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venerdì 14 ottobre 2016

MA BARICCO E' UN ROMANZIERE?


Un'amica mi ha confidato che non avrebbe acquistato l'ultimo Barnum di Baricco, preferendo leggerlo in veste di romanziere. 
Mi ha fatto riflettere e precisare quanto di seguito:

 Carla carissima, mi ha sorpreso che una baricchiana doc come te, possa ritenersi poco  rapita dagli scritti del Nostro,  quando esulino - o lo si voglia credere - dalla struttura del romanzo.
Baricco, per sua natura, dissemina diamanti, anche in un aforisma.
I suoi periodi hanno fiato corto, cortissimo.
Il suo modello di romanzo non è mai un sipario che spalanca tonnellate di luce, ma infiniti flash a squarciare il buio, fino a ricamare, col tempo millesimato, una tela compiuta.
Piccoli sorsi, passi misuratissimi, gesti minimi,
immagini istantanee, capoversi sospesi.





Da Seta a La Sposa giovane è sempre stato così. Non si galoppa mai. Parole lente, dispensate col misurino.
Solo la punteggiatura spessa e frenetica.
A mozzare l’emozione, il respiro, la descrizione, la pagina intera.
Addomesticare l’aspettativa, renderla un turbamento razionale, una suggestione familiare, riconoscibile. Anche quando si mira ad orizzonti estesi, in realtà si accartoccia l’infinito in un amen.
Il mare aperto è in una mano, la strada che torna, la storia che si ripete.

E nei suoi Barnum non tradisce il passo cadenzato.
Raccolta di articoli che spaziano in un arco temporale di quindici anni, ma dove anche nel meno recente, non si avverte affatto la sensazione di “datato”, anche perché Baricco è sempre una quindicina di anni avanti quando scrive di attualità, analizzandone ragione e scopi. E lo si riconosce. Stilettate brevi, ad evidenziare i suoi perché e i suoi percome, tentando, riuscendoci, di configurarli ai nostri.
Lui lo narra un articolo. In due pagine riesce a descrivere un’epica.
E te la fa respirare, quieto.

Pensi di leggere uno scampolo, ma vivi un piccolo romanzo fiume.




15 commenti:

  1. Ciao Franco,
    quando nella striscia di lettura ho letto il titolo del tuo post, e soprattutto il nome dell'Autore, mi si è accessa quella lampadina del richiamo a qualcosa che fa oparte del proprio bagaglio, il "ritorno a casa", per usare un'espressione nota del Nostro e il contenuto dell'articolo, che condivido pienamente, me lo ha confermato.
    Saluti cari
    Marilena

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  2. Quindi me lo consigli?
    A me non è che piaccia granché...^^

    Moz-

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  3. Innanzitutto, lasciami dire che i tuoi post sono sempre originali, frizzanti e mai scontati.
    Per il resto so che mi relegherai fra la negletta schiera dei somari, ma quel poco che ho letto di Baricco - ovvero "Seta" e "Novecento" - non mi ha entusiasmato.
    Non nego che a volte la sua prosa sia sorretta da un'ispirazione felice e frequenti nei suoi romanzi siano pure i passaggi lirici, ma, purtroppo, alla fine dei giochi, non mi rimane niente ;-(
    Sempre tuo devoto e rispettoso estimatore.
    Nigel Davemport

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    1. Potrei essere d'accordo con Seta, ma ad un talentuoso teatrante come te, Novecento dovrebbe istillare sogno e respiro... ;)

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  4. A me non piace Baricco. Leggerlo mi irrita.

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  5. io non lo capisco. ma sono ignorante, io

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  6. Non ho dubbi: il tuo e' vero amore...:-)

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  7. Baricco non mi ha mai attirato quindi non posso esprimermi...

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  8. Ma infatti, Baricco è un romanziere? Bah...
    Ahahah lo sai che mi diverto...

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  9. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  10. Sono in accordo su i diamanti che ritrovi in un aforisma e io aggiungo che ti risolvono il senso del suo scritto, a volte contorto ma che costruisce un senso.
    Io mi dono innamorata di Baricco per le sue particolarità e non per la sua totalità di scrittore.

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  11. Secondo me lo stai sopravvalutando. E pure parecchio.

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  12. Ciao Franco,
    quando tu e il Guardy vi confrontate, sembra di assistere ad uno scontro fra titani.
    Ma tu sei il migliore ;-))

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  13. Baricco lo digerisco come un peperone crudo!

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