rassicurano amorevoli, quando arriva qualche altro cazzotto ipocrita. ;)

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  10. Meno male che hai scritto sembra...concordo con quel che ha scritto mia sorella💛

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    1. Il sembra è d'obbligo, una costante in un panorama fascinosamente fragile.. abbraccio!

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  11. Io che lavoro ad uno sportello posso garantire che la gente sa essere davvero pesa.
    Però a volte si incontrano dei sorrisi che solo la mia vecchia bicicletta.
    ...e mia moglie, anche mia moglie, caso mai leggesse
    😀

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    1. A sportello da una vita. Bello. Davvero. Mi manca solo quello del lavoro. Solo quello. ;)

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  12. Secondo i giapponesi, anche gli oggetti avrebbero un'anima...
    https://www.ilpuntoquotidiano.it/tsukumogami-ecco-la-scodella-con-lanima/
    Buona serata e buon tutto.

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    1. Ho riparato da poco un'anfora fatta in mille pezzi dalla donna di servizio, E' più bella di prima e sembra sorridermi. ;)

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  13. Forse le persone hanno anche troppe sfaccettature, e sono mutevoli. Le cose restano fedeli a se stesse, almeno ai nostri occhi.

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    1. Esatto. Magari cambiano idea pure loro ma non percepiamo. O non vogliamo. ;)

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  14. Io detesto il cellulare quando si rifiuta di riconoscere la mia impronta digitale. 😀
    Meglio le persone, magari qualche volta possono deludermi, ma almeno posso parlargli e confrontarmi.
    Ciao, felice giornata.
    enrico

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    1. Su questa del "poter parlare e confrontarsi" mi viene così da sorridere .. ;)

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  15. Uno nessuno centomila, spesso nella vita ci si pente di avere dato fiducia alle persone sbagliate, a me è successo, più in gioventù che ora, perchè ora riesco più a capire un po la tipologia di persona che ho davanti. Ma le delusioni da altre persone, credo che siano cordinaria amministrazione. Ora tendo a dare fiducia solo a selezionate persone, od a coloro che ho provato con l'esperienza essere persone più affidabili. Questo non salva del tutto dalle delusioni ma già aiuta non dare fiducia al primo arrivato. Buona giornata

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    1. All'istinto non si comanda. E per fortuna fa in modo di non cambiarti la vita se prendi una o più fregature. Di persone splendide ne esistono davvero tante.

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  16. vero verissimo, le cose non ci deludono, chiaramente ci fanno capre cosa vogliono dire..commettiamo loro qualche svarione, è solo colpa nostra. Le persone, l'umanità stessa si colora di maschere ipocrite che facciamo finta di conoscere ma non le troviamo poi affatto.
    Conserviamo le nostre cose con cura ci diranno sempre qualcosa.

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    1. L'ipocrisia è davvero una brutta bestia, quando si mischia con la cattiveria gratuita poi, abbiamo il top. Ma non sempre è così, alle cose ci affezioniamo, alle persone belle vogliamo un mondo di bene. Abbraccio forte!

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  17. il bello dei traslochi è buttarle, le cose, invece.

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    1. ..e infatti mi hanno salvato i mieti traslochi.. buttato scatoloni mai aperti (sapevo cosa c'era dentro) da un trasloco all'altro (16 anni!) ;)

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  18. sì, hai cura per le cose, le sai interpretare con piacevole surrealismo.
    ml

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  19. Io ho il problema contrario. Tendo ad "umanizzare" le cose per superare la loro fredda ed immobile esistenza, insieme al fatto che sono impermanenti, loro.

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    1. Io le umanizzo spesso, le vesto di bella umanità però, non diventano mai cattive le mie cose, malinconiche si, ma cattive credo mai..

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  20. post con un pizzico di malinconia. al solito trovo interessanti i tuoi ragionamenti e piacevole la forma espressiva.
    personalmente preferisco tutto: esseri viventi e cose. che poi, hai ragione, sono dotate anch'esse di anime: quelle dei loro inventori e costruttori e quelle di chi le utilizza.
    insomma faccio fatica a rinunciare a qualche "forma" di relazione. anche se poi distinguo e scelgo.
    ciao

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    1. Più di un pizzico, di malinconia, esalto le cose perché suocera intenda. Ma le suocere proprio non ci sentono.. ;)

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  21. non utilizzo l'aceto. però ti comprendo. buon giorno

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  22. Persone fantastiche ne esistono a tonnellate. Su di te metto la mano sul fuoco. Ma quando rimaniamo scottati poi.. no, niente, continuiamo a fidarci, perché per fortuna, di persone brutte, non ne incontriamo tutti i giorni, solo ogni tanto, e non ci faranno cambiare idea sul mondo e sui suoi sorrisi .. bellissima tu intanto! ;)

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  23. Se è vuota sarà mica perché l'hai finito tu, l'aceto? ;)

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  24. Le persone sono una sfida con s'è stessi, questo penso sia il motivo per cui non smetterò mai di provare ad entrare in contatto, pessimismo o ottimismo a parte. Al massimo mi incarto anche io con uno strato in più ;)
    Ciao Franco

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    1. Io continuo a provarci sempre, comunque, e si incontrano bellissime persone, e me le tengo care.. ;)

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    2. Quel s'è è colpa del t9. Che orrore.

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