Leggendo un romanzo ho scoperto una statistica -
verificata poi da fonti internet - secondo la quale, per ogni essere umano
vivente sulla terra attualmente, corrisponderebbero quindici persone morte dalla
comparsa della vita, ad oggi.
Il calcolo mi era apparso errato per difetto,
pensavo infatti ai milioni e milioni di persone esistite dall’origine del
genere umano, esseri che hanno dato vita (e morte) ad arte, guerre,
viaggi, scoperte, nazioni, continenti, infinite storie incredibili ma anche vita semplice, un'enormità di generazioni ad ogni
latitudine, e che tuttavia non superano, tutte insieme, quei poco oltre 110
miliardi, di vissuti e scomparsi, calcolati con approssimativo scarto di errore.
Mentre gli umani in vita odierni si attestano, oggi, attorno agli otto miliardi,
ed è una cifra di esseri viventi che si moltiplica sempre più velocemente col
passare del tempo, in maniera esponenziale, costantemente crescente.
Ecco quindi verificato, e verosimile, quel rapporto
di appena 15 persone - morte nel corso della storia, in mille modi e maniere - in capo ad ognuno di noi viventi.
Conteggio destinato in fretta a calare ulteriormente.
Sarebbe interessante inoltre, scoprire quanti, e in che percentuale, tra
quei quindici, siano scomparsi per vecchiaia, malattia, incidenti,
malnutrizione o uccisi
- guerra, rapina o terrorismo -.
E quando anche il monopattino, infine, rientrerà prepotentemente
in classifica come significativa causale di decesso.
è una statistica che mi mette a disagio, quasi mi sento direttamente responsabile di quelle quindici morti. Poi penso che in effetti nella mia vita almeno quindici li ho visti morire, tra parenti, amici e quasi sconosciuti. Anzi sicuramente sono ben più di quindici e allora il disagio aumenta a dismisura.
RispondiEliminamassimolegnani
Responsabile no.. è la vita che pullula e ribolle e, anzi, quei quindici li trovo davvero irrisori.. ma probabilmente solo perché il monopattino è più letale della balestra.. e presto lo sarà anche del kalashnikov.. ;)
EliminaBeh, è il normale ciclo della vita. Anzi, io trovo interessante il fatto che se dovessimo conteggiare i nostri antenati sin dall'antichità ognuno di noi dovrebbe avere centinaia di progenitori, e quindi di morti del passato. E invece no, sono solo 15. Questo perché parecchi progenitori li abbiamo in comune: io e mia sorella non abbiamo due/trecento antenati "personali", sono i medesimi sia per me che per lei. In generale, noi tutti esseri umani, abbiamo tantissimi progenitori in comune. Siamo più imparentati di quanto possiamo pensare :-D
RispondiEliminaI famosi sei gradi di separazione... in effetti a me è stato quel "quindici" appena a lasciarmi basito.. e invece..
EliminaO uccisi
RispondiElimina- guerra, rapina o terrorismo -
Non aggiungo altro per evitare l'appellativo di complottista.
Buon fine settimana
Ci rientrano Ustica, Bologna, centrali Enel maltenute.. di tutto di più..
EliminaIn realtà tendiamo ad aumentare il numero dei già inessistenti esseri umani.
RispondiEliminaNell'arco di 300 anni,... undici generazioni. Soltanto undici persone tra noi e un contemporaneo del 1724.
podi-.
Ormai ogni cinque anni c'è una nuova generazione..si aggiornano solo un po' meno velocemente degli smartphone.. ;)
EliminaLa storia dellìumanità è fatta di fiumi di di sangue dovuti a vari motivi ,alcuni naturali altri colpevoli ma che comunque assicurano il cambio generazionale ; detta così sembra completa indifferenza nei confronti dei singoli ma non è così ; non sapevo del rapporto statistico tra popolazione mondiale dalle origini ad oggi ,” il famoso 15”. Tra le cause di morte oltre ai famigerati monopattini includerei anche le terribili morti in piscina , ormai diventato purtroppo un bollettino di guerra giornaliero .
RispondiEliminaInteressante il tuo post .
Ciao
Eos
Lo inserirei tra le "curiosità".. una volta si moriva come mosche, età media 30 anni, come facessero ad avere tempo per cupole, opere d'arte, scritti immensi.. lo trovo splendido mistero.. ;)
EliminaDati che fanno riflettere, sicuramente non causati in primis, da morte naturale.
RispondiEliminaCredo che comunque subentra il logorio degli organi vitali, il cuore innanzitutto, anche senza una precisa malattia.
EliminaIn effetti, a pensarci bene, solo negli ultimi decenni la popolazione mondiale è cresciuta a dismisura, grazie all'avvento della medicina moderna. Fino al 1900 eravamo in meno di 2 miliardi su questo pianeta. Sono convinto che bisognerebbe tornare a quei livelli, a dire il vero, per stare tutti meglio. Invece, continueremo a crescere (ho letto che si arriverà a 15 miliardi) e rendere sempre più invivibile questa palla galleggiante nello spazio.
RispondiEliminaIn Medio Oriente sembra studino rimedi efficaci. Comunque sembra che la terra possa sopportare fino alla trentina di miliardi di esseri umani. A Ostia, in certi stabilimenti balneari, stanno già testando le densità massime sopportabili. A pagamento ovviamente.
EliminaIl problema è proprio che ormai la popolazione mondiale è cresciuta a dismisura e quindi il numero di esseri viventi sta aumentando in modo esponenziale e sarà sempre peggio, a meno che non arrivi un qualche nuovo virus o una guerra mondiale a "sistemare" le cose .... ovviamente lo dico in modo scaramantico. :) Un saluto
RispondiEliminaUna sfoltita dici.. tipo quando vai dal barbiere..
EliminaIo penso che statistiche e sentimenti non si "sposino" per niente in quanto ubicati agli opposti. Sentimenti e valori a mio avvìso non sono collocabili in calcoli algebrici o statistici, troppo freddi e inanimati, questi ultimi, per essere emotivamente valutabili o spendibili.
RispondiEliminaSono statistiche curiose, hanno poco a che fare coi sentimenti, ma solo con la percezione reale del nostro passato, che alla fine è un goccia nel mare di un'immensità per la quale siamo granellini di nulla.
EliminaOgni vita ed ogni morte è un "unicum".
RispondiEliminaCreare rapporti stocastici è pura masturbazione mentale (vieppiu malata").
A.
La stocastica è roba molto più pretenziosa e soprattutto aleatoria, qui si citano dati di fatto reali con un collegamento iconico non sottovalutabile: vita/morte.
EliminaUn gioco alla fine, e da non sottovaluterei il finale ad effetto che - come spesso accade - viene trascurato.
Non per nulla l'etichetta satira che in qualche modo cerca di avvisare il navigante distratto.
Sempre un abbraccio.
In effetti anche a me 15 sembrano poche però in effetti una volta la terra era meno popolata di oggi.
RispondiEliminaComunque interessante questa classifica
Eravamo davvero un'inezia - anche se la Storia ci sembra immensa -, poco più di un formicaio frenetico..
Eliminaèh sì èh, eravamo in pochi, però quei pochi che eravamo sfornevamo almeno un figlio l'anno, almeno 20 nell'arco di una vita, e quelli morti in fasce non li avranno considerati statisticamente
RispondiEliminaMa pure se restavano in vita eravamo una puzzetta rispetto ad oggi, e la superficie terrestre identica. Ma la spiaggia rosa di Budelli un deserto, e pure il parcheggio della Conad.. posti a gogo'.. ;)
EliminaChe bel post, Franco! Avrei voluto scriverlo io... A proposito, si licet: da quale libro hai preso spunto?!
RispondiEliminaIntanto mi hai fatto ricordare uno dei libri più possenti che io abbia letto sinora: "Le memorie di Adriano" della Yourcenar" . Tra gli appunti della scrittrice, riportati alla fine del libro, uno è rimasto indelebile nella mia mente e il tuo post lo riecheggia. Ecco cosa scriveva Marguerite: "Esperimenti con il tempo: 18 giorni, 18 mesi, 18 anni, 18 secoli. Sopravvivenza immota delle statue che, come la testa dell'Antinoo Mondragone al Louvre, vivono ancora all'interno di quel tempo che non è più. Lo stesso problema considerato in termini di generazioni umane: due dozzine di mani scheletriche, più o meno venticinque vegliardi, basterebbero a stabilire un contatto ininterrotto tra Adriano e noi."
Ho colto la curiosità da un autore più profano, Giacomo Papi con La piscina, lo trovi in foto anche nel banner qui a destra. E torna il tema dei sei gradi di separazione.. siamo tutti più vicini di quanto si possa credere.. un abbraccio Maria!
EliminaIo credo che sia già abbastanza difficile rintracciare la genealogia dei nostri avi,riusciremmo si e no da noi ad arrivare alla terza generazione che ci ha preceduti.
RispondiEliminaPoi rimanendo nel campo dei numeri so che arrivare anche solo ad una ricerca genealogica per rintracciare gli avi di 4 o 5 generazione la si può avere sotto pagamento in denaro e quest'ultimo la dice lunga, sempre presente;)
Pensare però ad un mondo connesso tra vivi e morti rientra nel discorso di Claudio,non penso esistano statistiche che tengano sotto questo aspetto .
Buona domenica a tutti i tuoi lettori e a te ovviamente
L.
Non parliamo affatto di rintracciare nomi e cognomi dei nostri avi, ne' di una connessione emotiva tra noi e i quindici defunti, prima di noi. Non c'è stocastica da sollecitare ne' emozione da mettere in collegamento. E' un puro dato di fatto sorto dalla falsa credenza - almeno per me - che tutte le persone vissute prima di noi attuali viventi, fossero una cifra infinitamente superiore. Solo numeri. ;) Buona domenica!!
EliminaParlando con Claudio D'Aleo sono arrivato alla conclusione di dover correggere il tiro sulla risposta alle sue affermazioni, ed anche su quelle di A. e di L. e più su fino a Massimo Legnani. Ho fatto un esclusivo vessillo statistico del post come se parlassi di comune oggettistica che si interfaccia, tralasciando quella che io stesso voglio spesso salvaguardare nell'ambito di un valido contraddittorio su un blog: l'interpretazione.
EliminaA noi autori appartiene il post, ma non gli infiniti rivoli interpretativi che derivano da chi legge. In questo caso più di una volta le sensazioni scaturite da diversi lettori sono state affini, hanno considerato morte e vita indissolubilmente legate, non a livello di mera numerologia, ma capaci di generare percezioni, memoria, turbamenti, emotività sepolte solo superficialmente. Quindi concordo su ogni deriva emozionale emersa o semplicemente suscitata dalle mie righe, e semplicemente ne faccio tesoro, come visione altra. Grazie a tutti!
in effetti continua a sembrarmi una proporzione numerica non adeguata, per via del tempo trascorso.
RispondiEliminapiuttosto: forse è solo previsto un totale complessivo da raggiungere e poi il gioco semplicemente finisce :)
ciao
Le stesse fonti dicono che il "gioco" finirà quando dagli attuali 8 miliardi passeremo alla capienza massima terrestre: 30 miliardi.
EliminaO magari lo interromperranno prima lo "svago"... chissà..
dubito che arriveremo alla capienza massima :)
Eliminalieto giorno
Ci sarà da sgomitare.. ahah
EliminaDirei che muoiono sempre le persone sbagliate alla fine... ci stanno talmente tanti stronzi in giro che potrebbero alzare la media con giusta causa
RispondiEliminaAlla fine si muore tutti, certo chi prima del dovuto, chi probabilmente troppo tardi.. ahah.. del resto, con l'aumento dei numeri la percentuale di indesiderabili si impenna senza ritegno.. ;)
EliminaNão é apenas uma questão de simples aritmética.
RispondiEliminaQuem poderá apresentar-nos cálculos certos, fidedignos e infalíveis?
Abraço amigo.
Juvenal Nunes
Podemos construir bombas tontas, pero también profundizar en el pasado hasta saber cómo crecimos y nos multiplicamos.
EliminaUna matemática consciente, lamentablemente sólo del pasado. (Siamo in grado di costruire bombe stupide, ma anche di scavare nel passato fino a sapere come crescevamo e ci moltiplicavamo.
Una matematica consapevole, purtroppo solo del passato).
Un abrazo para ti
Avevo letto anni fa, in un libro di sociologia di mio figlio, che dopo un certo numero di anni, quando c'è troppa gente al mondo, statisticamente scoppiano guerre ed epidemie per fare un po' di pulizia. In effetti le guerre non ci sono mai mancate e le epidemie pure. Quindici persone morte per ogni persona viva mi sembrano effettivamente poche. Se andiamo a vedere genitori, nonni, bisnonni, trisnonni ecc...si potrebbe andare avanti per un bel po', anzi...indietro. Misteri della vita!
RispondiEliminaE' l'aumento esponenziale di persone in essere che accorcia la forbice.. 8 miliardi sono un'enormità.. ;)
EliminaLa maggior parte delle persone non ha cognizione dei fenomeni esponenziali, anche se, molte di esse, incappato nel lutto, nel dolore della morte per tumore di cari. Il tumore è una delle realtà frequenti di fenomeno esponenziale.
RispondiElimina15 persone nella storia biologica di migliaia di anni e generazioni per ogni persona del "solo ora" è solo il segno della magnitudo, del valore della derivata prima della curva demografica, ormai prossima al verticale.
Il tumore demografico ora è visto con piacere dalla sx che, fino a qualche lustro fa schifava, lo osteggiava perché chiesastico/clericale, fascio-patriarcale, etc. .
Provate a parlare di contraccezione, etc. nei tumori islamici o africani e di contrasto qui alla loro metastasi e osservate la reazione dei sinistranti.
Statistica, matematica, biologia, storia messi al rogo dai fondamentalisti della ortodossia progressista.
Buona fortuna.
La curva è quasi verticale, per questo il rapporto 15 a 1 sembra irreale. Ma c'è molto di irreale in questo mondo ormai, troppo.
EliminaIn effetti quel "15" lascia perplessi, naturalmente approfondendo l'argomento tutto ha una logica (questo ci insegna che prima di giungere a qualsiasi conclusione è sempre meglio approfondire).
RispondiEliminaAl di là delle conseguenze della sovrappopolazione (non è di questo che si parla nel tuo articolo) è interessante l'idea che scaturisce dal tuo scritto, siamo legati gli uni agli altri più di quanto immaginiamo, i nostri antenati sono gli antenati di moltissime altre persone, in poche parole siamo tutti parenti, probabilmente è per questo motivo che non andiamo d'accordo😉
Ciao Franco, buona giornata.
La teoria dei sei gradi di separazione mi ha sempre affascinato.. certo coi numeri attuali non saprei se sia ancora facilmente dimostrabile.. il fatto dei Grandi Numeri poi non aiuta la convivenza, in pace soprattutto.. ;) Un saluto!
EliminaAnch'io avrei detto molti di più, in effetti. Questo significa che, per chi crede nella reincarnazione, ognuno di noi avrebbe almeno 15 vite precedenti ("almeno" perché potrebbero essere di più a seconda della durata di ogni singola vita). Cosa davvero curiosa, ci si potrebbe scrivere un raccontino interessante... :)
RispondiEliminaSi potrebbe scriverne qualcosa in effetti.. e non è escluso.. intrigano questi quindici "che furono", pensa si presentino tutti insieme.. magari titillati proprio dal post.. preoccupati di poter sparire velocemente un giorno prossimo.. ;)
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