Una
recentissima operazione che ha visto coinvolta mia sorella, per
fortuna con esiti sereni, mi ha introdotto - nonostante i miei non
infrequenti soggiorni ospedalieri - ad una realtà per me
sconosciuta: i Reparti Solventi.
Nella
mia assoluta ignoranza ed innocente inconsapevolezza, e pur lavorando
in ambito bancario, e quindi a contatto giornaliero con problematiche
di solvibilità ed insolvenza… tutto mi aspettavo, tranne che il
nome di un reparto ospedaliero, anziché definire la patologia ivi
curata, potesse intitolarsi in esatto riferimento a “quelli che
possono pagare”.
Come
se al supermercato ci fosse il corridoio pane e biscotti, quello vini
e olii, e subito dopo quello “roba che ti puoi permettere solo se
paghi”.
Nel
senso che, proprio sotto al Reparto Solventi di questo ospedale, del
quale non faccio il nome (e comunque ho visto su internet che questo
specifico reparto lo si trova un po’ dappertutto), insomma proprio
al piano di sotto, e vale a dire al piano del Servizio Sanitario
Nazionale, non è che ti operano gratis (perché comunque le tasse le
paghi, come per la scuola, la difesa o le infrastrutture), ma se
paghi di più ed in contante, ti operano, sicuramente molto prima e,
probabilmente, anche meglio.
Tipo
clinica insomma, ma sei in una struttura pubblica, con delle
eccellenze e delle eccezioni.
Mi
direte che tutto funziona così, la Poltronissima a teatro, la
Business Class in aereo e la Suite in hotel.
Ok.
Ma è questo SPECIFICARMELO che mi lascia basito.
Non
è che in crociera ho il piano cabine “Ponte Solventi”
E
sempre rimanendo nel campo dei servizi teoricamente “pubblici” ma
con sfumature tutte tendenti al “privato” mi vengono in mente
alcune variazioni sul tema:
se
scoppia una guerra potrei avere il Bunker per i Solventi, mentre chi
paga normali tasse avrà diritto ai sacchetti di sabbia.
E
alcuni bambini a scuola potrebbero usufruire delle Elementari
Solventi, dove ti insegnano prima e meglio, e c’è il caviale a
ricreazione.
E
i pompieri vengono a spegnerti l’incendio o a salvarti
dall’inondazione, ma se sei particolarmente solvente, ti traslocano
tutto in appositi appartamentini all inclusive.
Insomma
alla fine rientra tutto nell’ordinario ordine delle cose, direte
voi, ma che un reparto d’ospedale, anziché indicare la
specializzazione medica, s’intitoli alla capacità o meno del
paziente di poter cacciare soldi…
lo
trovo di un cattivo gusto estremo.
E
sarò io fuori dal tempo, che vi devo dì..