Scrivo e il cursore su word lampeggia. Lo sposto o
lo inseguo con le freccine, correggo qualcosa e lui si erge (ora si, ora no)
sull’orizzonte della riga non ancora terminata, provo a scrivere di continuo
senzaspaziotrauna parola e l’altra e lui trasporta subito l’esperimento a capo.
Metto un punto e quello che precede diviene un periodo a sé con un senso tutto
suo, smetto di scrivere e quell’apparire e scomparire è come un regolare
battere cardiaco, a frequenza vagamente tachicardica a dire il vero. Potrei
variarlo, immobilizzarlo, farlo sparire e rendere il quadro di una immobile fissità?
Ho cercato sul Pannello di controllo ma sembra che il Sistema viva di vita
propria e non rinuncerà certo al lampeggiare del cursore per un mio semplice
capriccio. Del resto sembra che il lampeggio sia a mio specifico uso, consumo e
beneficio perché se in una rapida rilettura di una decina di righe, torno - chessò
- a metà della terza per correggere un ingenuo refuso spostando poi l’occhio
sul quadro generale, e il baleno perdesse la sua iconica intermittenza, rischierei
di non ritrovare più il battistrada lampeggiante continuando a scrivere a metà
di quella terza riga ciò che, invece, avrei voluto collocare a fine periodo, e solo perché quel guizzare intervallato a richiamare la mia attenzione
sull’esatto punto dove continuare, non lampeggia più e non richiama un bel
nulla, anzi, rischierei di non raccapezzarmi proprio sul dove sto scrivendo
perché l’immobilità dei caratteri sul foglio confonde per bene quel cursore
divenuto, ora, carattere anche lui,
parte integrante di una fissità che omologa la pagina e non mi consente più di
risalire.
Ma non rischio nulla di tutto ciò. Il cursore
lampeggia. Mi dice dove mettere il punto e tramuta anche in maiuscole le
lettere che accidentalmente lascio minuscole.
E’ la mia guida, anche se la è maiuscola la scrivo ancora con l’apostrofo. Grave lo so.